Entro nella doccia e rilasso il corpo e la mente.
Amo abbandonarmi sotto il getto dell'acqua calda e mandare via tutti i pensieri, così restando qui sotto per un po.
Mi avvolgo nell'accappatoio e vado in camera per prepararmi.
Indosso i vestiti e scendo nel piano inferiore per fare colazione.
-Ciao mamma.- mi avvicino a lei dandole un bacio.
-Ben svegliata amore, ti ho preparato la colazione. Adesso devo correre a lavoro.- annuisco e sento la porta d'ingresso chiudersi, segno che è andata via.
È sempre così. I miei genitori, non appena si svegliano e mettono piede per terra, corrono immediatamente al lavoro.
Termino la colazione, afferro lo zaino dal divano del soggiorno ed esco di casa.
Cammino fino a raggiungere la scuola e mi avvicino ad Annabelle, visto che abbiamo deciso di vederci ogni mattina all'entrata del cancello.
-Ciao Anna.- ci salutiamo con un bacio sulla guancia.
-Chantal, per la fretta ho dimenticato di comprare la bottiglietta d'acqua. Mi faresti compagnia in bottega? È qui vicino, non ci metteremo molto tempo.- mi informa.
Uff, ho camminato fino a pochi secondi fa per raggiungere la scuola, ma come potrei dire di no alla mia migliore amica? Farei chilometri per lei, e poi mi serve per esplorare la città.
-Certo, però facciamo presto.- rispondo.
Annabelle mi guida fino ad arrivare in bottega, acquista la sua bottiglietta mentre io aspetto all'entrata e mi raggiunge.
-Ok, possiamo andare.- infila la sua bottiglietta nello zaino, annuisco e mi volto per andare via.
-Com'è andato l'appuntamento di ieri sera?- domanda mentre camminiamo.
-Beh, è stata una serata tranquilla.- racconto- Aldo mi ha portato a cena, in un posto altrettanto tranquillo. Abbiamo parlato, ma diciamo che sono stati tanti i momenti imbarazzanti, di cui siamo rimasti in silenzio.- concludo.
Ieri sera mi sono trovata benissimo con Aldo, però quando sono stata con lui, c'è stato qualcosa che è venuto a mancare. Non capisco cosa.
Forse mi aspetto troppo.
Premetto che, durante la serata, ho pensato tantissimo al bigliettino che mi ha lasciato Federico in tasca, prima di scendere dall'aereo.
Quando ho fatto ritorno a casa volevo chiamarlo, ma era troppo tardi, e ho preferito non disturbare.
-Sei ancora sicura che ti piaccia?- la domanda di Annabelle mi riportata alla realtà così abbandonando i miei pensieri- Non ti vedo molto entusiasta dal tuo appuntamento con lui.- aggiunge.
In effetti ha ragione, mi aspettavo ben altro invece di una chiacchierata e via. Però negli occhi di Aldo ho visto quel scintillio per me, che forse è abbastanza poco.
Può darsi che è una mia impressione.-Tu non hai niente da raccontarmi?- le rivolgo un sorriso cambiando discorso.
Ci sediamo in un muretto, fuori da scuola, prima del suono delle lezioni.
-A cosa ti riferisci?- fa finta di non capire.
-Avanti, quel Benjamin- faccio virgolette in aria con le dita quando pronuncio il nome- ha fatto centro nel tuo cuore.-
-Parla piano!- mi tappa la bocca con le mani- Vuoi farlo sentire a tutti?-
Rido nel modo in cui ha reagito. È la prima volta che la vedo così agitata per qualcuno, e quel qualcuno è un ragazzo.
STAI LEGGENDO
Accanto A Te- Federico Rossi|| Benji E Fede
FanfictionChantal, dopo la morte della nonna, è costretta a raggiungere i genitori in Italia e a dover lasciare gli Stati Uniti. Un volo da New York fino in Italia, ed è proprio lì che la protagonista della storia conosce Federico, un giovane estraneo dai cap...