Capitolo 17 ~ Corri a riprendertela!

3.3K 161 187
                                    

    Jackson

Dicono che l'alcool sia un ottimo rimedio per guarire le ferite dell'anima, ma io comincio a pensare che siano tutte balle.

Sono passati quattro giorni dal risveglio di mia sorella, quattro giorni dalla notizia dell'improvvisa partenza di Sarah, ed io mi sono già scolato due intere bottiglie di whisky senza avvertire un minimo di sollievo.

Le mie ferite continuano a sanguinare, il mio cuore a soffrire e i miei pensieri a logorarmi il cervello giorno e notte, senza alcuna interruzione.

Le sue parole mi rimbombano nella mente da giorni, risuonano nel silenzio di questa casa vuota rischiando di farmi impazzire.

Ripenso al suo sguardo impaurito, ai suoi occhi verdi, umidi e arrossati, alle sue mani su di me, al suo respiro contro le mie labbra e inevitabilmente una fitta di dolore mi squarcia dentro.

Sembra che qualcuno mi stia lacerando le carni per strapparmi il cuore dal petto e ricordarmi che senza di lei, d'ora in poi, non avrà più una valida ragione per battere.

E non serve a niente provare a cancellare il sapore dei suoi baci con questo liquore amaro. Non serve a nulla provare a dimenticare il profumo della sua pelle se ogni maledettissima cosa racchiusa in queste quattro mura o fuori di qui, in giro per la città, mi ricorda di lei.

Ormai è dentro di me. Si muove sotto la mia pelle, naviga indisturbata tra i miei pensieri, invade i battiti del mio cuore, vive nell'ombra dei miei respiri come un fantasma che ha deciso di torturarmi fino alla fine dei miei giorni.

Sono stato un coglione, lo so! Ho commesso l'ennesimo errore nei suoi confronti, me ne rendo conto adesso che è troppo tardi. L'ho realizzato soltanto ora, poche ore prima della sua partenza, che la sola idea di immaginarla chilometri lontana da me mi risucchia via l'aria.

'Ma che altro avrei potuto fare se lei ha esplicitamente detto di volermi stare lontana? Perché avrei dovuto impedirle di partire se alcune settimane prima aveva pensato che quella potesse essere la soluzione migliore ai nostri problemi?'

"Io volevo andare avanti perché sapevo che se fossi rimasta al tuo fianco avremmo commesso sempre gli stessi errori" mi ha detto chiaramente. "Io mi sarei annullata e tu ti saresti autocommiserato"

Aveva ragione! Aveva così maledettamente ragione che non sono riuscito a contrastarla.

A cosa sarebbe servito dirle che la amo da impazzire e farei di tutto per tenerla accanto a me il resto della nostra vita, se tanto prima o poi, per un motivo o per un altro, le avrei fatto nuovamente del male?

E così l'ho lasciata andare un'altra volta.
Mi ha fatto male. Dannatamente male.
Persino più male della prima volta, ma era la cosa giusta da fare.

Ho indossato una maschera d'indifferenza e apatia che mi permettesse di allontanarla, altrimenti la vera natura dei miei sentimenti sarebbe saltata fuori. E se quello sguardo insensibile sembra aver avuto l'effetto desiderato su di lei, non si può dire lo stesso di me.

I miei occhi somigliavano a due lastre ghiacciate ma quello che si stava realmente congelando era il mio cuore. Sentiva già la mancanza del suo tocco, di quel richiamo primordiale che solo lei sa accendere dentro di me. Stava conservando tutto il suo amore e quel briciolo di umanità rimastogli in una cassaforte la cui chiave è posseduta solo da Sarah.

Annego questa consapevolezza dentro l'ennesimo bicchiere di liquido ambrato, troppo amaro persino me, che sento di avere del marcio dentro.

La testa comincia a girare ma l'immagine di lei non va via e mentre chiudo gli occhi mi sembra quasi di sentirla respirare proprio qui, accanto a me.

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora