Capitolo 1 - parte 4 "L'appuntamento (1)"

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Il venerdì è arrivato e mi sento una batteria.
Spinta dall'adrenalina, mi sveglio all'alba, molto prima della mia sveglia.
Sono così rigida che vado al Central Park a fare una corsetta, giusto per prendere un pó d'aria e smettere di pensare ad Adam.
Il sole irradia gli edifici di New York durante la mia corsa nevrotica.
Gli auricolari nelle orecchie, seguo il ritmo della musica.
Sto ascoltando il gruppo di Adam.
Mi concentro un pó di più su
Adam, attraverso la voce di Colin. Lo visualizzo sul palco, dietro la sua batteria, e mi sciolgo.

Quando rientro a casa sono le 7:30.
Il tempo di fare una doccia, infilare la gonna e la camicetta, tacchi a spillo, e mi dirigo verso la metropolitana.
Arrivo puntuale alla Carter Corp. Vorrei evitare di farmi fare la ramanzina per due volte in una settimana. Gabriel è stato comprensivo la prima volta.
Non lo sarà una seconda!
Saluto Lisa, già seduta alla sua scrivania, e mi dirigo velocemente verso gli ascensori. Non le ho ancora parlato del mio appuntamento di stasera.
Preferisco dirle tutto dopo.
Così avrò più cose da raccontarle.
Dal nostro scambio di messaggi, al climax dell'incontro, la conversazione sarà due volte più interessante.
Mi sono ripromessa una serata tra ragazze questo weekend, se andrà bene; o la settimana prossima in caso vada male, giusto il tempo di digerire.
Premo il bottone di chiamata dell'ascensore e osservo i numeri scorrere sopra le porte.
Una figura si ferma al mio fianco. Un uomo alto, moro, molto elegante, guarda l'orologio prima di rendersi conto che lo sto fissando.

 Un uomo alto, moro, molto elegante, guarda l'orologio prima di rendersi conto che lo sto fissando

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Lui solleva lo sguardo e mi rivolge un sorriso educato. Il suo volto mi ricorda vagamente qualcuno, ma non riesco a inquadrare chi.
Lo osservo discretamente.
Non si sa mai: potrebbe essere qualcuno di importante nella società. Passare per una guardona potrebbe danneggiare la mia reputazione, non che sia spiacevole in questo caso!
L'uomo in questione indossa un vestito molto elegante, ben rifinito. Non è una giacca del negozio dell'usato all'angolo...
Dev'essere un pezzo grosso, non ci sono dubbi.
I suoi lineamenti sono eleganti e mascolini.
Due occhi grigi illuminano il suo bel viso. Ha un'aria misteriosa e sicura di sé, particolarmente sexy.
Le porte dell'ascensore si aprono, interrompendo il mio esame.
L'uomo si fa indietro con un sorriso, lasciandomi entrare per prima.
(Cavolo! Ha visto che lo guardavo?)
Entro, in imbarazzo, e mi premo in un angolo, la borsa stretta al petto.

?:" A che piano?"

Alzo lo sguardo. È davanti al pannello, il dito pronto a premere il pulsante per il mio piano.

Jess:" 42esimo, per favore."

Annuisce con un cenno del capo, preme, e poi si appoggia alla parete, chiedendo:

?:"Marketing?"
Jess:" Esatto."

Noto anche che ha premuto il pulsante per l'ultimo piano.
Dirigente, mi sembra abbastanza probabile. O un grosso cliente.

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