Capitolo 1 - parte 5 "L'appuntamento (2)"

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In qualche modo riesco a nascondere l'attrazione che si è risvegliata in me.
La bellezza dei suoi occhi quasi mi fa barcollare!

Adam:" Ciao, Jess. Sono contento sia potuta venire."
Jess:" Contenta di essere qui."

(Jess, soggetto, verbo e complemento, ti prego!)

Lui mi rivolge un gran sorriso, facendosi da parte per farmi entrare.
Nel passargli accanto, vengo colpita da un delizioso profumo speziato. Lo osservo con la coda dell'occhio. Indossa una maglietta bianca e dei jeans strappati alle ginocchia.
(E... cavolo! Ha un tatuaggio, là, sul braccio!)
Per la prima volta noto l'ombra scura di un tatuaggio sul suo braccio.
Dalla spalla all'avambraccio, un angelo nero con le ali spiegate è tatuato sulla sua pelle abbronzata.
Amo i tatuaggi.
Ero già sotto l'incantesimo di Adam, del suo modo onesto di trattare la gente, e dei suoi sorrisi seducenti. Ma questo!
Il mio corpo non risponde più!
I miei occhi sono incollati alle linee nette ed eleganti del suo angelo nero.
Credo di esser stata stregata.
Sono perduta, rovinata.
Adam mi sorprende a guardarlo e le sue labbra si aprono in un sorriso.

Adam:" Ti piace?"

(Dì qualcosa di intelligente!)

Jess:" Sì."

(Puoi fare di meglio!)

Jess:" Ha qualche significato in particolare o è stato solo un capriccio?"

Il suo sorriso si allarga.
Appoggia l'avambraccio contro lo stipite della porta. La sua figura sembra ancora più imponente in questo modo. È una spanna più alto di me.

Adam:" Un tutti e due."

Non aggiunge altro. Stasera non mi dirà il suo segreto.
Mi invita con un gesto a entrare nel ristorante.

Adam:" Spero tu abbia fame."
Jess:" Muoio di fame."
Adam:" Meglio così, vieni. Il cuoco ci ha preparato una cenetta favolosa."

Quando mi afferra il polso, una corrente elettrica si propaga per la mia pelle.
Sono così sorpresa che mi faccio improvvisamente indietro.
Adam mi guarda dispiaciuto e si scusa.

Adam:" Non volevo spaventarti..."
Jess:" No, sono io, sono rimasta sorpresa. Non preoccuparti."

Sono felice che non ritiri la mano nonostante tutto.
Mi accompagna dentro il ristorante. Attraversiamo l'atrio, appena illuminato da un getto di luce arancione, per entrare nella sala stessa.
Quasi mi gelo sul posto.
Un uomo è seduto al bancone del bar, un bicchiere di birra in mano.
(Cosa significa?)
Sono delusa.
(Allora non era un appuntamento? Mi sono immaginata tutto!)

Ci dà le spalle. Si passa una mano fra i capelli, per poi raddrizzarsi leggermente e bere un sorso di birra. Adam mi trascina verso di lui.

Adam:" Hey, Jess, ti presento il mio amico e coinquilino, Owen. Owen, Jess."

L'uomo di nome Owen volta la testa nella mia direzione e solleva lentamente le iridi scure verso di me. Un sorriso triste appare sulle sue labbra, come se fosse depresso per qualcosa.

Adam:" Non prestargli attenzione stasera. Non è in gran forma."

Apprezzo la premura di Adam.
Forse l'arrivo del suo amico non era previsto e aveva bisogno di essere consolato.
Sarebbe troppo bello per essere vero! Adam non ha invitato solo me. Mi deve considerare come un'amica o, peggio... una groupie!
Le mie chance di sedurlo svaniscono. Non so quanto mi sarà d'aiuto il top attillato di Matt.

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