~Capitolo 19~

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"Che ci fai qui?" chiede stizzito.
"Sono venuta nell'unico posto in cui non potrai evitarmi. Io a differenza tua ho bisogno di parlarti non riesco a tenermi tutto dentro" mi guarda negli occhi ed il suo sguardo è spento.
"Sandra aspetta parliamo dopo" cerca di convincermi.
"No ora aspetti tu ed ascolti tutto quello che ho da dire.
Mi hai lasciata per una settimana da sola, sei sparito. Non hai voluto sapere nulla di me.
Mi hai fatto sentire in colpa per qualcosa che non ho fatto, ho pianto notte intere aspettando un tuo messaggio ed ogni mattina venire a lavoro è stato un incubo perché avevo paura di incontrarti e trovare davanti a me uno sconosciuto. Ogni volta che succede qualcosa tu scappi e non cerchi di risolvere il problema.
Basta Paulo, basta". Prendo fiato.
"Stai dimostrando di non tenerci a me, anzi probabilmente non te ne frega nulla perché altrimenti avresti messo da parte quel cazzo di orgoglio e saresti venuto a cercarmi.
Non sono più disposta ad accettare tutto.
Dimostrami che ci tieni. Dimostramelo!!
Non ce la faccio più!! Non riesco a sopportare tutto". Appena finisco di parlare mi rendo conto di essere affannata, ho alzato la voce, ho parlato con tutta la forza che avevo in corpo.
Ci guardiamo negli occhi ed ora intravedo senso di colpa.
"Sandra per me non è così facile..." la sua voce è sempre bellissima.
"Ora non ho voglia di ascoltarti, rifletti su quello che ti ho detto e poi parlaremo".
Scappo via ed inizio a piangere senza riuscire a vedere più nulla, i miei occhi sono appannati dalle lacrime.
"Sandra fermati" urla Paulo mentre mi rincorre.
Mi afferra per un braccio ma io cerco di divincolarmi, la sua presa é così forte da non lasciarmi scampo.
"Aspetta qui" cerca di abbracciarmi ma oppongo resistenza.
"È uno strazio vederti così" continua lui tenendomi ancora per il braccio,mi guarda negli occhi ma io distolgo subito lo sguardo.
"Per una settimana però non ti è importato nulla di me. Lasciami stare Paulo, ti prego". Molla la presa e mi allontano senza dire più nulla.

Paulo's pov
Le sue parole pesano come macigni e rimbombano nella mia testa.
Non so da quanto tempo sono qui in macchina a pensare e riflettere su ciò che ho fatto.
Sono disposto a fare di tutto per riprendermela, se questo mi porterà a mostrare le mie debolezze lo farò. Ho bisogno di lei, ma nei momenti di rabbia mi faccio accecare dalle emozioni e dalle insicurezze.
Solo al pensiero di lui che prova a baciarla non ragiono più.
La nostra è una storia appena iniziata e devo essere certo che lui non si intrometterà.
Prendo il cellulare, vado su instagram e invio un messaggio.
Pochi secondi e ricevo la risposta che aspettavo.
Metto in moto e parto velocemente.

Sono al bar da più di cinque minuti, l'attesa sta diventando snervante. Decido di accomodarmi e ordinare qualcosa per ingannare il tempo.
"Ehi Paulo ciao" non riconosco la voce ma mi volto ed è proprio lui, è Bryan. L'ho riconosciuto ma fingo un po'.
"Tu sei Bryan?" lo osservo attentamente, ha proprio l'aria da stronzo.
"Si sono io. È un piacere conoscerti" ci stringiamo la mano ed evito di rispondere perché per me non è affatto piacevole fare la sua conoscenza.
"Ordina pure qualcosa" gli dico. Prende anche lui un caffè e si siede difronte a me.
"Ti ho voluto incontrare per chiarire con te la situazione. Sandra è la mia ragazza e mi ha raccontato quello che è successo. Posso sapere che intenzioni hai?" lo guardo fisso negli occhi.
"Sai non pensavo che Sandra potesse arrivare ad avere un ragazzo come te: bello, famoso e ricco sfondato. Mi ha sorpreso".
È uno stronzo, già gli spaccherei la faccia.
"Sandra è una ragazza speciale può ottenere ciò che vuole dalla vita e comunque non hai risposto alla mia domanda" mi sto agitando e inizio a tamburellare con le dita sul tavolo.
"Non scaldarti tanto. Ho solo cercato di rimediare ad un errore che ho fatto in passato e se ne avessi l'occasione lo rifarei ancora" mi sorride anche sto deficiente.
"Non sono venuto qui per litigare ma tu devi rispettare me e la mia storia con Sandra.
Lei è mia hai capito? Non ci sarà nessuna occasione perché lei non lo permetterà mai. Mi fido di lei, voglio farti capire che la nostra è una storia seria e tu non sarai la persona che potrà rovinare il nostro rapporto" ho alzato la voce e gli darei anche uno schiaffo ma devo cercare di contenermi.
"Non ti ascolto nemmeno. Ogni volta che potrò cercherò di riprendermela" risponde lui con arroganza e prepotenza.
Le sue parole mi fanno balzare in piedi ed il sangue mi arriva al cervello.
"Senti" dico puntantogli il dito contro "pensa pure quello che cazzo ti pare ma sappi che il nostro amore vincerà su tutto. È meglio se ora vado perché non riesco a guardare per altri due minuti la tua faccia, finirei per metterti le mani addosso". Prendo dei soldi li lascio sul tavolo "è stato un piacere caro Paulo" dice lui "ci rivedremo presto". Vado via senza replicare, ora ho solo voglia di stare insieme a Sandra.
È un lurido stronzo e spero vivamente che non si avvicini più alla mia piccola altrimenti finirà male.

Sandra's pov

<<Vedi quanto costa poi parlarne dirti che ti voglio veramente, che non ho visto mai occhi più grandi blu come il cielo che avevo davanti.
Dimmi dimmi perché sei l'unica forza che ho>>.

Le parole di Ultimo risuonano nelle mie cuffiette e i pensieri viaggiano velocemente.
Paulo è diventato la mia unica fonte di forza, la mia certezza,il mio appiglio. Ma ora non c'è, non lo trovo più. Mi sento così vuota.
Sorseggio un po' la camomilla che ho preparato con la speranza che possa distendere i miei nervi.
Sono passate tre ore da quando ho parlato con Paulo, ho fissato il cellullare per tutto questo tempo in attesa di un suo segnale ma nulla.
Un'altra delusione, un altro colpo basso.
La mia vita è sempre andata così nel momento in cui sembrava che tutto prendesse forma ricevevo delle mazzate assurde che mi facevano tornare con i piedi per terra.
Anche questa volta è successa esattamente la stessa cosa. Probabilmente Paulo mi ha solo usata, ha trovato la prima scusa buona e si è liberato di me, sono sempre la solita stupida che crede nelle buona fede delle persone ed invece sono pronti tutti a pugnalarti. Ho compiuto insieme a lui uno dei passi più importanti ed ora mi sento davvero uno schifo. Ho la testa in fiamme, il cuore in frantumi e gli occhi consumati dalle lacrime.
Mi sento soffocare.
Ho bisogno di respirare.
Prendo la mia roba ed esco.
Fare due passi mi aiuterà, almeno spero.
Inizio a scendere le scale quando improvvisamente...

•Salve ragazzi!! Vi è piaciuto questo nuovo capitolo? Che ne pesante di Paulo? I Saulo torneranno insieme?
Un bacio•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora