Capitolo 8 ~ Devo andarmene (Parte I)

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                             Sarah

Sono trascorsi una ventina di giorni da quando Jackson mi ha rifiutata. Da allora convivo con l'opprimente senso di delusione che mi schiaccia il petto tutte le notti e mi spezza in due il cuore tutte le mattine.

Ho provato con tutta me stessa a dimenticarlo e mettere la parola fine alla nostra storia, ma in un modo o nell'altro lui torna sempre nei miei pensieri, costantemente, come una melodia che tormenta le mie sinapsi.

Mi sono sforzata di odiarlo con tutte le mie forze, ripetendomi che dell'uomo da me amato incondizionatamente non esiste più alcuna traccia, ma niente di tutto questo è servito a cancellarlo dalla mia mente.

Perché lui non se ne vuole andare dal mio cuore, dove ha piantato le sue radici in profondità.

Non riesco ad andare avanti, a fingere di stare bene e vivere la mia vita con tranquillità perché tutto continua a ruotare attorno a lui; tutto lo riguarda. E se l'odio sembra non voler crescere dentro di me ci pensa la rabbia a ricordarmi il male che mi ha fatto, ottenendo come risultato uno squarcio in più nella mia anima già spezzata.

"Devi essere una donna forte e prendere in mano la tua vita, anche se lui non è più al tuo fianco!" mi ha incoraggiato mia madre, pochi giorni fa, dopo aver scoperto della nostra separazione.

Non riuscivo più a tenermi tutto dentro e non sopportavo di avere sulle spalle il peso di aver mentito ai miei genitori, così ho deciso di rivelargli ogni cosa, ricevendo in cambio il loro sostegno emotivo.

"Se solo fosse bastato parlarne con loro per sentirmi meglio!"

La ferita sul mio cuore non si è ancora risanata e il dolore non ne vuole sentire di andare via.

«Ehi, batuffolo, a cosa stai pensando?» mi ridesta Justin. «Torna tra i comuni mortali e muovi i tuoi piedini da coniglietto per entrare dentro il locale»

Maledizione a me quando ho accettato di uscire con lui e la sua nuova amichetta!

Non so nemmeno perché l'ho assecondato senza pensarci due volte. Volevo mostrarmi cordiale e non abbandonare il mio amico in un momento delicato come questo, in cui sta cercando di dimenticare Kristen nonostante la situazione lo faccia soffrire, ma non avevo nessuna volglia di uscire e interagire con il mondo esterno.
Forse è stato il suo far leva sul mio stato d'animo angosciato, ribadendomi che alla mia giovane età non posso starmene tutte le sere chiusa in casa, che mi ha persuasa a cedere.

«Te l'ho già detto che non ci volevo venire in questo posto?» sbuffo, superando la soglia d'ingresso per addentrarmi nel chiassoso locale notturno da loro scelto.

«Si, per l'intera durata del tragitto in auto» mi ricorda, avvolgendo le dita attorno al mio braccio per trascinarmi velocemente tra la folla, come se temesse che da un momento all'altro potrei scappare. «Ma ormai che sei qui non hai possibilità di fuga, quindi ti godrai la serata come una normale ventiseienne»

Sospiro spazientita, intanto che mi guardo attorno allibita.

"Che cosa ci faccio in un posto come questo? Non mi sento decisamente a mio agio in mezzo a tutta questa gente e la musica ad alto volume mi da fastidio" 

«Eccoli lì» annuncia, indicandomi la sua amica Amanda in compagnia dei propri coinquilini.

"Fantastico, ci divertiremo con loro tre!" penso sarcastica, valutando sempre più l'ipotesi di fuga.

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora