~Capitolo 5~

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Dopo pochi secondi sento il suono del campanello.
Il cuore mi batte forte, così forte che sembra uscire fuori dal petto.
Ormai non posso tirarmi indietro, devo aprire quella porta.
Mi avvicino piano piano, mi faccio forza ed apro.

La vista è spettacolare, Paulo oggi è ancora più bello. Non indossa nulla di speciale, t-shirt grigia, jeans, scarpette bianche e berretto messo al contrario. Ma ha qualcosa di diverso, una strana luce.
Lo guardo negli occhi, il mio viso si colora di rosso.
"Posso entrare?" chiede con gentilezza.
Ritorno sul pianeta terra, sarò rimasta lì impalata per alcuni secondi. Devo darmi una svegliata.
"Si, si certo entra pure. Vieni ti faccio strada".
Attraversiamo il corridoio e arriviamo in cucina.
"Accomodati pure sul divano" dico con un filo di voce.

Ci sediamo ed io cerco di allontanarmi il più possibile, la sua vicinanza mi mette una certa soggezione.
"Scusa se ti ho disturbato,ma ho pensato che forse ti avrebbe fatto bene un po' di compagnia. Vanessa mi ha detto che hai avuto dei cali di pressione. Ora come ti senti?" chiede con interesse.
"Figurati, anzi mi fa piacere che sei passato.
Ora meglio, sono cali dovuti al troppo stress accumulato in questi giorni.
Sarà colpa dei grandi cambiamenti,io sono una tipa abitudinaria".
"Non ti sei ancora ambientata?".
"Faccio un po' fatica, fino a settimana scorsa vivevo in un piccolo paesino, con la mia famiglia.
Trovarmi qui da sola non è facile, mi spaventa ogni cosa nuova che incontro.
Sono molto attaccata ai miei, è la prima volta che mi allontano da casa, questo distacco non lo sto vivendo bene anche a causa del mio carattere. Non sono una tipa socievole".
Per tutto il tempo che ho parlato ho sempre avuto lo sguardo rivolto verso il basso, sto per entrare nel panico totale.
"Eh sei timida vero?".
"Moltissimo, forse troppo. Alcune volte sembro scontrosa e diffidente,in realtà sono solo un po' chiusa". Non mi rendo conto di quello che sto dicendo, non sono lucida.
"Ma non hai nulla di cui vergognarti Sandra, sei una ragazza semplice, carina e i tuoi occhi mi dicono che sei anche intelligente".
"Grazie Paulo" guardo per terra,non so più cosa fare sono troppo in imbarazzo.
Sfrego le mani sulle mie gambe ed inizio a tremare.
Paulo si avvicina a me e delicatamente poggia le sue dita sul mio mento e lo tira sù.
"Ehi stai tranquilla, va tutto bene.
Non devi fare così, sono un ragazzo come tutti gli altri. Puoi parlare di qualsiasi cosa con me".
"Scusami Paulo, davvero. Sono io che mi sento sempre inadeguata e non so più esprimermi. Quando conosco persone nuove non sono capace di mostrare il mio vero carattere. Solo il tempo mi aiuta ad aprirmi". Finalmente riesco a guardarlo, ha uno sguardo intenso, forte,mi attraversa l'anima ogni volta.
"Noi avremo tutto il tempo necessario per conoscerci. Mi è venuta un'idea. Che ne dici se stasera vieni a cenare a casa mia così parliamo un po', ti faccio conoscere mia mamma e potrai sentire aria di famiglia. Sei d'accordo?".
"Come faccio a dirti di no se me lo chiedi con questa gentilezza?" Replico con un leggero sorriso.
"Infatti non devi dirmi di no".
Ed insieme iniziamo a ridere. Mi ha fatto tornare di buon umore, con la sua dolcezza è riuscito a rompere una delle mie tante barriere.
"Ti avverto che con la presenza di tua mamma sarò di poche parole".
"Stai tranquilla, sono sicura che lei riuscirà a farti sentire a tuo agio".
"Mi fido di te allora".
Ci guardiamo un attimo negli occhi, non voglio entrare di nuovo del panico.
"Vado a sistemarmi, dieci minuti e sono pronta" dico mentre cerco di evitare il suo sguardo.
"Va bene, ti aspetto in macchina".

• Salve ragazzi cosa ne pensate di questo nuovo capitolo?
Il personaggio di Sandra vi piace?
Fatemi sapere le vostre impressioni.
Un bacio•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora