Capitolo 28 ~ Un Desiderio

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Sarah

I miei genitori sono in città da soli quattro giorni ed io fatico già a sopportare la loro presenza. Per carità, sono felice di averli rivisti e di poter passare del tempo con loro, ma tra i vari drammi vissuti da recente e i loro modi di fare festosi, la mia mente fatica a reggere il passo.

Il matrimonio di Kristen e Miles, che si terrà oggi, ci ha tenuto impegnati per gran parte della settimana e, proprio come temevo, mia madre ha fatto di tutto per poter essere presente all'addio al nubilato della sposa, facendo baldoria come se fosse una ragazzina in piena crisi ormonale.

Fortuna che abbiamo trovato una sistemazione con gli alloggi o sarei dovuta starle appiccicata tutti i giorni. Alla fine ieri sono tornata nell'appartamento di Justin, mentre Jack si è trasferito da suo padre per dare supporto morale a sua sorella. I miei genitori sono rimasti a casa sua insieme a Michael e tutti siamo riusciti a vivere sereni i preparativi per questo grande giorno.

'Tutti' si fa per dire ovviamente!

Il mio coinquilino è ancora ricoverato in ospedale e in quanto testimone della sposa dovrebbe essere pronto per la cerimonia tra circa due ore, il che mi sembra molto improbabile considerando che mi ha appena chiamata al cellulare e sembra avere qualche problema.

«Pronto?» rispondo assonata, raggirandomi tra le lenzuola, ancora stanca per la precedente nottata passata fuori tra donne.

«Cazzo, era ora che mi rispondessi!» sbraita lui dall'altra parte del telefono. «Ti ho chiamato tre volte. Sono nella merda e se non vieni subito ad aiutarmi oggi non si celebrerà nessun matrimonio!»

«Ohi! Frena un minuto. Che diamine sta succedendo?». Scatto a sedere sul letto e in un attimo i miei sensi si attivano e il mio cervello si mette in moto.

«Succede che telefono a Matthew da questa mattina ma non riesco a rintracciarlo e se lui o tu, che lo hai assistito durante il mio intervento, non verrete subito a dimettermi da questo dannato ospedale, resterò imprigionato in questa stanza per un'altra fottuta settimana!» farnetica esasperato.

«Non puoi assumerti la responsabilità e chiedere le dimissioni senza fare troppe storie?» brontolo, stiracchiandomi le braccia.

«Forse io e te non ci siamo capiti, batuffolo!» sbotta su tutte le furie. «Sono sveglio dalle cinque di questa mattina e sto tentando in tutti i modi di persuadere l'infermiera del reparto a  lasciarmi andare, ma continua a ripetere che le mie condizioni sono ancora critiche, riesco a malapena a reggermi in piedi e senza l'autorizzazione del medico non mi manda da nessuna parte»

Diamine, questo si che è un bel problema!

«Ok, ho capito. Devo venire lì e tirarti fuori da questa situazione» sbuffo scocciata.

«Esatto e ti conviene farlo il prima possibile visto che sono il testimone della sposa e mi restano meno di due ore per raggiungere la chiesa» mi ricorda, sospirando frustrato.

«Va bene, ho afferrato il messaggio. Dammi dieci minuti e sono da te»

Riaggancio prima che possa lamentarsi ulteriormente e con un balzo scendo giù dal letto. Indosso i primi indumenti puliti che trovo nell'armadio, infilo le scarpe ed esco di casa.

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora