~Capitolo 15~

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È stato il mio risveglio migliore. Accanto a Paulo tutto è più bello. Ci siamo alzati tardissimo, abbiamo riposato così bene.
Dopo la colazione ci siamo preparati per andare a lavoro. È tutto così naturale tra noi, c'è una forte complicità, sembriamo una vera coppia. Non voglio farmi illusioni, devo restare con i piedi per terra.
 In macchina stringo la sua mano e mi rendo conto solo ora di non aver controllato se stamattina avesse la febbre.
"Paulo ma oggi come stai? Ti senti sempre influenzato?" lui canticchia allegramente ed è un piacere guardalo.
"No mi sento benissimo, grazie comunque per avermelo chiesto".
"Ehi stiamo per arrivare, dammi un bacio" mi avvicino e lo bacio sulla guancia.
"No, no" scuote la testa "qui" indica le sue labbra.
Mentre lui continua a guidare lo bacio sulla bocca.
"Buon lavoro Sandrina" accarezza teneramente il mio volto.
"Anche a te Paulo" rispondo.
Scendo prima di arrivare sul posto perché è meglio non farci vedere insieme.
Ma oggi fanculo le paranoie mi sento la fidanzata di Paulo Dybala.

Entrando in uffico noto subito che Vanessa è tornata.
"Ehi Sandra" mi corre incontro e mi abbraccia.
"Scusami, scusami se non ho risposto ai tuoi messaggi, sei stata così carina con me" ricambio il suo abbraccio.
"Tranquilla. Piuttosto come stai? Che ti è successo?" chiedo preoccupata.
"Ho rotto con il mio fidanzato mi ha lasciata, lui è sempre troppo geloso. Non accetta il fatto che io debba partecipare ad eventi e serate, non accetta il mio lavoro. Io lo amo e non voglio perderlo". Ha le lacrime agli occhi.
"Ti capisco e immagino quanto tu possa stare male. Credi che la sua sia una decisione definitiva?".
"Non lo so, non ne ho idea. Io soffro anche di attacchi di panico per questo sono tornata un po' dai miei per cercare di stare meglio".
"Se posso fare qualcosa sono qui eh, puoi chiedermi quello che vuoi" le dico mentre lei cerca di non piangere.
"Forse c'è una cosa che puoi fare per me".

Paulo's pov
Allenamento terminato, sono sfinito.
Vado direttamente verso il mio armadietto e prendo il cellulare per controllare se qualcuno mi abbia scritto.
Trovo un messaggio da parte di Sandra:
"Puoi accompagnarmi a fare la spesa?".
"Certo ti aspetto nel posto in cui ti ho lasciato stamattina, a tra poco". È bello condividere con lei anche le piccole cose.
Dopo circa dieci minuti sono pronto.
Prendo la macchina, oltrepasso il cancello e vedo Sandra, voltata di spalle, ma non è da sola. Parla con un ragazzo che io non conosco. La discussione sembra animata.
Non sopporto il fatto che lei non mi abbia parlato di questa persona.
Vado ad aspettarla nel punto di incontro.

Sono due minuti che attendo e finalmente la vedo arrivare. Non so come sia per gli altri ma per me é meravigliosa.
"Ehi ciao" dice entrando in macchina "come è andato l'allenamento?" è più sorridente del solito.
"Tutto tranquillo" non ho molta voglia di parlare ed infatti resto in silenzio fino a quando non arriviamo al supermercato.
"Scendi con me?"mi chiede con gentilezza.
"Preferisco aspettare qui" rispondo guardando fuori dal finestrino.
"Paulo va tutto bene? Sei un po' strano" non le sfugge mai nulla.
"Si tutto ok, vai tranquilla".

Anche lei è silenziosa quando ritorna dal supermercato.
"Hai trovato tutto quello che ti serviva?" cerco di cambiare atmosfera.
"Si per fortuna si" ora sembra anche pensierosa.
Arrivati a casa sua l'aiuto a salire la spesa questa volta senza prendere l'ascensore.
"Lascio qui le buste?" le chiedo mentre mi dirigo in cucina dove lei ha già iniziato a sistemare la roba.
"Si posale dove ti pare" risponde stizzita.
"Sandra ma che hai?" la afferro per un braccio e le si volta.
"Io niente, sei tu ad essere strano. Sei stato in silenzio per tutto il tempo. Non so che ti succede" sta iniziando ad agitarsi.
"Nulla è che ti ho vista..." mi sento ridicolo ora che sto per dirlo ad alta voce.
"Vista dove?" la guardo negli occhi ed intravedo la sua insicurezza, vorrei solo abbracciarla.
"Ti ho vista parlare con quel ragazzo fuori da Vinovo e mi sono infastidito" lei scoppia a ridere e mi guarda stupita.
"Era il ragazzo di Vanessa, hanno litigato e mi ha chiesto di parlarci. Ma non mi dire che sei geloso?" domanda divertita.
"No assolutamente" lei si avvicina e mi bacia.
"No assolutamente" ripete facendomi il verso.
"È solo che vederti con un altro mi ha fatto effetto, io ti voglio mia" non riesco a resistere, è bellissima.
Inizio a baciarla con forza tanto da spingerla contro il muro. Non c'è distanza tra noi e le mia mani iniziano ad impossessarsi del suo corpo.
Mi stacco dalle sue labbra per dirigermi verso il suo collo, la sua pelle è così morbida.
Lei si avvicina al mio orecchio e mi sussura "Voglio essere tua Paulo".

•Salve ragazzi provate a commentare questo capitolo con un solo aggettivo, vediamo un po' che ne pensate.
Un bacio•

Tus ojos:mi corazón. Paulo Dybala 💗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora