Capitolo 39 ~ Credi in me?

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                          Jackson

Un'altra settimana è passata e il tempo che ci separa dalla data fissata per l'intervento si è accorciato fino a diventare un mese. In maniera proporzionale la mia ansia e le mie paure sono aumentate e a dare il tormento ai miei pensieri si è aggiunta una nuova scadenza: il giorno del nostro matrimonio.

In realtà Sarah non è nemmeno a conoscenza di questa mia folle idea romantica, ma io sto già organizzando tutto alle sue spalle con l'appoggio completo di mia sorella.

L'ho chiamata giusto qualche giorno fa rivelandole la brillante proposta che mi è venuta in mente.

"Mi serve la tua collaborazione!" le ho detto senza darle modo di rifiutarsi. "Voglio chiedere a Sarah di sposarmi prima dell'intervento e come sai non può uscire dall'ospedale, per cui organizzerò tutto qui dentro e farò le cose come ha sempre sognato lei. Solo che ho bisogno del tuo aiuto. Devi comprare il vestito e portare i documenti al municipio al posto mio. Io non posso assolutamente spostarmi da qui e lasciarla da sola" ho specificato.

"Grandioso! Non so se essere più entusiasta per il tuo improvviso romanticismo o perchè hai finalmente cambiato idea riguardo al matrimonio" ha ironizzato. "Comunque quanto tempo ho a disposizione per fare tutto questo?"

"Venti giorni. Voglio sposarla il 25 novembre, la stessa data del suo compleanno"

Eh si, lo so che è una roba da matti ma non ho più alcuna intenzione di aspettare e per fortuna vivo in uno degli stati americani in cui è possibile ottenere il consenso matrimoniale nel giro di pochissimo tempo.

"Tu sei folle!" ha sbraitato Kristen dall'altro capo del telefono. "Hai idea del casino in cui mi stai mettendo? Devo già fare fa babysitter per Justin, portarmi dietro Kyle e non posso nemmeno fare affidamento su Miles visto che trascorre ore in ospedale per prepararsi all'intervento" ha sbottato sempre più frustrata. "Ah e non dimentichiamoci che bado al tuo cane!"

Sapevo che aveva ragione. In quest'ultimo periodo facevamo tutti affidamento su di lei, sovraccaricandola di impegni e responsabilità, ma a chi altri avrei potuto chiedere un favore del genere se non a mia sorella?

"Ti prego, Kristen, solo tu puoi aiutarmi!" l'ho supplicata. "Io posso allontanarmi da qui al massimo un'ora per comprare le fedi. Tu invece puoi parlare con il fioraio, allestire la cappella, scegliere il vestito e organizzare tutto il resto seguendo le mie indicazioni"

Non è stato facile convincerla ad accettare quell'incarico ma alla fine ha ceduto. Ed è così che adesso mi ritrovo costretto a rifugiarmi in un angolo del corridoio, lontano dalla stanza di Sarah, per rispondere a una delle sue videochiamate.

«Che succede? Non ho molto tempo da dedicarti» le rispondo rapido.

«Disse colui che trascorre le sue giornate senza fare nulla, al fianco della sua futura moglie e di suo figlio!» ribatte sardonica, facendomi sbuffare scocciato.

Si diverte sempre a punzecchiarmi e forse spera di strapparmi un sorriso invece di vedermi perennemente con quest'espressione stanca e tesa. Peccato che la sua ironia non funzioni su di me.

«Kris, smettila! Non è il momento di scherzare» mi lamento, intanto che la fotocamera del suo telefono si sposta e inquadra un faccino dolce e il ciuffetto biondo di Kyle, che intento a fare una smorfia blatera qualcosa simile a "Ciao".

Ha compiuto un anno il mese scorso ma si atteggia come se fosse un bambino più grande e questo spiega il motivo per cui ha appena strappato il cellulare dalle mani di sua madre.

«Ciao, piccoletto» lo saluto, facendo allargare notevolmente il suo sorriso.

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Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora