~Capitolo 7~

4.7K 227 32
                                    

Arrivata a casa mi infilo subito sotto la doccia.
E i miei pensieri viaggiano velocemente tenendo il ritmo dell'acqua calda che sbatte sulla mia schiena.
Mai mi sarei aspettare di avere come primo amico Paulo Dybala, conoscendolo ha solo confermato l'idea che mi ero fatta di lui come calciatore. Rispettoso, generoso e talentuoso in campo così come nella vita, perché ci vuole talento a far tornare il sorriso ad una come me.
Penso sia una persona meravigliosa.
Esco dalla doccia e dopo aver indossato il pigiama vado sotto le coperte. Accendo la tv, sento ancora adrenalina nel mio corpo e non riesco ad addormentarmi. Non mi capita spesso di vivere serate così. Finalmente trovo un film da guardare con cui prendo sonno.

Arrivo in ufficio prima del solito,oggi sono di buon umore. Trovo già Vanessa seduta nella sua postazione.
"Ehi ciao come stai?" le chiedo mentre sistemo le mie cose.
"Bene tu? Ti sei ripresa? Stamattina ti vedo diversa, più rilassata" dice sorridendomi.
"Si sto molto meglio grazie. Ho iniziato questa nuova settimana con un altro spirito".
"Sono contenta per te. Una di queste sere magari possiamo uscire insieme, così ti presento i miei amici. Ti va?" domanda con molto entusiasmo.
"Certo si può fare assolutamente.
Io sono sempre disponibile".
"Appena mi libero ti faccio sapere".
In questo clima così disteso iniziamo a lavorare.
Mentre svolgo le mie mansioni giornaliere mi arriva un messaggio da Paulo.
"Ehi quando finisci il turno mi aspetti così ci salutiamo?".
Sono felice che mi abbia pensato. È così gentile con me.
"Certo, ci vediamo dopo"  rispondo velocemente.

All'una finisco di lavorare e decido di aspettare Paulo nell'atrio. Mi accomodo su uno dei divanetti posti vicino alla reception e per ingannare il tempo ascolto della musica.
Dopo circa dieci minuti iniziano ad uscire i primi calciatori: Chiellini, Barzagli, Marchisio, De Sciglio. A me viene proprio il panico. Li saluto con un filo di voce ma evito di guardarli proverei troppo imbarazzo.
Finalmente vedo sbucare Paulo insieme a Higuain. Oddio mio spero che non si avvicini anche lui, sento il cuore battermi forte.
Come non detto entrambi vengono verso di me.
"Scusa se ti ho fatto aspettare, la colpa è di Gonzalo non si sbriga mai" dice Paulo sorridendo.
"Ma non è vero, è lui che sta tre ore davanti lo specchio."
"Non dire bugie Pipa" e spintona un po' il suo compagno.
"Ora lasciami presentare. Piacere Gonzalo, Paulo mi ha parlato di te" ci stringiamo la mano ed io arrosisco come al solito.
"Piacere Sandra, spero ti abbia parlato bene almeno" esclamo sorridendo.
"Ha detto solo cose belle fidati. Adesso vi lascio, ci vediamo presto Sandra".
"A presto Gonzalo" rispondiamo entrambi.
"Tu non hai la macchina vero?" mi domanda Paulo.
"No solitamente torno o a piedi o con l'autobus".
"Vieni oggi ti porto io".

Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso casa.
"Pomeriggio hai qualcosa da fare?"
"No" rispondo "sistemo un po' casa e poi guarderò qualche puntata della casa de papel".
"Sai è la mia serie tv preferita, non vedo l'ora che esca la nuova stagione".
"Perché non passi da me dopo così la guardiamo insieme? Anche se io sono ancora alle prime puntate eh" dico frettolosamente.
Mi è venuto di istinto, l'ho appena invitato a casa mia. Mannaggia a me.
Nel frattempo siamo arrivati e lui si accosta.
"Certo, verso le cinque dovrei essere libero. Prima devo sbrigare alcune faccende con mamma."
"Va bene, ti aspetto allora. Salutami Alicia" dico mentre scendo dall'auto.
"Grazie, a più tardi".

Paulo è arrivato da poco, siamo seduti sul divano il film è appena iniziato, siamo molto vicini e questo mi sta mettendo ansia.
"Sai che succede dopo? Tokyo praticamente..." inizia a dire lui.
"Paulo ti prego non darmi spoiler li odio".
"Ma nessuno ti ha detto che alla fine muoiono tutti?".
"Paulo non voglio ascoltare" mi tappo le orecchie per non sentire altre news.
"Sto scherzando scema" e ride fragorosamente.
Gli do un pizzicotto e lui alza le mani in segno di resa.
"Guarda mi stai facendo perdere tutto il film" incrocio le braccia e mi fingo arrabbiata.
"Ok basta, ora sto in silenzio. Anzi un'ultima cosa, ti mostro una foto che mi ha mandato un mio amico" ed inizia a cercarla.
Mi avvicino molto a lui per poter guardare il telefono, sono ad un centimetro dalla sua spalla.
"Siamo io e lui da bambini, avevamo otto anni".
"Ma eri bellissimo, identico a come sei ora. E che occhioni!" commento con entusiasmo.
"Quindi indirettamente stai dicendo che sono bello?" divento rossa in volto, sento il suo sguardo su di me. I miei occhi dentro ai suoi. Solito brivido e sensazioni forti. Siamo vicinissimi e non riesco a staccare gli occhi dalle sue labbra. Lui fa un leggero movimento verso di me...

Curiosi di sapere cosa accadrà? Votate e lo scoprirete presto.
Un bacio•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora