Capitolo 20 ~ Appuntamento

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                           Sarah

Un appuntamento. Mi basta ripetere quella parola per emozionarmi e andare su di giri. Avrò un vero appuntamento con il ragazzo di cui sono follemente innamorata e mi sento agitata come una scolaretta al solo pensiero di passare una serata fuori insieme a lui.

Potrei sembrare sciocca. Dopotutto siamo già andati a letto insieme, abbiamo convissuto nella stessa casa per più di due anni e abbiamo alle spalle una storia d'amore turbolenta; eppure io, per la prima volta dopo mesi, sento di nuovo le farfalle agitarsi nello stomaco e un entusiasmo senza precedenti scorrermi nelle vene.

È ridicolo da parte mia atteggiarsi in questa maniera, sognare ad occhi aperti il nostro prossimo bacio come se le nostre labbra non si fossero mai sfiorate, fantasticare sul luogo che contraddistinguerà la nostra uscita e immaginare di avere a che fare con una nuova versione più romantica di Jackson.

In un certo senso però credo che sia realmente così, che lui stia cambiando davvero e quella supplica disperata di non lasciare più il suo fianco nascondeva un bisogno sfrenato di avermi vicina. Ho come la sensazione di interagire con l'uomo che ho sempre amato ma che dentro di sé sta acquisendo una maturità maggiore e di questo non posso certo lamentarmi!

Trascorrere l'ultima settimana rispettando i limiti fisici che ci siamo imposti non è stato per niente facile, soprattutto a seguito del nostro riavvicinamento, ma devo ammettere che mi è stato utile per riscoprire aspetti del suo carattere che avevo dimenticato o che semplicemente non sono mai venuti fuori.

La sua paura di perdermi non è ancora sparita, ne avverto la presenza tutte le volte che mi stringe a sé come se volesse tenermi legata a lui per sempre, ma abbiamo superato insieme alcuni ostacoli, il nostro dialogo è migliorato notevolmente e ci siamo concentrati sugli aspetti più semplici della nostra quotidianità.

Tutto sembra di nuovo girare per il verso giusto e anche se ci stiamo muovendo a piccoli passi non posso che esserne felice.

«Batuffolo, non per farmi i fatti tuoi, ma hai provato quasi tutti i vestiti che hai nell'armadio senza riuscire ancora a decidere cosa indossare. Non credi di esagerare un tantino? Dopotutto si tratta solo di una cena fuori e sono sicuro che a Jackson piaceresti anche se indossassi il pigiama» osserva Justin, in piedi sulla porta della nostra stanza con le spalle poggiate contro di essa, intanto che scruta con disappunto il caos di indumenti che giace sul nostro letto.

Da diverse ore sono alla disperata ricerca di qualcosa di carino da indossare per l'occasione, senza ottenere il risultato sperato. Possibile che non trovi niente di abbastanza soddisfacente per la serata?

Sbuffo frustrata e mi lascio andare, scivolando con le ginocchia sul freddo pavimento in ceramica, tenendomi il viso tra le mani con fare esasperato.

«Facile dirlo per te, sei un uomo! Non hai bisogno di essere impeccabile né di acconciarti a dovere o pasticciarti la faccia con il trucco» lo accuso, sfogando il mio nervosismo con lui benché non abbia colpe.

«Dio, come sei permalosa oggi!». Alza gli occhi al cielo ma al contempo sorride, probabilmente divertito dalla mia reazione eccessivamente nervosa. «Comunque, se posso darti il mio parere da uomo, credo che dovresti indossare i pantaloni bianchi aderenti, che ti fasciano le gambe in maniera sensuale ma non volgare, insieme alla camicia bianca a righe rosa che ti lascia le spalle scoperte e ti stringe in vita. Abbinando il tutto con le tue adorate sneakers bianche»

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora