Capitolo 48

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-Due McChicken menù con patatine e bibita grande, inoltre una confezione da nove di chicken McNuggets e infine un toast senza formaggio, sa per rimanere leggeri- dico tutto d'un fiato e la donna dietro al bancone rimane immobile a guardarmi, non so se faccia più ridere che io abbia addosso un vestito da gala o che abbia ordinato da mangiare per tre persone,

- Per me solo un Big Mac menu- aggiunge Alex e scoppiamo a ridere attirando nuovamente l'attenzione su di noi,

- Va bene...- acconsente la donna e in pochi minuti stiamo già divorando i nostri panini,

- Vicky Thomson, dove la trovo un'altra come te?- chiede guardando che ho già finito il primo panino,

- Al manicomio probabilmente- rispondo continuando a mangiare,

- Questo è molto meglio delle uova di pesce , mi spiace davvero per voi patiti del "caviale", ma mangiatevelo voi!- osservo sorseggiando la mia Coca-Cola,

- Eh già, sono d'accordo, non ho mai capito perché sia pregiato, il gusto fa venire la pelle d'oca - scherza facendo strane smorfie,

- E ti viene voglia di prenderti a martellate la lingua- lo assecondo,

- Come minimo- continua.

Dopo aver riso e scherzato per un'oretta buona decidiamo di tornare in albergo, in questo momento sono piuttosto nervosa e non so perché.
Invece sì che lo so il perché.

La camera è stata rimessa in ordine e le lenzuola cambiate, ci sono dei petali di rosa sul letto e sorriso nel vederle,

- È opera tua?- chiedo guardandolo dritto negli occhi,

- Si- confessa e gli sorrido nuovamente,

- Alex io...- comincio,

- Non devi dire nulla- mi informa e lo bacio sulle labbra come non avevo mai fatto, mi mancavano i suoi baci.

Qualcosa vibra nella valigia di Alex, mi avvicino e leggo sullo schermo un nome "Rachel", mia madre?

- Pronto?- dico rispondendo,

- Vicky! Ce l'abbiamo fatta! È tutto finito! Potete tornare a casa!!- annuncia a gran voce mia madre, non posso crederci! Si torna alla normalità, una normalità dove Alex è il mio ragazzo,

- Ok, mamma domani mattina torniamo a casa!- la avviso e stacco la telefonata,

- Alex!! Siamo liberi! È tutto finito!- annuncio a gran voce,

- Davvero???- chiede sollevandomi e per tenermi avvolgo le gambe intorno al suo bacino,

- Si- mi limito a sussurrare e il mio cuore comincia a battere all'impazzata,

- Ti amo- farfuglia al mio orecchio,

- Ti amo anch'io- dico e le sue mani di istinto si posano sui miei fianchi, è strano ammetterlo ad alta voce, ma è vero, io lo amo, è qualcosa che non si spiega a parole, ma si sente,

- Senti, sappi che non avrò mai fretta, anche se dovessi impazzire per averti, ti aspetterò anche per tutta la vita, voglio solo te- mi ripete e le sue parole mi fanno venire i brividi, lo bacio nuovamente.

Dicono che quando sei pronta lo senti, ed è così, ci siamo io ed Alex, nessuna cosa bizzarra o stravagante, io lo amo e non c'è cosa che desidero di più di stare con lui.

Gli sfilo la camicia lentamente, mi fermo a fissare le sue pupille blu e rimango estasiata,

- Vicky, sei sicura?- mi chiede tenendomi stretta a lui, ogni centimetro di pelle a contatto mi fa sobbalzare, annuisco senza smettere di guardarlo, così lui mi posa a terra e mi prende per mano, rimaniamo uno di fronte all'altro, in piedi, le sue mani si posano sulla mia schiena nuda e con estenuante lentezza aprono la cerniera del mio abito che cade a terra in pochi attimi,

- Sei bellissima- sussurra e non posso fare a meno di sobbalzare quando le sue mani tiepide si posano sui miei fianchi nudi, mi squadra con incantata e arrossisco immediatamente,

- Smettila di guardarmi così- gli intimo con un sorriso di imbarazzo,

- Perché mai? Sei meravigliosa e sei tutta mia- mi dice e mi bacia, i suoi baci tracciano un percorso sulla mia guancia, poi vicino al mio orecchio e infine sul collo, Poggio le mani sul petto possente di Alex e percepisco il suo cuore battere all'impazzata a tempo con il mio, timidamente slaccio la sua cintura ed entrambi rimaniamo solo in intimo.

Ci sdraiamo sul letto, lui sopra di me e istintivamente compio dei leggeri movimenti con il bacino verso il corpo seminudo di Alex,

- Oh Vicky, sto cercando di controllarmi e non mandare tutto a puttane, mi viene un po' difficile se mi fai questo- dice ansimando piano,

- Scusa- farfuglio prima che mi baci di nuovo, le sue labbra scendono sul mio collo e dopo sulla mia pancia, infilo le dita fra i suoi capelli, anche io sto ansimando adesso,

- Sei mia- mi ripete all'orecchio e l'unica cosa che riesco a fare e annuire, mi chiede il permesso con lo sguardo di slacciarmi il reggiseno e acconsento, lo scosta con le dita e istintivamente copro il mio corpo nudo, ma quando riprende a baciarmi l'imbarazzo scompare, siamo solo io ed Alex, e non potrebbe essere più perfetto di così.

Il dolore non è niente in confronto all'amore che provo per lui,  mi chiede continuamente se mi sta facendo male, ma semplicemente gli sorriso, se devo immaginare che da una stupida festa organizzata all'ultimo minuto siamo arrivati qui non riesco a crederci.

Spazio d'autrice:

❤️❤️❤️❤️❤️

Tanto amore in questo capitolo, spero di non essere stata volgare!

Una stellina e un commento??

Un bellissimo errore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora