Capitolo 24 ~ Mi seguiresti ovunque?

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                                Sarah

Nonostante l'incontro poco piacevole avuto al centro commerciale sono tornata a casa con un sorriso enorme. Saltellavo ancora dalla gioia quando ho superato la soglia della porta, ripensando alle attenzioni che Jackson mi aveva dedicato per gran parte del pomeriggio e ai baci passionali che ci eravamo scambiati subito dopo.

'Ok, forse questa storia delle regole che ci imponevano di non superare il limite stava cominciando a vacillare e a noi due piaceva troppo spesso abbandonarci a un contatto intimo e infrangere quelle stupide leggi!'

Comunque, una volta rientrata nel mio appartamento, ho trovato Justin intento a sorvegliare Kristen, come se la pattuglia della polizia parcheggiata sotto il portone del nostro palazzo non fosse già abbastanza per assicurarle protezione.

Dopo aver mostrato a entrambi l'abito che il mio ragazzo mi ha regalato, ottenuto l'approvazione della sposa e qualche commento sarcastico dal mio coinquilino, mi sono preparata per affrontare un turno di lavoro notturno che avrei condiviso con Jack.

Ma sapevo che stava andando tutto fin troppo bene in questi ultimi tre giorni, anche se i postumi della sparatoria pesavano ancora sulle nostre spalle, e per qualche strano motivo sentivo che questa tranquillità non poteva durare ancora per molto. Proprio come prevedevo, infatti, i nostri equilibri sono stati alterati da una tragedia fresca di giornata: l'assassino che dava la caccia a Kristen altro non è che suo nonno. 

La notizia è apparsa su tutti i telegiornali nazionali e mentre il mio amico, incaricato ancora di proteggere la ragazza della quale è innamorato, mi ha contatta telefonicamente chiedendomi di raggiungerlo in casa il prima possibile per aiutarlo a gestire la situazione, io ero troppo preoccupata per la reazione che avrebbe potuto avere Jackson una volta scoperto il tutto.

Sono corsa subito a cercarlo, consapevole che la voce sarebbe presto girata tra i corridoi e tutti a lavoro ne avrebbero parlato. Con mio grande stupore però, a differenza di lasciarsi risucchiare dai timori e dalla delusione, com'è solito fare, ha affrontato la notizia di petto, reagendo nell'unico modo che non mi sarei mai aspettata: ovvero imprecando contro suo nonno ma allo stesso tempo rimanendo impassibile ai fatti.

Questo poteva solo significare che stava covando dentro rabbia e risentimento e presto sarebbe esploso, o peggio che il dolore provato è stato talmente grande da renderlo insensibile a tutto il resto.

Mi piacerebbe indagare maggiormente in proposito e stargli più vicina per fronteggiare una situazione tanto delicata, ma al momento per lui - così come per tutti noi - la priorità è diventata Kristen, la quale è sotto shock e non spiccica una parola da quando ha appreso la notizia. Proprio per questo motivo l'abbiamo appena raggiunta e, mentre Justin la osserva sempre più preoccupato, Jack cerca di starle vicino e consolarla.

«Ti prego, sorellina, dii qualcosa!» la supplica, inginocchiandosi disperato davanti a lei, che se ne sta seduta sul divano, inerme, con lo sguardo perso nel vuoto. «Sapevamo già che il nonno è un bastardo! Quello che conta davvero è che adesso pagherà le conseguenze delle sue azioni»

Lei continua a piangere, lasciandosi travolgere dai tremolii che scuotono ogni parte del suo corpo magro, fino a quando lui la stringe forte tra le braccia e la rassicura.

C'è qualcosa in tutta questa storia che non mi convince. Anche se il vecchio Smith ha confessato a Miles di essere colpevole, non riesco a capire i motivi che l'hanno spinto a compiere un'azione tanto riprovevole, così come non comprendo perché ha preferito tenere fuori Jackson dalla situazione e dare ordine di non ferirlo.

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora