~Prologo~

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Oggi è una bellissima giornata di sole, nonostante siano i primi giorni di autunno. È il tempo ideale per fare una bella passeggiata, di quelle che piacciono a me.
Decido allora di chiudere i libri, sto studiando per l'esame di settimana prossima, ma quel bel sole mi tenta troppo.
Studio lingue all'università, mi sono iscritta alla magistrale e sono all'inizio del secondo anno. Adoro la mia facoltà e spero di poter fare il lavoro che amo di più: l'interprete.
Ripongo i miei libri sulla scrivania, su ognuno di essi c'è almeno un segno che riguarda la Juve, sono una grandissima appassionata di calcio e tifosa sfegatata della squadra bianconera. È la mia grande passione!

Prendo il giacchetto ed esco.
Nel piccolo paese in cui vivo con i miei genitori e mia sorella maggiore non c'è molto da vedere o visitare, ma adoro stare un po'da sola, mi aiuta a riflettere. Inizio la mia lunga passeggiata e dopo mezz'ora mi incammino per ritornare a casa, si è fatta l'ora di cena.

Apro la porta e sento uno strano vocio, sono agitati.
Appena entro tutti si voltano a guardarmi, forse avrò qualcosa di strano.
A parlare per prima è mia mamma
"Senti ti dobbiamo dire una cosa. Hai presente il concorso che hai fatto per ottenere quel lavoro di interprete? L'hai vinto, lunedì prossimo inizierai a lavorare per la tua squadra del cuore."
"Cosa mamma? Non sto capendo" rispondo incredula.
"Sì dovrai andare a Vinovo.
Lavorerai lì, noi già lo sapevamo ma non ti abbiamo detto nulla perché volevamo farti una sorpresa" esclama tutta contenta.
"Pensa che bello sarà lavorare tutti i giorni a fianco dei nostri Campioni, ti invidio sai?"
risponde mia sorella maggiore Sonia.
"Io invece sono felice per te ma preoccupato perché dovrai affrontare una nuova vita, da sola senza il nostro aiuto o supporto" continua mio padre.
Io ancora non sto realizzando, non capisco nulla. Davvero andrò a lavorare a Torino? Con i miei Campioni? Sono emozionata e stordita. Ci saranno tantissimi problemi da affrontare perché non ho mai lasciato la mia famiglia per tanto tempo, loro sono tutto per me.
Ma se dall'altra parte penso a quello che mi succederà, alla vita che mi aspetta non sto nella pelle. Voglio cominciare subito.
Mi calmo un attimo e cerco di non far preoccupare la mia famiglia
"State tranquilli, andrà tutto bene. Ci sentiremo tutti i giorni e potrete venire a trovarmi quando potrete.
Andrà tutto bene" forse la mia voce ha fatto trapelare le mie paure ma cerco di sorridere.
"Dai prepariamo la cena,inizio ad avere fame" concludo.

Ci impegniamo tutti a fare qualcosa,la serata procede lentamente tra emozione e preoccupazione. Quando poggio la testa sul cuscino non ho affatto sonno, mi giro e rigiro nel letto pensando a come potrà essere la mia vita tra qualche giorno ma sono sicura che la voglia di fare il lavoro che desidero, nel posto che amo di più al mondo mi faranno superare qualsiasi ostacolo.

Salve a tutti, questa è la prima storia che scrivo, quindi mi piacerebbe sapere se vi piace e anche avere qualche suggerimento.
Presto metterò il primo capitolo•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora