Chasing Love #2 ~ Come una Calamita

Capitolo 47 ~ La mia dose quitidiana d'amore

                                 4 Mesi Dopo
              Sarah

Da quando mi hanno dimesso dall'ospedale non è stato facile tornare alla vita di tutti i giorni, prendersi cura di un neonato e ritornare presto sana e in salute, ma Jackson ha alleggerito ogni peso e fatto il possibile affinché ricevessi il suo completo sostegno.

Alle volte avrei voluto semplicemente esplodere per la frustrazione ma lui era sempre lì, pronto a reggermi in piedi quando stavo per cadere e capace di rendere tutto più semplice quando mi sembrava di non farcela. 

"Coraggio, coniglietta, riuscirai a riprenderti un po' alla volta, non demordere!" mi incoraggiava quando faticavo ad accudire il nostro bambino perché non ero nel pieno delle mie forze fisiche, o non riuscivo a svolgere altre attività apparentemente banali.

Ancora oggi, dopo quattro mesi, gli si legge chiaro in faccia che a fine giornata è esausto, eppure va a dormire sempre per ultimo e si accerta che stiamo bene e non abbiamo bisogno di nulla. Alle volte se mi addormento sul divano si premura persino di prendermi tra la braccia e portarmi a letto, trascorrendo poi la maggior parte della notte insonne insieme a Eric.

Senza il suo aiuto non ce l'avrei fatta ad affrontare tutto allo stesso modo. Lui è la mia roccia e il minimo che posso fare per ripagarlo e donargli incondizionatamente il mio amore ogni giorno della nostra vita.

Siamo un perfetto complemento l'uno per l'altro, esattamente come dovrebbero essere marito e moglie. Tutte le volte che uno dei due è debole l'altro è capace di infondergli coraggio e rafforzarlo amorevolmente. Siamo quello che ho sempre desiderato avere dalla vita!

«Ehi, coniglietta, hai visto quanto è bravo tuo figlio a costruire castelli di sabbia?» mi richiama entusiasta portando alla mia attenzione l'accumulo di granelli chiari che ha ammassato in riva al mare. 

In realtà Eric se ne sta comodamente seduto con la schiena contro l'addome del suo papà e lancia in aria la sabbia che raccoglie a pugnetti, distruggendo quelle piccole cunette davanti a sé, mentre Jackson sembra divertirsi più di lui a giocare con palette e secchielli. 

"Ah, il mio uomo dall'animo ancora bambino! Lo amo da impazzire quando tira fuori questo lato di sé"

Siamo arrivati su quest'isola paradisiaca, sperduta nell'Oceano Pacifico, soltanto ieri mattina ed io mi sono già scrollata di dosso ogni pensiero negativo per godermi al meglio questo relax.

Dopo il susseguirsi di eventi degli ultimi mesi mio marito ha deciso di sorprendermi prenotando questa vacanza che, a detta sua, ha lo scopo di aiutarci a lasciare alle spalle lo stress e il dolore accumulato per ricominciare da capo e recuperare la luna di miele perduta. Ammetto che ha avuto un'idea fantastica e persino Michael, venuto qui insieme a noi, sembra spassarsela e concedersi una pausa dalla solita routine. 

Proprio in questo momento se ne sta appollaiato sotto la mia sdraio, riparato dall'ombra della palma sopra le nostre teste, intento a fissare insieme a me gli uomini di casa che ridono e si divertono in sintonia.

«Per caso il suo papà vuole i riconoscimenti per aver messo sù il progetto?» lo punzecchio, sorseggiando il mio latte di cocco.

«Oh, non sai cos'ho in mente per dopo! Lascia che il nostro coniglietto si addormenti e poi riparliamo del premio in questione» replica scaltramente, abbassando le lenti dei suoi occhiali da sole neri per mostrarmi lo sguardo malizioso che i suoi occhi azzurri mi rivolgono. 

Scuoto la testa divertita e sorrido per la leggerezza e la tranquillità che ci circonda. Adesso che tutto sta tornando alla normalità sembra intento a voler recuperare il sesso perduto, accendendo i miei desideri a ogni sguardo.