Capitolo 13. Tradimento.

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Mi lascio chiudere la porta alle spalle, mentre esco fuori di casa, e la chiudo a chiave.

Questa mattina ho deciso di raggiungere la scuola a piedi, dato che il mio fidanzato non vuole che il mio migliore amico venga a prendermi.

Aldo vuole così? Bene, allora non sarà nessuno dei due ad accompagnarmi a scuola, così eviterò scenate di tutti i generi immaginabili.

E poi non ho voglia di vedere il mio fidanzato, dopo quello che mi ha fatto ieri. Non doveva permettersi di toccarmi, sono molto delusa dal suo comportamento.

Ieri sera è stata una serata molto movimentata, oltre ad essere una giornata molto malinconica per me.

Quando i miei genitori sono ritornati a casa ho dovuto ascoltare una predica da parte loro per il comportamento avuto a scuola, essendo scappata, e non hanno tutti i torti.

Non solo ho ascoltato la loro predica, ma anche quella di Annabelle che è venuta a trovarmi.

Era preoccupatissima per me visto che non le ho dato retta per tutto il giorno, e sono pentita di questo, ma sono riuscita a farmi perdonare.

Per non parlare della reazione di Federico quando l'ho informato che questa mattina sarei andata a scuola a piedi.

Ha dato di matto, non riusciva a darsi pace al pensiero, ma né sono uscita dicendogli che ultimamente ho preso qualche chilo di troppo e quindi mi avrebbe fatto bene camminare, e alla fine ha preferito non andarmi contro.

Ammetto di adorare questo suo modo di essere protettivo nei miei confronti, mi fa sentire importante per qualcuno, e forse nè avrei di bisogno.

I miei migliori amici, ovviamente, non sono al corrente di quello che ha osato farmi il mio fidanzato. Andrebbero su tutte le furie, e poi sarebbe una delusione per loro, e non voglio dare alcun dispiacere a nessuno.

Arrivo davanti il cancello della scuola e vado incontro ad Annabelle, che come il suo solito mi sta aspettando.

-Dove hai lasciato Benjamin?- mi guardo intorno cercando di identificarlo tra le persone.

-Non è ancora arrivato. Mettiamoci seduti là.- mi trascina nel muretto e la vedo sorridere a trentadue denti.

La guardo negli occhi e sospetto che muore dalla voglia di dirmi qualcosa, così con un cenno del capo la spingo ad andare avanti.

-Spara tutto amica.- ho intuito bene, visto che sta iniziando a gesticolare.

-Stasera ho un altro appuntamento con Benjamin, sto letteralmente morendo d'ansia e di felicità.- sorrido nel vederla così felice e l'abbraccio.

So quanto sia importante questo ragazzo per lei e secondo me si è proprio innamorata di Ben.

Sciogliamo l'abbraccio e sento la mia amica darmi una leggera gomitata sul fianco, e non appena mi volto vorrei sparire dalla faccia della terra.

-Avresti potuto avvisarmi che saresti venuta a piedi, dato che sono passato da casa tua e non c'eri, avrei risparmiato tempo.- abbasso lo sguardo alle parole di Aldo e per un attimo mi sento sbagliata.

-Non ci ho pensato, scusami...- non mi da tempo di finire la frase che mi afferra per il braccio e mi fa alzare da dove ero seduta, trascinandomi dietro la scuola.

-Vorresti prenderti gioco di me, per caso?- sputa nervosamente.

-Non ho pensato ad avvisarti. Mi andava di camminare e sono venuta a scuola a piedi, scusa.- fisso un punto vuoto e spero che non si arrabbi più di quanto lo sia.

-Non voglio sentire scuse, ok?- trasalisco sentendo il suo tono di voce altissimo- Dato che ti va di raggiungere la scuola a piedi, non sarò nemmeno io a venirti a prendere da casa.-

Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora