~Capitolo 47~

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Paulo's pov
Il ritorno dalle vacanze estive non è mai semplice, soprattutto nella mia situazione.
Dopo l'ennesima uscita dalla Copa América, tornerò alla solita routine, nella mia casa, nei miei posti ma lei non ci sarà.
Successivamente al nostro incontro, ha passato giornate intere a chiamarmi e scrivermi, ma non ho mai risposto.
Nemmeno quando mi ha inviato l'ultimo messaggio: "Paulo ti prego rispondi, voglio solamente parlare. Sono distrutta, ho bisogno di sentire la tua voce. Non posso raggiungerti in Brasile quindi almeno per questa volta metti da parte l'orgoglio.
Se non riceverò nessun segnale sparirò per sempre, mi faccio solo del male ad aspettare una persona che non vuole nemmeno sentire le mie ragioni.
Io ti ho sempre ascoltato anche quando non lo meritavi, voglio solo ricevere lo stesso trattamento".
Ma ero arrabbiato, deluso, accecato dall'ira da non capire che sarebbe sparita per davvero. Ha cambiato numero, città, ha eliminato i suoi profili social e non so proprio dove possa essere.
Ho contattato la sorella per avere informazioni e mi ha detto che nemmeno a loro ha rivelato il posto in cui si trova, anche se sono in contatto con lei. Ho provato ad ottenere il suo numero ma Sonia si è rifiutata di darmelo dicendo che Sandra vuole stare da sola.
Non ho ben chiaro cosa vorrei dirle, ma è passato un mese da quando non ho sue notizie. Vorrei sapere con chi passa il tempo, cosa fa durante le giornate o se è tornata. Questo distacco netto mi ha stupito ma anche sconvolto.
Oggi avrò il mio primo allenamento della stagione e non mi sento per niente pronto.

Entro nello spogliatoio salutando a stento i miei compagni, non sono dell'umore adatto.
Arrivo al mio posto, apro l'armadietto e trovo un bigliettino:
"Buon primo allenamento Paulo.
Ti penso sempre.
Sei nel mio cuore.
Sandra".
Finalmente è tornata, lo sapevo, lo sapevo.
Con il cuore che mi scoppia, mi dirigo velocemente verso il suo ufficio.
Sarà strano rivederla non so come reagirò.
Busso alla porta.
"Avanti" dice una voce femminile.
Entro e guardo subito la sua postazione di lavoro, è vuota.
Resto immobile, come pietrificato.
"Paulo tutto bene?" chiede Vanessa.
"Dov'è lei? Perchè non è venuta oggi?" domando con grande agitazione.
"Non lo sai?" dice incredula.
"Cosa dovrei sapere?" mi sento un idiota, un perfetto idiota, mi ero illuso che fosse tornata per me.
"Sandra non viene più, ha dato le dimissioni. Mi dispiace Paulo".
"Perché l'ha fatto?" non capisco più nulla, sono così confuso.
"Solo tu puoi capirlo" dal suo viso non traspaiono emozioni che possono aiutarmi.
"Ma tu la senti? Ti chiama?" perché solo io sono escluso da tutto questo.
"Paulo non posso dirti molto, ma solo di rispettare le sue decisioni.
Stare nello stesso posto vi farebbe solo altro male.
Ricorda che per lei tu vieni prima di tutto, le sue azioni non vogliono ferirti ma proteggerti".

"Paulo sbrigati a cambiarti, altrimenti farai tardi" la voce di Gonzalo mi riporta sulla terra.
Sono felice che lui sia tornato con noi, è un grande amico per me, un confidente fidato.
Inizio a mettere la tenuta per l'allenamento in totale silenzio.
"Cosa hai?" chiede preoccupato Gonzalo.
"Leggi qui" gli porgo il bigliettino che ho ricevuto.
"Questo che vuol dire?" nemmeno lui sembra capire.
"Non lo so. Pensavo fosse tornata ed invece ho appena scoperto che si è licenziata" dico triste e deluso.
"Ma allora chi te lo ha dato questo?".
"L'ho trovato nel mio armadietto, non so chi l'abbia messo qui.
Che casino hermano".
Ho così tanti dubbi, non riesco a capire quello che sta realmente succedendo.
"Senti Paulo, mi hai detto che lei è sparita, che l'ha fatto solamente dopo un mese in cui tu non hai risposto nemmeno ad un suo messaggio. Dico bene?" Annuisco solamente.
"Allora credo che lei sia andata via per non dover subire la tua indifferenza, il tuo orgoglio" conclude convinto.
"Non è un buon motivo per sparire. Il suo comportamento è sbagliato, dimostra ancora una volta che non ci tiene a me.
Sono io ad avercela con lei, a non volerla vedere, non il contrario" dico con freddezza e distacco.
"Paulo, rispondi sinceramente a questa domanda, se ora tu avessi il cuore distrutto dal dolore riusciresti ad affrontare una persona così distaccata come te?".
"Non saprei. Forse no" rispondo dubbioso.
"Ti sei risposto da solo. Prova a metterti nei suoi panni, deve essere complicato vedere la persona che ami che non cede nemmeno dopo un mese di insistenza. Ha compiuto solo un errore, come del resto hai fatto tu in passato".
Le sue parole mi spiazzano ma mi fanno riflettere. Potrebbe avere ragione.
"Prova a pensarci su" conclude Gonzalo.
"Ho bisogno di parlare con lei, è l'unica cosa che so con certezza. Ma devo trovare un modo" pronuncio queste parole con disperazione.
"Manda un segnale, un messaggio suoi social. Lei sicuramente controlla ogni tuo movimento" mi suggerisce  Gonzalo.

Il viaggio fino a casa sembra interminabile, sono stanco e confuso.
Ci tornerò oggi per la prima volta, non ci sono più andato, non ne avevo il coraggio.
Ripenso alle parole di Gonzalo probabilmente ha ragione, lei ha sbagliato. mi ha spezzato il cuore.
Mi ha fatto troppo male, non merita seconde possibilità.
Forse però meritava la possibilità di essere ascoltata.
Tra pensieri e riflessioni arrivo senza accorgermene davanti alla porta di casa.
Trovo anche qui un biglietto.
"Bentornato a casa Paulo, dentro ci sono le mie cose. Spero ne avrai cura.
Stammi bene.
Mi manchi amore.
Tua Sandra".
Corro giù per le scale come un matto, esco fuori e mi guardo intorno.
"Sandra" inizio ad urlare.
"Sandra" cammino velocemente cercando di individuarla "dove sei?".
"Dove sei cazzo" grido disperato mettendo le mani nei capelli.
Non è qui, non è qui.
Ho bisogno di parlarci, devo trovare un modo.
Io riuscirò a rivederla e succederà presto.

Salve a tutti, come state?
Nuovo capitolo per i nostri Saulo.
Dove sarà mai Sandra?
Tornerà da Paulo?
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Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora