~Capitolo 44~

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Toc-toc.
"Posso entrare?".
È Bryan, sono rimasta chiusa in camera non so per quanto tempo.
Ho un mal di testa lancinante e gli occhi bruciano come fossero fuoco.
"Entra" rispondo a malapena.
"Ti ho portato i tuoi vestiti, pensavo avessi freddo" dice guardando il mio corpo coperto ancora solo dall'intimo.
Non mi ero accorta di non essermi infilata nelle lenzuola, arrosisco sentendo i suoi occhi su di me.
L'aria che si respira è segnata da un forte imbarazzo.
"Li lascio qui e torno in cucina" appoggia i vestiti sul letto e richiude la porta.
"Aspetta" esclamo aumentando leggermente il mio tono di voce.
Entra e si siede sul letto senza guardami.
Il silenzio fa da padrone per alcuni secondi.
Trovo la forza per alzarmi e di rivestirmi, dopodiché mi accomodo al suo fianco.
Entrambi fissiamo il vuoto e nessuno dei due sembra avere il coraggio di parlare.
Le nostre mani si sfiorano casualmente, lui però ne approfitta per stringere la mia mano nella sua.
"È così fredda" la avvolge con più forza e la porta sul suo petto.
"Mi spieghi cosa è successo prima?" chiede preoccupato.
"Non ho voglia di parlarne Bryan" rispondo secca.
"Almeno dimmi come stai, mi fa male vederti così".
Sento un nodo nella gola che non mi permette di parlare, resto come intrappolata nel mio dolore.
Scoppio nuovamente a piangere.
Non udendo risposta, si volta verso di me e si accorge delle mie lacrime.
"Shh, piccola mia" mi avvicina a sè e poggio la testa sulla sua spalla.
"Sono una stronza Bryan. Sono una lurida stronza" dico tra i singhiozzi.
"Calmati Sandra, risolveremo tutto" tenta di tranquillizzarmi.
"Ho tradito, ho compiuto il gesto più ignobile del mondo" la rabbia sta prendendo il sopravvento.
"Ehi, ehi Sandra" si alza e si accovaccia tra le mie gambe.
"Abbiamo agito d'istinto" dice prendendo il mio viso tra le sue mani,  e come ogni volta mi obbliga a guardarlo negli occhi.
"Abbiamo combinato un casino assurdo, ma ti sei fermata. Hai messo da parte il tuo desiderio, hai soffocato la passione." conclude mentre torna a fissare le mie labbra.
"Sei umana e sei bellissima, non puoi sempre controllare tutto" si avvicina e mi stringe tra le sua braccia.
"Non dovevo, non dovevo" esclamo in prenda alla disperazione.
"Senti Sandra" dice mentre interrompiamo il nostro abbraccio "facciamo una cosa, stenditi sul letto e prova a riposare. Quando ti svegli ti fai una doccia e poi ne riparliamo con più calma".
"Non voglio dormire Bryan" urlo agitata più che mai.
"Devi Sandra. Devi. Stai male, devi riposare. Vado in cerca di un bar e ti porto una camomilla così ti calmi un pochino".
Annuisco ed eseguo i suoi ordini.
"A tra poco Sandra" mi bacia sulla fronte ed esce.
Vorrei solamente sparire, sparire e non tornare più.

"Che ora è?" chiedo entrando in salotto, Bryan è ancora qui, ancora su quel divano.
"Sono le sette Sandra, hai dormito un'ora" risponde mentre io mi siedo al suo fianco.
"Va un pochino meglio?".
Accenno un "si" molto forzato.
"Perché non sei andato via?" domando confusa.
"Perché voglio starti vicino" risponde convinto.
"Hai visto cosa succede quando stiamo troppo insieme" fisso un punto nel vuoto, mentre sento il peso del suo sguardo su di me.
"Pensi sia tutto sbagliato? Io non credo" risponde agitato, si alza e si siede difronte a me.
Lo guardo ma non riesco ad affrontarlo.
"Tu lo volevi quel bacio?".
Non rispondo, non posso farlo.
Sfrego velocemente le mani, accade sempre quando una situazione mi fa paura.
"Allora?" domanda alzando il tono di voce.
"Lo volevi sì o no?" si mette in piedi urlando ed inizia a gesticolare con veemenza.
"Hai paura vero? Ma già so la risposta" cammina in su e giù, senza fermarsi.
"Tu mi desideravi con tutta te stessa, lo sentivo. Sentivo il tuo corpo ardere.
Ho percepito la tua eccitazione.
Ed i tuoi occhi poi dicevano tutto" è così determinato in quello che dice.
Si ferma davanti a me e mi fissa.
Le lacrime squarciano il mio volto.
Non riesco a guardarlo.
Le sue parole sono proiettili per il mio cuore.
"Le tue labbra, la tua bocca, le tue mani volevano solo me".
L'intensità del mio pianto aumenta.
"Tu mi volevi".
I singhiozzi sono così ripetuti che respiro a fatica. 
"Tu Sandra avresti voluto fare l'amore con me. Tu avresti voluto sentire il mio...".
"Basta Bryan!!" di scatto mi alzo e mi pongo davanti alla sua figura.
"Smettila cazzo, smettila" urlo isterica.
"Perché devi farmi così male?" tento di spintonarlo, ma lui mi afferra dai polsi e si avvicina pericolosamente alla mia bocca.
"Io non ti voglio fare del male" dice con forza e riprende fiato.
"Voglio solo farti capire che quello che è accaduto non è uno sbaglio.
Ci desideriamo Sandra" il suo tono diventa più dolce e tenue.
"Tu devi ammetterlo, devi capire che quello che è stato non è casuale.
Tutto quello che è accaduto in questi mesi, la malattia, il nostro riavvicinamento, i nostri baci. Niente è casuale.
Io ti amo Sandra e voglio vederti felice" pronuncia questa frase guardando dritto nei miei occhi.
"Ora non ti lascio qui a compiere altri errori, non ti lascio  correre nelle sue braccia solo per sensi di colpa".
"Io Paulo lo amo. Non riesci a capire che lo amo con tutto il mio cuore?" ribatto con convinzione.
"Allora perché vuoi anche me? Te lo sei chiesta?". Alle sue parole un senso di smarrimento sopraggiunge in me.
Mi libero dalla sua presa e mi siedo sul pavimento.
Lui si accomoda davanti a me e mi attira a sè.
"Piccola mia, non sto dicendo che tu non ami Paulo ma voglio solo dirti che forse dovresti capire meglio cosa vuoi. Vieni qui" mi stringe forte tra le sue braccia ed io mi lascio andare a lui.
Sento il cuore che batte all'impazzata e le mani tremano forte.
"Un'ultima domanda Sandrina, non pensare che io sia il mostro cattivo, lo faccio anche per il tuo bene ok?".
Annuisco.
Perché è così difficile respingerlo?
Perché non riesco a mandarlo via?
"Se non ci fosse Paulo nella tua vita, io e te ora saremmo un coppia?" chiede diretto.
Avvicina il mio viso al suo, testa contro testa.
"Dai, rispondi" esclama dolcemente.
Un timido bacio sulla sua ferita, a pochi centimetri dalla sua bocca, è la mia risposta.

•Salve a tutti, la situazione si sta facendo interessante.
Che succederà secondo voi?
I Saulo che tanto amiamo sono davvero finiti?
A voi i commenti•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora