Mi sento toccare la coscia e mi volto di scatto, tolgo le auricolari e fisso Alex sbigottita,
- Che cosa fai cretino!?- ruggisco e mi accorgo che abbiamo parcheggiato davanti ad un hotel,
- Ti ho chiamata, ma non sentivi, siamo arrivati - confessa tranquillamente ed esce dal veicolo, il posto è carino, dista a circa tre ore da casa mia e dispone di una piscina comune molto bella, seguo Alex con gli occhi fissi a terra, avrei voluto aiutarlo con i bagagli, ma sinceramente mi diverte vederlo faticare,
- Salve!- saluta Alex appoggiando le valigie a terra,
- Buona sera! Nome?- chiede gentilmente il signore sulla cinquantina alla reception,
- Alexander Blair, una camera doppia- dice e quasi non scoppio a ridere per il nome ridicolo che ha pronunciato "Alexander" quasi lo dimenticavo,
- Perfetto, Tony, potresti accompagnare i nostri ospiti alla stanza?- chiede l'uomo ad un facchino vestito in divisa,
- Certo- accetta e lo seguiamo nell'ascensore fino ad arrivare davanti ad una camera con annesso il numero "234",
- Ecco a voi, buon soggiorno!- ci augura e si allontana in fretta, Alex infila la chiave magnetica nell'apposita apertura e finalmente la porta si spalanca rivelando un ambiente caldo e accogliente, appena entrati si nota il bagno che dispone di una grande vasca e ,separatamente, di una doccia a muro, i colori dell'ambiente vanno dal beige al color panna, qualche metro dopo, dietro un muro di carton-gesso, prende posto un enorme letto matrimoniale con le lenzuola in seta beige e con petali di rosa bianca sparpagliati sopra, aspetta un secondo... è un letto matrimoniale?! Questo vuol dire che...
- Io dormo sul divano- annuncia Alex leggendomi nel pensiero, mi volto nella sua direzione e noto un piccolo salottino con un divanetto in pelle,
- Ok- acconsento e contro ogni aspettativa non sento alcuna lamentela da parte sua, svuoto la mia valigia nell'armadio e Alex mi imita,
- Sono quasi le sette, io ho fame, andiamo a cena?- chiede speranzoso,
- Si- acconsento e prima di uscire mi infilo un vestitino nero con la gonna a ruota e sistemo i capelli sulla nuca,
- Sei bellissima- confessa Alex quando esco dal bagno,
- Beh ma evidentemente non quanto la ragazza che stava con te l'altro giorno- ribatto aspra notando i muscoli di Alex messi in evidenza dalla camicia bianca che indossa, perché sembra appena uscito da un catalogo di modelli?? Non posso fare a meno di notarlo, Alex ammutolisce e ci dirigiamo al ristorante.
Il tavolo che ci è stato assegnato si trova vicino alla vetrata che si affaccia sulla piscina, è tutto così romantico, la tavola è agghindata con una tovaglia bianca, con i piatti di ceramica e con una candela profumata al centro,
- Che panorama bellissimo- osservo soprappensiero mentre guardo il colori del tramonto illuminare il cielo,
- Già- dice, ma guardando me, questo fatto mi fa arrossire, tuttavia sono ancora troppo ferita dal suo comportamento per accettare questo complimento, scuoto il capo e torno a fissare il panorama,
- Signori, cosa posso portarvi?- chiede un cameriere con un gran sorriso in viso,
- Prendiamo il menù della casa- dice Alex e gli lancio un'occhiataccia, ha appena scelto la mia cena senza nemmeno consultarmi! Il cameriere ci ringrazia e si dirige in cucina per ordinare i nostri piatti,
- Grazie per avermi interpellato- dico sarcastica ed evito il suo sguardo,
- Hai intenzione di dire qualcosa?- domanda incrociando le braccia al petto,
- No, penso che le azioni contino più delle parole- ribatto e comincio a fissare il tovagliolo,
- Dai Vicky- cerca di dissuadermi, ma lo fulmino con lo sguardo,
- Senti, non sono io ad aver deciso di venire qui con te, non mi puoi costringere a parlare, non mi va- chiarisco e per il resto della cena rimaniamo in silenzio.
Ritorniamo in camera e noto che sono le dieci passate, mi sento un po' stanca, sia fisicamente che mentalmente, a dire la verità rimarrei ancora un po' sveglia, ma non con Alex qui,
- Vado a dormire- annuncio dopo essermi cambiata e lavata i denti, per un momento provo compassione per Alex che si prepara a dormire sul divano, ma poi mi ritorna alla mente che tra noi è sempre un casino assurdo, dopo il suo tradimento sono stata davvero male e non mi capacito di come abbia fatto a passare sopra a tutto questo sostenendolo nel momento del bisogno, ma vederlo lì, inerme, mi ha fatto ancora più male di vederlo con un'altra ragazza, ciò non toglie che ora non mi fido di lui.
- Buonanotte- mi augura e mi limito a guardarlo, non riesco a sorridergli e nemmeno a dire qualcosa così spengo la luce appoggiata sul comodino e sprofondo nel cuscino.
Spazio d'autrice:
Visto che vi amo sono riuscita a scrivere questo breve capitolo, spero che vi piaccia e che apprezziate il mio impegno❤️
Come sempre se vi va lasciate un voto o un commento, grazie di tutto.. oggi abbiamo superato i 5k🌹
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Un bellissimo errore.
Romance{IN REVISIONE} Vicky ha 16 anni, è una ragazza solare e divertente, ma soprattutto disagiata. Un giorno Ricky, suo fratello, la informa dell'arrivo del suo migliore amico,Alex, che dopo 1 anno a Madrid, finalmente è di ritorno a casa. I due si rinco...