Chasing Love #2 ~ Come una Calamita

Capitolo 18 ~ Disposto a fare qualsiasi cosa!

                              Jackson

Non ho mai creduto al destino o a un'ipotetica forza maggiore che manovrasse le nostre azioni e scrivesse il nostro futuro in anticipo. Essere arrivato giusto in tempo per fermarla però mi ha fatto ricredere. Ai miei occhi è stato come una sorta di segno divino, un modo in cui qualcuno dall'alto mi sta concedendo un'ultima possibilità per rimediare ai casini commessi. Un'ultima possibilità che non posso e non voglio sprecare!

«Sarah...»

Grido il suo nome tra un respiro e l'altro, cercando di riprendere fiato per la corsa che ho appena terminato a un passo da lei. Ma mi sembra di non riuscire a inalare ossigeno a sufficienza e non lo so se è per la paura che potrei perderla da un momento all'altro o per la stanchezza che mi fa bruciare i polmoni.

«Jack!» borbotta sorpresa, sgranando gli occhi come se non riuscisse a credere che sono realmente venuto a riprendermela. «C-Cosa...Cosa ci fai qui?»

"Ti impedisco di compiere quello che potrebbe essere lo sbaglio più grande della nostra vita, coniglietta. È solo che il coraggio provato fino a pochi secondi fa sembra essere svanito e fatico a risponderti"

'Dannazione! Lungo il tragitto per arrivare fin qui ho ripetuto all'infinito le parole che avrei voluto dirle per fermarla, ma adesso nella mia mente è tutto un gran casino'

«Io...io...non posso lasciarti partire» farnetico confuso. «Ti prego, Sarah, non partire! Non andartene» la supplico, inginocchiandomi difronte a lei, che in un attimo spalanca la bocca sconvolta e sembra lasciarsi prendere dal panico.

«Jackson, tirati sù! Ti stanno guardando tutti» mi fa notare imbarazzata, saettando lo sguardo tra me e gli occhi indiscreti di chi ci sta attorno.

«Non mi importa!» affermo ad alta voce. «Voglio che tu capisca quanto sono determinato ad averti vicino e se mettermi in ridicolo o supplicarti in ginocchio può servire, sono disposto a farlo!»

"Perché non me ne frega più niente degli altri, coniglietta! Per me conti solo tu"

«Ti rendi conto di quello che dici?» esordisce incredula. «Solo quattro giorni fa mi hai guardato negli occhi con freddezza e mi hai esplicitamente detto di andarmene. Avevi la possibilità di fermarmi allora, perché non l'hai fatto? Perché sei venuto qui ora?»

Le sue domande sono lecite, me ne rendo conto, ma credo che ormai dopo aver passato gli ultimi due anni insieme a me deve aver capito che traggo le giuste conclusioni sempre troppo tardi.

«Perché ho capito solo adesso che non posso vivere senza di te!» ammetto, incastrando i miei occhi nei suoi, dalle sfumature grigiastre, per accertarmi che la miriade di emozioni che mi scorre dentro possa arrivare dritto alla sede dei suoi sentimenti.

Scuote lievemente la testa, come se stentasse a credere alle mie parole. Si morde le labbra e sembra perdersi tra i suoi pensieri finché mi rende partecipe dandogli voce.

«Chi mi garantisce che non cambierai idea? E se avessi ragione tu? Se la cosa migliore per noi due fosse stare lontani? Se il nostro destino fosse solo quello di farci del male?»

'Oh piccola, hai così tanti dubbi e paure alimentati da me, solo da me e dalle mie azioni terribili. Quanto vorrei poterti far ricredere!"

«No. No. Mi sbagliavo e lo sai pure tu!» mi affretto a chiarire. «Hai solo paura che io possa farti del male, lo capisco, ma tu resta, ti prego!». Afferro le sue mani stringendole nelle mie, che dal basso della mia posizione la implorano di assecondare la richiesta di un povero ragazzo che continua a deluderla ma che la ama più di ogni altra cosa al mondo. «Cosa posso fare per convincerti a darmi un'altra possibilità? Ti prometto che questa è stata l'ultima volta che ti ho fatto del male. Non ti ferirò più, io...ho bisogno di te! Non andartene»