Sarà un ora che cammino per la mia città, in cerca di un posto dove andare, il mio telefono sta impazzendo e mi viene il magone al solo pensiero di leggere i messaggi di persone che mi hanno fatto questo.
C'è una sola persona da cui potrei andare: Gwen.
———> Chiamata da Vicky a Scimmietta Arcobaleno
- Pronto?! VICKY! Gliel'avevo detto di non fare la quella stupida festa! Dove sei?!?- mi interroga preoccupata,
- Sto vagabondando da un'ora, posso entrare in casa tua? Sono qui fuori- annuncio con voce tremante, devo essere in condizioni pessime, tra le lacrime e la pioggia devo avere un aspetto terribile,
- Cazzo! Si, passa dal retro, così mia madre non ti vede!- mi suggerisce con voce sollevata,
-Ti prego, non dire nulla alla mia famiglia- la supplico con lo stesso tono di voce,
- Va bene- acconsente e la sento muoversi all'altro capo del telefono, come richiesto da Gwen entro dalla porta sul retro e appena supero la soglia la vedo,
- Vic! Oh mio dio! Stai bene?- mi interroga agitando le braccia nervosamente,
- No- rispondo abbassando lo sguardo e in quel momento i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime, cado in ginocchio e mi poso le mani sul viso per nascondermi,
- C'è altro dopo la festa?- mi chiede Gwen sedendosi accanto a me, annuisco e l'abbraccio forte,
- Alex...lui...lui ha fatto sesso con un'altra, non gli importa nulla di me- racconto disperandomi, quasi mi scordavo della festa,
- Cosa?! Io l'ho ammazzo!- grida mentre mi accarezza la testa,
- Mi sembra di non sapere nemmeno chi sia Alex, non so neanche se sia la prima volta che fa qualcosa del genere, magari non gli è mai importato nulla di me- dico in panico completo, Gwen è interdetta su cosa dirmi, mi guarda con sguardo colmo di rabbia, mentre le mie lacrime bagnavo il mio viso,
- Senti, sta sera rimani qui, non ti farò andare via in questo stato e fin quando vorrai potrai restare- mi conforta con un dolce sorriso,
- Va bene- acconsento e Gwen mi accompagna in camera sua, mi avvolgo fra le coperte e per quanto provi a trattenermi, il dolore invade la mia mente e il mio cuore,
- Ti prego Vic, non posso vederti così, sei la mia migliore amica e sei una parte di me, mi fa male vederti in questo stato- mi prega Gwen abbracciandomi forte, nonostante questo continuo a singhiozzare, ho il cuore in mille pezzi, oggi è il mio compleanno: il giorno in cui mio padre mi ha abbandonato e lo stesso in cui il ragazzo di cui mi stavo innamorando mi ha tradita, che schifo.
Sentiamo bussare alla porta del stanza, Gwen mi guarda con occhi spiritati e mi nascondo sotto il letto,
- Amore, ciao, scusa se ti disturbo, ma la madre di Vicky mi ha detto che è scappata e che non si trova più- racconta in tono preoccupato,
- Si, lo so, me l'ha detto Ilean, è scappata per la festa a sorpresa che le hanno organizzato- dice cercando di ignorare la mia presenza,
- Ecco, perciò ti prego di dirmi se ti contatta o qualcosa del genere, sua madre è disperata e pensava che tu fossi la prima persona da cui lei sarebbe andata- racconta con un leggero velo di angoscia nella voce, Anne, la madre di Gwen, mi vuole molto bene, sono anni che ci conosciamo e ormai sono come una seconda figlia per lei,
- Va bene mamma, te lo dirò sicuramente- mente mentre accompagna la madre alla porta, il cuore mi batte forte e non so se per la paura di essere scoperta o perché sto facendo stare in ansia la mia famiglia,
- Vic, vieni fuori, ora è tutto apposto- mi avvisa Gwen, così mi sollevo e mi accascio di nuovo sul letto,
- Grazie, per Tutto- dico e in qualche minuto mi addormento fra le lenzuola colorate che adornando il letto di Gwen.
******
Apro gli occhi a causa della luce che entra dalla finestra di Gwen mentre lei dorme ancora, afferro il cellulare: 206 chiamate perse, 894 messaggi ricevuti, decido di leggerne alcuni e non so il motivo:
Messaggio da Fratellone a Vicky:
Vicky! Ti prego rispondi! Abbiamo fatto una cazzata a organizzare quella festa! Non volevamo che finisse cosìDai, ti prego, torna a casa, mamma ed io siamo in pensiero
Messaggio da Mamma a Vicky:
Amore mio, ti prego rispondi, dimmi se stai bene almenoTi supplico, chiama, fai sapere qualcosa a qualcuno
Alex e tuo fratello hanno girato tutta la notte per cercarti
E a leggere quel nome mi sale la nausea, un'altra coltellata al cuore.
A dire il vero non so cosa fare, ho voglia di raccontare tutto a mia madre e di abbracciarla forte, la festa è stata una cosa crudele, ma in confronto a ciò che mi ha fatto Alex non è niente.
E continuo a leggere,Messaggio da Ilean a Vicky:
Vicky, siamo tutti in pensiero, chiama appena puoiQuesto messaggio è seguito da molti altri simili provenienti da persone differenti, fin quando non mi imbatto nel nome di Alex ed è più forte di me, apro la conversazione,
Messaggio da Alex a Vicky:
Ti prego, perdonami, so che probabilmente ieri sera saresti tornata a casa se non avessi fatto ciò che ho fatto, ma la tua famiglia non c'entra nienteHo bisogno di sapere se stai bene, non so che fare adesso, sono un coglione
E la parte più losca e crudele di me decide di non rispondere per continuare a far si che lui si crogioli nella sua angoscia.
Spazio d'autrice:
Nuovo capitolo!!!
Mancano 4 giorni alla fine della scuola! Che bello! In estate posterò molto di più, promesso❤️
Lasciate tanti commenti e voti, mi fanno sempre piacere!❤️
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Un bellissimo errore.
Romance{IN REVISIONE} Vicky ha 16 anni, è una ragazza solare e divertente, ma soprattutto disagiata. Un giorno Ricky, suo fratello, la informa dell'arrivo del suo migliore amico,Alex, che dopo 1 anno a Madrid, finalmente è di ritorno a casa. I due si rinco...