Paulo's pov
Sono disteso sul letto e non ho voglia di far nulla. Non mi sento nemmeno molto bene, probabilmente ho qualche linea di febbre, ma non è questo che mi affligge.
Sto pensando a Sandra, penso a lei dal giorno in cui abbiamo litigato. Non ci siamo sentiti perché non ero pronto ad affrontarla, ma ora non riesco a stare senza lei.
Guardo sul mio cellulare la foto che le ho scattato di nascosto la sera in cui siamo andati a cena. È bellissima. I suoi occhi verdi, la sua eleganza e la sua fragilità. Anche dal suo fisico minuto si nota parte della sua personalità.
Vado su messaggi e scrivo:
"Ehi Sandra come stai?".
Spero tanto che risponda in fretta.
Fisso la chat, sta digitando.
"Non bene tu?" almeno mi ha risposto.
"Ti posso chiamare? " dobbiamo risolvere questa situazione.
"Non ho voglia di parlare ora, non sono dell'umore adatto".
"Stai male per me?".
Sono stato uno stronzo me ne rendo conto ed ora non posso lasciar perdere così.
"Secondo te? Dopo tutto quello che mi hai detto sei anche spartito e non hai voluto sapere niente di me e di come sono stata". Le sue parole sono taglienti come lame, le ho fatto del male e non ho cercato di rimediare.
"Per quanto tempo ancora dovremo restare cosi senza parlarci? Non ce la faccio senza te".
L'ha visualizzato subito ma non risponde.Sono passati dieci minuti e non ho ricevuto nessun messaggio. Basta non me ne starò con le mani in mano. Vado in cucina,prendo le chiavi della macchina ed esco salutando mamma con un bacio.
In cinque minuti sono sotto casa sua.
Mi dirigo velocemente verso il citofono, suono e lei risponde subito: "Chi è?"
"Paulo".
Apre e salgo in fretta e furia. Busso sulla porta, mi dimentico anche del campanello.
Appena appare davanti a me mi rilasso un po'.
Entro senza darle il tempo di dirle nulla.
"Non ce la facevo più, avevo voglia di vederti" mi avvicino e la abbraccio. Lei resta ferma, non ricambia il mio gesto.
La prendo per la mano e la porto sul divano.
"Scusami per l'altra volta, ho reagito in modo esagerato. Non ti ho spiegato nemmeno il perché. Leggere quelle parole mi ha fatto male. Non è stato un bel periodo quello per me, è vero ho avuto altre storie ma io e Antonella non stavamo più insieme. Lei viveva ancora da me ma non avevamo più rapporti, eravamo due estranei. Quelle dichiarazioni mi hanno infastidito perché non raccontano la verità, sono solo bugie. Il nostro amore era già finito.
Perdonami per i toni che ho usato.
Ma ora ti prego parla. Dimmi qualcosa".
Il suo silenzio mi mette ansia.
"Ti perdono solo se mi prometti che prima di iniziare ad urlarmi contro mi spieghi quello che ti passa per la testa" quanto è bella mentre gesticola "poi" continua " non permetterti di sparire per giorni eh".
"Sei splendida oggi. Comunque si te lo prome..." vengo interrotto da un suo bacio.
"Stai zitto e baciami" mi sussurra dolcemente.La bacio con forza, con voglia.
Le sue labbra sono morbide e delicate. Metto le mie mani sui suoi fianchi, lei indietreggia e mi ritrovo su di lei. Le mie mani iniziano a muoversi sul suo corpo.
La desidero.
I nostri baci si susseguono senza sosta, lei si stacca per un attimo.
"Mi sei mancato troppo" mi lascia un tenero bacio sulla fronte.
"Paulo ma scotti, sei sicuro di non avere la febbre?" Poggia la sua mano sulla mia fronte.
"Forse sono un po'influenzato" cerco di fare il vago.
"Vado a prendere il termometro" mi sposto e la faccio alzare.
È così carina, si preoccupa tanto per me,ma il desiderio che ho di lei è davvero forte.
"Tieni misurala" nel frattempo lei si siede sulle mie gambe.
Ci guardiamo negli occhi.
"Io non ho dubitato di te quando ho letto quelle parole. Volevo solo sapere la tua versione. Poi la sera che siamo andati a cena ti ho visto parlare con quelle ragazze e le mie insicurezze sono aumentate." mi dà un bacio a stampo.
"Mi sto affezionando a te, ti prego non sparire più. Parlami sempre". Mi accarezza il volto.
"Sono qui stai tranquilla, non lo farò. Fidati di me e non sentirti insicura ti assicuro che sei stupenda". Il suono del termometro ci distrae.
Lo prende lei.
"Paulino hai trentanove di febbre, non senti freddo?" mi chiede con premura.
"Un pochino. Ma quando sto con te mi dimentico di tutto" mi guarda negli occhi e sorride.
"Sdraiati che vado a prendere una coperta e avvisa tua mamma che non torni a casa per cena, resti qua che ti preparo qualcosa".
"Va bene mammina" sorrido fragorosamente.
"Sei più premurosa di lei, ma questo mi piace di te" gli dò un ultimo bacio e poi mi stendo sul divano.Sandra's pov
Sono in camera mentre aspetto che Paulo esca dal bagno. Abbiamo finito da poco di cenare e lui ha preso un'aspirina per abbassare la febbre.
Sono felicissima di averlo qua e di aver chiarito con lui, mi era mancato troppo.
"Allora che facciamo?" gli chiedo mentre entra in stanza.
"Eh io un'idea ce l'avrei" risponde facendo l'occhio furbo.
Mi avvicino e gli butto uno schiaffo sul braccio.
"Scemo che sei. Le opzioni sono due: guardare la tv e restare qui sul letto a parlare. Scegli tu" dico imbarazzata.
"Così non vale dovevo poter scegliere tra tutte le opzioni, scelgo le chiacchiere e le coccole. Comunque sei bellissima quando ti imbarazzi". Ci guardiamo negli occhi e non resisto alla sua bellezza. Le nostre bocche si incontrano e restano attaccate per molto tempo.
Le carezza, i baci, le frasi sussurrate. Vorrei restare così per sempre.
Paulo è perfetto perché non prova mai ad andare oltre, questo mi fa venire ancora più voglia di stare con lui.Dopo aver controllato la febbre di Paulo che finalmente è scesa ci infiliamo sotto le coperte.
"Domani mattina metto la sveglia?"
"No Sandrina io devo andare di pomeriggio all'allenamento. Sono giorni che resto a casa, sono stato messo in punizione per aver fatto tardi una mattina". È diventato serio improvvisamente.
"Davvero dici? Non ho saputo nulla. Come mai hai fatto tardi?" sono preoccupata per questa storia.
"Eh non ho sentito la sveglia, la colpa è pure tua perché la sera per pensarti non riuscivo a prendere sonno". Abbassa lo sguardo.
"Mi dispiace tanto Paulo" esclamo disperata.
Lui inizia a ridere come uno scemo.
"Sei una credulona eh. Non è vero piccola".
"Ma sei proprio un burlone" dico mentre cerco di fargli il solletico.
Lui mi blocca le mani e si mette su di me.
"Buona notte piccola" si avvicina alle mie labbra e lascia un piccolo bacio a stampo.
"Notte Paulo". Prendo la sua mano e la stringo forte.
È così bello stare insieme a lui.•Salve ragazzi ecco un capitolo con il punto di vista di Paulo.
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Potete continuare a votare il nome della ship che più preferite tra:
1-Sandrulo
2- Sandulo
3- Saulo
Un bacio•
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Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗
Roman d'amourSandra ragazza semplice ma dai grandi sogni, riesce finalmente a trovare l'amore, a trovare qualcuno che possa capire il suo carattere così chiuso ed introverso. Questa persona è proprio uno dei suoi Campioni, è Paulo Dybala. 10 k 11/10/2018 💗 20...