Qualche giorno dopo.
Poggio la testa sul petto del biondino, ricoperto da una maglietta bianca, e chiudo gli occhi davanti la ventesima scena horror che mi mette paura.
In questi giorni trascorsi, tra me e Federico, tutto è stato magnifico e perfetto.
Passiamo sempre molto tempo insieme, e se abbiamo da studiare lo facciamo insieme, anche se gli argomenti sono diversi perché lui è avanti di un anno.
Ci sosteniamo l'un l'altro.Nessuno dei nostri amici sa che stiamo insieme, non l'abbiamo ancora detto a nessuno, ma non vedo l'ora che la mia amica lo sappia.
Riguardo Isabella, non la vedo da giorni. A scuola sembra essere sparita nel nulla, e questo mi fa pensare.
Spero che stia bene.D'un tratto, improvvisamente, la colonna sonora del film attira la mia attenzione, trasformandola in tensione, e mi concentro sulla scena.
La signora, non ché personaggio del film, si intravede da dietro la tendina mentre fa la doccia, e la musichetta inquietante inizia a sentirsi sempre più forte, come sinonimo di pericolo imminente.
Sobbalzo dalla paura, tra le braccia di Federico, quando vedo qualcuno aprirle la tendina e un urlo scappa dalla mia bocca.
Il biondino scoppia in una risata e cerco di calmare la mia paura, sentendo i battiti cardiaci tamburellare fin dentro le orecchie.
Mi stringe tra le sue braccia e affogo la testa nel suo petto.
-Oh Chantal, sei una grande fifona.- continua a ridere ancora e alzo la testa lanciando uno sguardo al televisore, vedendo ancora scene crudeli che mi metto paura.
Federico spegne la tv, ridacchiando ancora, e gli lancio uno sguardo malefico.
-Ti avevo già detto che non era una buona idea guardare quel film, mi conoscono troppo bene e ho paura di queste cose.- mi siedo per bene sul divano e mi porto un cuscino tra le braccia, mettendo su un finto broncio.
Il mio ragazzo si avvicina di più a me, portando una mano sul mio viso, e mi perdo a guardare i suoi occhi.
Sono davvero bellissimi, nonostante anch'io abbia gli occhi azzurri non sono come i suoi.
Nei suoi, sembra di vedere il mare.-La mia ragazza non deve avere paura di guardare gli horror, se ci sono io.- sento il cuore scaldarmi alle sue parole e mi avvicino di più a lui per baciarlo.
Mi fa stare sempre più bene ogni secondo che passa.
Lo sento sorridere, al tocco delle nostre labbra, e ricambia il mio bacio che inizia a prendere una piega più passionale.
Mi allontano da lui quando sono senza fiato e inizia a lasciarmi qualche bacio nelle varie parti del viso, che mi causano brividi ad ogni tocco.
Inizio a guardarlo intensamente quando smette di baciarmi e, credo, per farmi riprendere mi colpisce al viso con un cuscino, con molta delicatezza.
-Ti sei incantata a guardarmi, tesoro?- mi riprendo e afferro il cuscino con il quale mi ha tirato.
-No, non stavo guardando te.- gli sbatto il cuscino sulla testa, senza che lui se l'aspetti, e per alcuni secondi rimane a guardare dritto di fronte a sé, troppo stupito per dire qualcosa, per poi riprendersi.
Non gli dirò mai di quanto sia affascinata da lui.
Mi posiziono meglio sul divano, mettendomi in ginocchio, e lui si alza mettendosi di fronte a me.
-Ammetti che sono bellissimo!- mi mordo un labbro e scuoto la testa.
-Scordatelo, Rossi.- lo colpisco un'altra volta, questa volta in faccia, e lo vedo stringere gli occhi prima che gli arrivi il colpo.
-Stiamo per fare una lotta, Chantal?- chiede, incredulo di tutto ciò, ma troppo entusiasta io.
-Credo proprio di si.- mi mordo ancora un'altra volta il labbro inferiore e il suo cuscino mi arriva in viso, facendomi rimbambire leggermente per colpa della forza che ha usato nel farlo.
Che la battaglia dei cuscini abbia inizio.
-Ti arrendi?- domanda, dopo avermi sferrato dei colpi con il cuscino.
-No.- continuo a urlare e a ridere, e porto il cuscino davanti, per proteggermi dai colpi.
Senza volerlo, cado dal divano e Federico mi distende meglio sul pavimento, dimenticandomi di riprendere il cuscino che ho lasciato poco distante da me.
Il biondino si siede a cavalcioni su di me e continua a ridere.
-Cuscini e solletico.- urla.
Mi ritrovo le sue mani sui miei fianchi e cerco di liberarmi, avendo pochi risultati avendo lui addosso.
-No, no, no.- mi lamento, sperando che tutto questo finisca.
Le lacrime mi salgono agli occhi, per colpa delle risate, e il solletico inizia a diventare quasi insopportabile.
-Basta, per favore.- supplico, così lui lascia i miei fianchi.
-Tu la smetti con il cuscino?- nego con la testa e lo vedo prendere due cuscini, colpendomi da entrambi i lati mentre porto le mani al viso per pararmi.
-Mi arrendo.- urlo. Lui si alza da sopra il mio corpo e si distende sul pavimento accanto a me.
-Hai perso, caro mio tesoro.- mi volto verso di lui e annuisco, cercando di riprendere fiato.
Porto una mano sui suoi capelli e gli sistemo il ciuffo color del Sole, essendosi scompigliato durante la "lotta".
-Sei l'unica che può toccarmi i capelli!- sorrido e mi fa distendere sopra il suo corpo, così da essere vicini vicini.
Gli stampo un bacio sulle labbra e lui poggia le braccia sulla mia schiena, avvolgendomi e ricambiando i miei baci.
Ammetto di essere sempre più convinta che l'amore è carezzevole, ti dà gioia e condivisione, e non ti lascia lividi sul corpo, né sul cuore.
Credo di aver trovato proprio l'uomo giusto, l'unica persona che voglio nella mia vita.*
-Mi mancherai, sai?- gli stampo un ultimo bacio e poi poggio la mia fronte contro la sua.
-Anche a me.- ammetto- Adesso devo andare.-
Annuisce e scendo dalla sua macchina, correndo verso la porta di casa mia per fare rientro.
Lancio uno sguardo al cielo, ormai color blu notte, e saluto Federico con la mano prima di chiudere la porta.
Salgo qualche gradino della scala per andare nella mia camera, ma la voce di mia madre mi ferma, facendomi ritornare giù.
-Dove sei stata fino a notte fonda?- ci penso sú e la mia migliore amica mi viene in mente.
-Da Annabelle, mamma.- si porta le braccia al petto e inizio a pensare che non mi creda, dell'espressione che fa.
-E il giovanotto che ha parcheggiato qui davanti, riportandoti a casa, chi è?- il cuore inizia a tamburellare quando capisco che si riferisce a Federico.
-Un amico di Annabelle, mamma.- annuisce e mi concede di andare nella mia camera.
Mi chiudo dentro, poggiandomi alla porta, e tiro un sospiro.
Mia madre è una donna molto intelligente e non si berrà mai una bugia come questa. Finge di credermi, però mi conosce come le sue mani, non so il perché ma non ho avuto il coraggio di dirgli che Federico è il mio ragazzo.
Tempo al tempo, stiamo insieme da poco.
Mi cambio di vestiti e mi infilo sotto le coperte, addormentandomi felice e spensierata.
Spazio autrice:
Ciao bellezze... Capitolo dedicato INTERAMENTE ai nostri personaggi. 😊 Spero possa piacervi, fatemi sapere.
Al prossimo 💞💞💞💞
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Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E Fede
Fiksi PenggemarChantal, dopo la morte della nonna, è costretta a raggiungere i genitori in Italia e a dover lasciare gli Stati Uniti. Un volo da New York fino in Italia, ed è proprio lì che la protagonista della storia conosce Federico, un giovane estraneo dai cap...