~Capitolo 2~

6.7K 341 91
                                    

Quanto odio la sveglia.
Mi alzo ancora tutta assonnata, cerco di preparare la colazione senza fare danni e nel frattempo vado a cercare qualcosa da mettere. Credo che alla fine indosserò un pantalone nero, semplice a vita alta e una camicetta bianca ( la scelta dei colori non è casuale). Faccio colazione, mi preparo e per le otto sono fuori casa, mi dirigo verso la fermata dell' autobus e in dieci minuti sono sul posto.

Sono arrivata un po' in anticipo ma il primo giorno è sempre meglio fare bella figura. Sono in ansia, una fottutissima ansia.
Devo cercare di stare calma, se incontrerò per caso i miei campioni dovrò far finta di nulla.
Non potrò mostrare la tifosa che è in me, devo essere professionale. Prendo un grande respiro ed entro.

Era tutto come immaginavo, come avevo visto dalle immagini in tv.
Al centro una scrivania, a destra una porta con su scritto "Prima Squadra", a sinistra invece c'è solamente un corridoio molto lungo.
Mi avvicino alla reception trovo un signore sulla quarantina, sul suo cartellino leggo il nome "Francesco".
"Salve sono Sandra Conti, sono la nuova interprete oggi è il mio primo giorno" dico
"Salve signorina, io sono Francesco mi segua le mostro il suo ufficio " risponde lui con gentilezza.
La stanza è molto piccola, ci sono due scrivanie quindi sicuramente avrò qualcuno con cui dividerlo.
Bene, fino ad ora tutto è andato alla perfezione.
"Presto arriverà anche la tua collega e ti spiegherà cosa dovrai fare, ti auguro un buon lavoro. Qui sei la benvenuta" mi stringe la mano e si avvia verso la porta.
"Grazie mille, farò il mio meglio per essere d'aiuto".
Dopo circa dieci minuti entra in ufficio una ragazza alta, occhi azzurri, capelli biondi si dirige verso di me
"Ciao sono Vanessa, credo proprio che tu sia la nuova interprete".
"Piacere Sandra, oggi è il mio primo giorno, sono un po' in ansia".
"Tranquilla Sandra, ora ti aggiornerò su tutto. Se hai qualche problema chiedi pure io sono sempre qui pronta ad aiutarti".
Dopo avermi spiegato accuratamente ogni compito che dovrò svolgere inizia finalmente la mia giornata lavorativa. Rimango concentrata per tutto il tempo per non pensare a quanto sia assurdo tutto quello che mi sta succedendo.
La mattinata passa velocemente.
Sono già le tredici,il primo giorno è passato. Prima di andare via insieme a Vanessa facciamo il calendario dei rientri, dopodiché ci salutiamo. Sembra una brava ragazza,ma io come al solito non sono riuscita da subito ad entrare in confidenza con lei.
La mia timidezza mi blocca sempre nei rapporti, mi sento sempre inadeguata quando devo relazionarmi con persone nuove.
Lei probabilmente avrà pensato che sono fredda,una con la puzza sotto il naso. Solitamente do questa impressione.

Esco dal mio ufficio e mi dirigo verso l'uscita. Sento molte voci,alcune le riconosco e sto davvero entrando nel panico, più mi avvicino più l'ansia sale. Finito il corridoio scorgo un gruppetto fermo davanti alla reception sono Higuain, Douglas Costa e Bentancur.
Sento un sacco di emozioni, passo da non aver mai incontrato i miei Campioni a doverli vedere ogni giorno senza poter nemmeno urlare dalla gioia.
Sono così belli, così reali.
Arrivata vicino alla reception tutti si girano a guardarmi, io riesco solo a dire "Arrivederci" loro rispondono in coro. Non ci sto credendo,mi sento male.
Apro la porta e mi trovo ad un centimetro da Paulo Dybala, i miei occhi dentro ai suoi.
Il mio viso va in fiamme, sto ufficialmente entrando nel panico.
Lui mi guarda con gentilezza ed esclama "Ciao".
Io riesco solo a dire "Ciao" con un filo di voce e scappo via.

•Ragazzi spero vi stia piacendo la mia storia, se trovate degli errori segnalateli così posso correggerli. Se avete altri accorgimenti sono contenta di riceverli.•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora