Capitolo 21. Mutandina di pizzo.

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Mi infilo dentro le coperte, dopo essere uscita dalla doccia, e vedo la mia amica sedersi nel letto accanto il mio.

-Mi sembri un tantino nervosa, può darsi o sbaglio?- sbuffo alla sua domanda e mi mordo il labbro inferiore con frustrazione.

-Sono infastidita più che altro, Annabelle.- riposo lo sguardo sul soffitto e all'improvviso sembra diventare la cosa più interessante di questo pianeta.

-Cos'è che ti infastidisce?- rifletto alla sua domanda e cerco di pensarci bene.

-Adesso ti spiego!- mi metto seduta sul letto e le racconto tutte le mie seccature, se così possono essere definite, da quando il biondino mi ha rivelato che si stava conoscendo con una ragazza fino ad arrivare a questo pomeriggio.

Sorride beffarda quando termino questo lungo discorso e mi chiedo cosa le stia passando per la testa.

-Vuoi sapere cosa ti sta succedendo?- accenno un sì con il capo.- Sei gelosa di Fede, perché sotto sotto ti piace, mi pare ovvio.-

Che? Io gelosa? Sta dicendo che mi piace il mio amico? Questa ragazza sta dando di matto.

-Di cosa dovrei essere gelosa? Isabella è una bellissima ragazza, è per quanto mi riguarda Federico può anche fidanzarsi con lei.- inarca un sopracciglio e si distende dentro le coperte.

-E se ti chiedo se ti piace Federico cosa rispondi?- evito il suo sguardo e sento il cuore aumentare con i battiti.

Perché?

-Beh, è di una bellezza disarmante.- lo penso davvero e quindi non lo nascondo.- Mica mi piace in quel modo eh, e poi sono appena uscita da una storia travagliata e non voglio impegnarmi con nessuno.-

-Come?- la sua voce è cantilenante e dispiaciuta- Così rovini le mie aspettative se sento dirti queste cose!-

-Quale aspettative?- chiedo non capendo.

-Chantal, ti do pochi giorni per cadere ai suoi piedi ed essere completamente presa da lui.- gioco con una ciocca di capelli e sbuffo sentendo il suo tono sicuro.

-Non accadrà mai, Anna, siamo migliori amici.- mi corico anch'io e metto un braccio sotto il cuscino.

-Cerchiamo di dormire Chantal, è tardissimo, anche se domani non abbiamo scuola.- un sbadiglio fuoriesce dalla sua bocca e riesco a vedere la stanchezza nei suoi occhi. Sta morendo di sonno.

Auguro alla mia amica una dolce notte e poi mi lascio andare alle braccia di Morfeo.

*

Mi infilo nella doccia e metto l'acqua calda, cercando di fare meno rumore possibile essendo nel bagno in camera.

Annabelle sta ancora dormendo come un ghiro.

Faccio una doccia veloce e cerco di non bagnare il gesso, una volta finito indosso i panni di ieri sera, ancora puliti, ed esco dal bagno.

Rido vedendo la faccia assonnata della mia amica, seduta sul letto, che stenta a riacquistare lucidità.

-Da quanto tempo non ti vedevo così?- chiedo, ripensando al giorno in cui ha lasciato New York prima di me.

-Anni direi, e la scena è sempre la stessa.- confermo- Stai andando da qualche parte?- annuisco.

-Vado da Federico! Sono curiosa di sapere come gli è andato l'appuntamento di ieri sera.- un lungo sbadiglio esce dalla sua bocca e si ricorica.

-Se hai bisogno di aiuto non esitare a chiamarmi, lo picchiamo insieme.- rido alle sue parole e la saluto.

Esco da casa di Annabelle e do un'occhiata all'orologio. Sono le 12:00, spero che Fede sia già sveglio.

Arrivo davanti casa sua e suono il campanello, per fortuna vive da solo.

La porta si apre e davanti mi appare un Federico ancora addormentato, dal ciuffo biondo spettinato, gli occhi semichiusi e dall'aria angelica.

-Ti ho svegliato?- si stropiccia gli occhi e mi perdo a guardarlo.

È proprio bellissimo.

Mi fa segno di entrare e mi conduce in soggiorno.

In questa casa sembra esserci stata una rivolta: i cuscini del divano sono finiti sul pavimento, scarpe e calzette di lui in giro per la casa, maglietta lanciata sul divano...

-Hai fatto una guerra qui?- lo guardo stranita, credevo Federico un ragazzo ordinato.

-Non proprio una guerra!- si porta una mano davanti la bocca a causa di uno sbadiglio e si siede sul bracciolo del divano.

I miei occhi finiscono ancora una volta sul pavimento e scoppio in una risata. Prendo la mutandina dal pavimento, come se avessi una pinza apposto delle mani, e gliela mostro.

-Non sapevo che usassi le mutandine da donna!- continuo a ridere e mi lancia un sorrisetto malizioso.

Cosa vuol dire questo sorrisetto? Ritorno seria e credo che sto per sentirmi male.

-Quelle non sono mie!- deglutisco rumorosamente alla sua affermazione e lascio cadere sul pavimento la mutandina di pizzo.

-Federico, spero che stai scherzando!- sono alterata così come il mio tono di voce.- Non dirmi che è qui e che avete passato la notte insieme?- annuisce e incrocia i miei occhi, che aveva smesso di guardare.

-Cosa ci trovi di strano, Chantal? Non è mica la mia ragazza.- sgrano gli occhi e in un nanosecondo realizzo tutto.

In giro per la scuola avevo sentito che lui è un ragazzo così, di avventure e niente di importante, ma non riuscivo a credere a queste cose o almeno speravo che non fosse così, e invece adesso ne ho avuto la conferma.

-Non ti credevo così, Federico. Credevo che Isabella ti piacesse davvero.- le uniche parole che riescono a fuoriuscire dalla mia bocca.

-Il punto non è questo, mi piace, però entrambi siamo interessati ad andare a letto anche se non siamo fidanzati.- mi infastidisce il suo tono di voce tranquillo.

Penso che il suo ragionamento sia proprio sbagliato. Io sono del parere che la donna non sia un oggetto, da usare come si vuole, in questo caso nei suoi "giochetti notturni" o chiamateli come volete, ma c'è anche da dire che Isabella acconsente a questo. Mi danno letteralmente fastidio queste cose, anche se non dovrebbe interessarmi.

Il discorso viene interrotto dalla presenza di Isabella, che fa il suo ingresso in soggiorno. Indossa semplicemente una felpa lunga che gli arriva a coprire il sedere, che penso sia quella di Federico, e vederla così mi fa venire un peso al petto.

Isabella resta interdetta alla mia vista e sembra imbarazzarsi un po, sto morendo di vergogna per questo momento che è venuto a crearsi.

-Scusate, interrompo qualcosa?- diniego le parole della ragazza.

-No, stavo giusto andando via.- mi giro di spalle e velocizzo il passo verso la porta, e solo quando sto per aprirla sento tenermi per il polso.

Mi volto verso il biondino e lo fulmino con lo sguardo, il mio cuore fa un tuffo ma lo ignoro.

-Che ti prende, Chantal?- con un colpo netto mi di vincolo dalla sua presa.

-Niente, non ho proprio, niente. Lasciami andare a casa.- mi trattiene ancora, posando le mani sul mio corpo e il mio cuore accelera di battiti.

-Dimmi qual'è il problema!- sta tenendo a stento la sua rabbia, e non capisco cosa gli importi di me, visto che di là si trova la ragazza con cui ha passato la notte.

-Non c'è nessun problema, Federico, adesso lasciami andare.- corro verso fuori e un colpo di vento scompiglia i miei capelli, che non mi curo di sistemare.

Cosa diamine mi sta prendendo?

Spazio autrice:

Ciao ragazze 😊 state bene? A voi un altro capitolo, aspetto sempre i vostri commenti, fatemi sapere. Un abbraccio grande. 💞💞💞

Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora