Capitolo 37

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Mia madre guida nervosamente e si destreggia abilmente tra le strade che dividono casa nostra da casa loro, mio fratello continua a chiamare Alex per avere aggiornamenti, ma lui non risponde ed io mi limito a rimanere seduta in modo rigido sul sedile posteriore.

Conosco molto bene la signora Blair, è come una zia affettuosa che non ho mai avuto, mi ha insegnato a cucire e a camminare sui tacchi, ci trascorrevo molto tempo insieme quando ero più piccola, quando non ero ancora abbastanza grande per uscire con Alex e mio fratello, mia madre frena di colpo e questo mi fa intuire di essere arrivati.

Prendo un gran respiro e dietro a mio fratello entro in casa Blair, è troppo per me, non posso rivedere Alex così presto, ma questo va al di là di me e di lui.

La madre di Alex è distesa sul divano e della schiuma giallina le cola dai lati della bocca, Alex appena ci vede scatta in piedi,

- Vi prego portatela in ospedale! La mia auto non funziona- ci supplica senza guardarmi, così Alex e Ricky la caricano in auto appoggiata sulle mie gambe e su quelle di mia madre.

******

Siamo in sala d'aspetto, Alex ha le mani sul viso e i gomiti sulle ginocchia, non riesco a guardarlo, è ancora peggio averlo qui, ma non posso farci nulla.

Mio fratello invece, continua a fissare lo schermo del cellulare e a sussurrare qualcosa nell'orecchio a mia madre,

- Alex, noi dobbiamo andare a fare una cosa , torniamo fra poco- annuncia mia madre e a  quel punto mi alzo,

- Tu rimani qui e non discutere!- mi ordina mia madre e incapace di ribattere mi siedo nuovamente.

Il corridoio è semivuoto e ci siamo solo io ed Alex seduti uno di fronte all'altro, ma lui non si è mosso nemmeno di un centimetro quando mia madre e mio fratello se ne sono andata, quando a un certo punto scorgo una goccia scivolare sul braccio di Alex seguita da un piccolo singhiozzo, incapace di fare qualcosa rimango paralizzata davanti a lui, sta piangendo...

Mi siedo accanto a lui e gli poso una braccio intorno alla schiena, gli prendo il viso con l'altra mano e glielo faccio appoggiate sulla mia spalla  a quel punto sento sulla pelle delle lacrime calde e lo abbraccio forte a me, ma che cosa sto facendo? Lui mi ha distrutto il cuore e io sono qui per lui? Già, sono qui perché se non ci fossi starei molto peggio.

Non volano parole nell'aria, ci siamo solo noi, con i nostri corpi a contatto, io che condivido il suo dolore e lui che mi mostra la sua parte più nascosta.

- Signor Blair? Sua madre si è svegliata, per fortuna è fuori pericolo- annuncia un infermiere e Alex schizza via, io rimango immobile e fisso il vuoto, sto provando troppe emozioni insieme, non so davvero che pensare o fare,

- Vicky, Tutto bene?- domanda mio fratello entrando nella sala, faccio cenno di sì con la testa,

- Si è svegliata- dico solamente e torno a fissare il vuoto,

- Oh come sono felice!- esclama mia madre spuntando alle sue spalle e si allontana in cerca di un dottore,

- Tu stai bene Vic? Sembri disorienta o qualcosa del genere, cosa è successo?- per un momento mi viene in mente di sputare tutta la verità,

-Io...- comincio, ma ripenso ad Alex, lui è già pieno di problemi con sua madre, non adesso, non così, anche se mi ha fatto male, non c'entra nulla sua madre -...non so chi possa essere stato ad avvelenarla, voi non mi dite niente!- esclamo ad un tratto, perché non ci ho pensato prima? Sono persa tra i miei problemi e intanto non mi accorgo di queste cose! Mio fratello sbarra gli occhi dallo sgomento,

- Vic..- farfuglia abbassando la testa,

-No, voglio sapere tutto!- gli intimo e scatto sull'attenti,

- Non posso dirtelo- confessa e retrocede di qualche passo,

- Senti, so di Adam Bloom e mi sono accorta che dei tizi ci osservano da fuori casa, inoltre questa cosa della madre di Alex penso sia parte di qualcosa che non mi hai detto o spiegato bene, la cosa sta diventando grave! Lei poteva morire!- sbotto e mio fratello rimane in piedi davanti a me, immobile,

- Hai ragione! Hai tanta ragione! Ma io temo che quando saprai ciò che ho fatto mi odierai!- confessa e si abbandona sulla sedia, mi siedo accanto a lui,

- Mai, non ti giudicherei nemmeno se avessi ucciso qualcuno, sei mio fratello e sarò sempre dalla tua parte.- prometto e lui accenna un sorriso, passa qualche secondo di silenzio ed lui comincia a parlare,

- No, Vicky, forse in un altro momento- dice e se ne va.

Spazio d'autrice:

Nuovo capitolo!

Grazie di tutto questo sostegno!

-2 giorni alla fine della scuola!

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Un bellissimo errore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora