Capitolo 35

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Sarà un ora che cammino per la mia città, in cerca di un posto dove andare, il mio telefono sta impazzendo e mi viene il magone al solo pensiero di leggere i messaggi di persone che mi hanno fatto questo.

C'è una sola persona da cui potrei andare: Gwen.

———> Chiamata da Vicky a Scimmietta Arcobaleno

- Pronto?! VICKY! Gliel'avevo detto di non fare la quella stupida festa! Dove sei?!?- mi interroga preoccupata,

- Sto vagabondando da un'ora, posso entrare in casa tua? Sono qui fuori- annuncio con voce tremante, devo essere in condizioni pessime, tra le lacrime e la pioggia devo avere un aspetto terribile,

- Cazzo! Si, passa dal retro, così mia madre non ti vede!- mi suggerisce con voce sollevata,

-Ti prego, non dire nulla alla mia famiglia- la supplico con lo stesso tono di voce,

- Va bene- acconsente e la sento muoversi all'altro capo del telefono, come richiesto da Gwen entro dalla porta sul retro e appena supero la soglia la vedo,

- Vic! Oh mio dio! Stai bene?- mi interroga agitando le braccia nervosamente,

- No- rispondo abbassando lo sguardo e in quel momento i miei occhi si riempiono di nuovo di lacrime, cado in ginocchio e mi poso le mani sul viso per nascondermi,

- C'è altro dopo la festa?- mi chiede Gwen sedendosi accanto a me, annuisco e l'abbraccio forte,

- Alex...lui...lui ha fatto sesso con un'altra, non gli importa nulla di me- racconto disperandomi, quasi mi scordavo della festa,

- Cosa?! Io l'ho ammazzo!- grida mentre mi accarezza la testa,

- Mi sembra di non sapere nemmeno chi sia Alex, non so neanche se sia la prima volta che fa qualcosa del genere, magari non gli è mai importato nulla di me- dico in panico completo, Gwen è interdetta su cosa dirmi, mi guarda con sguardo colmo di rabbia, mentre le mie lacrime bagnavo il mio viso,

- Senti, sta sera rimani qui, non ti farò andare via in questo stato e fin quando vorrai potrai restare- mi conforta con un dolce sorriso,

- Va bene- acconsento e Gwen mi accompagna in camera sua, mi avvolgo fra le coperte e per quanto provi a trattenermi, il dolore invade la mia mente e il mio cuore,

- Ti prego Vic, non posso vederti così, sei la mia migliore amica e sei una parte di me, mi fa male vederti in questo stato- mi prega Gwen abbracciandomi forte, nonostante questo continuo a singhiozzare, ho il cuore in mille pezzi, oggi è il mio compleanno: il giorno in cui mio padre mi ha abbandonato e lo stesso in cui il ragazzo di cui mi stavo innamorando mi ha tradita, che schifo.

Sentiamo bussare alla porta del stanza, Gwen mi guarda con occhi spiritati e mi nascondo sotto il letto,

- Amore, ciao, scusa se ti disturbo, ma la madre di Vicky mi ha detto che è scappata e che non si trova più- racconta in tono preoccupato,

- Si, lo so, me l'ha detto Ilean, è scappata per la festa a sorpresa che le hanno organizzato- dice cercando di ignorare la mia presenza,

- Ecco, perciò ti prego di dirmi se ti contatta o qualcosa del genere, sua madre è disperata e pensava che tu fossi la prima persona da cui lei sarebbe andata- racconta con un leggero velo di angoscia nella voce, Anne, la madre di Gwen, mi vuole molto bene, sono anni che ci conosciamo e ormai sono come una seconda figlia per lei,

- Va bene mamma, te lo dirò sicuramente- mente mentre accompagna la madre alla porta, il cuore mi batte forte e non so se per la paura di essere scoperta o perché sto facendo stare in ansia la mia famiglia,

- Vic, vieni fuori, ora è tutto apposto- mi avvisa Gwen, così mi sollevo e mi accascio di nuovo sul letto,

- Grazie, per Tutto- dico e in qualche minuto mi addormento fra le lenzuola colorate che adornando il letto di Gwen.

******

Apro gli occhi a causa della luce che entra dalla finestra di Gwen mentre lei dorme ancora, afferro il cellulare: 206 chiamate perse, 894 messaggi ricevuti, decido di leggerne alcuni e non so il motivo:

Messaggio da Fratellone a Vicky:
Vicky! Ti prego rispondi! Abbiamo fatto una cazzata a organizzare quella festa! Non volevamo che finisse così

Dai, ti prego, torna a casa, mamma ed io siamo in pensiero

Messaggio da Mamma a Vicky:
Amore mio, ti prego rispondi, dimmi se stai bene almeno

Ti supplico, chiama, fai sapere qualcosa a qualcuno

Alex e tuo fratello hanno girato tutta la notte per cercarti

E a leggere quel nome mi sale la nausea, un'altra coltellata al cuore.
A dire il vero non so cosa fare, ho voglia di raccontare tutto a mia madre e di abbracciarla forte, la festa è stata una cosa crudele, ma in confronto a ciò che mi ha fatto Alex non è niente.
E continuo a leggere,

Messaggio da Ilean a Vicky:
Vicky, siamo tutti in pensiero, chiama appena puoi

Questo messaggio è seguito da molti altri simili provenienti da persone differenti, fin quando non mi imbatto nel nome di Alex ed è più forte di me, apro la conversazione,

Messaggio da Alex a Vicky:
Ti prego, perdonami, so che probabilmente ieri sera saresti tornata a casa se non avessi fatto ciò che ho fatto, ma la tua famiglia non c'entra niente

Ho bisogno di sapere se stai bene, non so che fare adesso, sono un coglione

E la parte più losca e crudele di me decide di non rispondere per continuare a far si che lui si crogioli nella sua angoscia.

Spazio d'autrice:

Nuovo capitolo!!!

Mancano 4 giorni alla fine della scuola! Che bello! In estate posterò molto di più, promesso❤️

Lasciate tanti commenti e voti, mi  fanno sempre piacere!❤️

Un bellissimo errore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora