Capitolo 11 ~ Lasciami da solo

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                              Jackson

Era un pomeriggio piovoso di settembre, uno di quelli in cui gli acquazzoni portano via con sé il caldo estivo per dare spazio alle stagioni più fredde.
Me lo ricordo come se fosse ieri. Io e Kristen eravamo al parco a giocare e siamo stati costretti a nasconderci sotto un albero per sfuggire alla furia del temporale. Ce ne stavamo accucciati con le spalle contro il tronco, i vestiti inzuppati d'acqua piovana, le ginocchia infreddolite e le scarpe bagnate. Faceva freddo ma nessuno dei due accennava a correre verso casa per ripararsi, ci piaceva stare lì a guardare l'acqua scendere giù dal cielo. Eravamo masochisti forse, ma non ce ne importava niente di rischiare di ammalarci né di far preoccupare Emily che aspettava con ansia il nostro ritorno.
Era come se in quel momento il mondo girasse solo per noi, come se fossimo intrappolati in quel frangente in cui potevamo perderci a sognare a occhi aperti e immaginare una realtà diversa da quella che stavamo vivendo.

Mi sentivo solo, tanto solo, allora come oggi, ma mi bastava guardare gli occhi chiari di mia sorella, così simili ai miei, per alleviare quel senso di solitudine che segnava la mia anima.

Lei era la mia migliore amica, la mia compagna di giochi, di vita, il mio sostegno nei momenti più tristi, quell'abbraccio che arrivava al tempo giusto, il sorriso che rallegrava le mie giornate e l'unica fonte da cui attingevo amore.

«Ti voglio bene, Jack» mi disse quel giorno, strofinando il viso umido sulla mia spalla. «Tu non sei solo mio fratello, sei il mio eroe!» aggiunse, avvolgendo le braccia attorno al mio petto per stringersi forte a me.

Nonostante il passare degli anni quel ricordo è ancora vivido dentro di me; lo sento scorrere nelle mie vene come il calore generato dal suo corpo che, con quel semplice gesto, riusciva a farmi sentire meno solo, donandomi uno scopo nella vita.

"Sei il mio Eroe"

Me lo ripetevo ogni volta che la proteggevo e litigavo con qualcuno per lei, sentivo rimbombare quelle parole a ogni battito del mio cuore quando credevo che di buono in me non ci fosse nulla. Sapevo di non essere perfetto, di non essere abbastanza per tutti coloro che mi stavano attorno, ma mi sentivo speciale per lei. Io sentivo di fare la cosa giusta quando si trattava di lei! 

Nella mia vita ne ho fatte di cazzate anche troppe forse; errori e sbagli a volte imperdonabili, legati al rifiuto dei miei genitori, alle insicurezze che ho sempre covato dentro, ma c'erano quei magici momenti passati con Kristen che mi salvavano da tutto questo.

Mi bastava essere stretto in un suo abbraccio per sentirmi importante almeno per lei.
La difendevo a qualcunque costo e mi sono ripromesso che nel corso della mia vita, a prescindere da quali strade avremmo intrapreso, io l'avrei protetta sempre perché lei è la mia sorellina, la mia unica famiglia, quel ricordo passato che mi fa sorridere.

Ho giurato che avrei mantenuto fede a quella promessa, che anche se avessi fatto cazzate e non sarei mai stato degno di ricevere l'affetto di un altro essere umano, io sarei stato pronto a soccorrerla.

L'ho sempre vista come la più debole tra i due, anche se paradossalmente sono io quello ad avere la personalità piu incasinata e fragile. Ho sempre creduto che in quanto donna avesse bisogno di me come uno scudo, anche se questo significasse mettere a repentaglio la mia stessa vita.

Ora la guardo, distesa su una barella in sala traumi, circondata da medici che stanno facendo tutto il possibile per salvarle la vita e mi rendo conto di non essere riuscito a mantenere quella promessa.

Ha del sangue che le imbratta il viso, una ferita profonda alla testa, un graffio sulla guancia ed è pallida come non lo è mai stata.

Miles, al suo fianco, piange come un bambino mentre le sussurra di non mollare e le ripete quanto la ama; mio padre, dal lato opposto, la supplica di restare viva intanto che Kate e il resto dell'equipe medica agiscono in sincrono per riportarla tra di noi. Io invece mi concentro solo sul monitor accanto alla sua testa che segna il tempo trascorso da quando il suo cuore ha smesso di battere.

Chasing Love #2 ~ Come una Calamita Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora