☆Capitolo 9 - parte 4☆

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Restiamo in silenzio per un momento, ascoltando i nostri respiri. Poi mi chiede:

Adam:" Eri qui per qualche ragione in particolare? A parte saltarmi addosso?"
Jess:" Avrei preferito essere qui solo per te."
Adam:" Forza, dolcezza. Sono tutto tuo. Dimmi che succede."

Mi volto su un fianco, per guardarlo negli occhi.
Passa un braccio attorno alla mia vita, stringendomi a sè.
Faccio un profondo respiro, perdendomi nelle sue iridi verdi.
Posa la mano sulla mia guancia, coprendola interamente.

Jess:" Tuo padre è venuto alla Carter Corp, per vedermi. Sostiene di volermi conoscere. Ci ha nuovamente invitati a casa vostra, per il weekend."

Per un attimo, mi risponde solo il silenzio. Gli occhi di Adam rimangono fissi nei miei.
Sul suo bel volto non traspare nulla.
Poi fa un profondo respiro, stendendosi sulla schiena.
Un suo braccio rimane sotto al mio collo, mentre l'altro va a coprirgli gli occhi.

Adam:" Ti ha infastidita?"
Jess:" È stato molto cortese."
Adam:" Mio padre sa essere prepotente pur mostrandosi perfettamente educato. Non era questa la domanda."
Jess:" Diciamo che sono rimasta sorpresa nel vederlo. Non pensavo ci tenesse tanto a incontrarmi...
E tuo padre è parecchio impressionante."
Adam:" Mi spiace che ti abbia messa a disagio."
Jess:" Non scusarti per lui.
Sto bene, sono sopravvissuta!"

Mi ranicchio contro il suo petto, passandogli una mano sul collo e affondando le dita fra i suoi capelli.
Lo sento gemere, mentre mi stringo contro di lui.
Il suo sguardo è colmo di desiderio.
Mi dimentico, per un attimo, dell'argomento della nostra discussione.
La sua bocca si fonde sulla mia, trascinandomi in un lungo bacio che mi lascia ansimante.
Poi riprende seriamente:

Adam:" Mi spiace si sia permesso di fare una cosa del genere.
Lo chiamerò per dirgli di non provarci mai più."
Jess:" Adam, so che non sono affari miei, ma, forse... non lo so... potremmo andarci..."

Lui scoppia semplicemente a ridere, come se avessi fatto la battuta più divertente del mondo.

Adam:" Dolcezza, sarò franco, credo sia meglio. Vuoi sapere perchè mio padre ci tiene tanto a vedermi?"
Jess:" Certo che voglio sapere.
Voglio sapere in cosa mi sono infilata, e cosa dire se tuo padre verrà nuovamente a cercarmi!"
Adam:" La società di mio padre è un'impresa familiare che è stata in grado di creare profitti molto velocemente. Quando mio nonno è morto, mi ha ceduto delle quote.
Vi ho avuto accesso ai 21 anni, diventando quindi uno dei soci di mio padre. Ha bisogno della mia autorizzazione per firmare dei documenti. Non tutti, ma ho comunque un certo potere.
E lui non lo sopporta. Vuole arrivare a me per potermi manipolare a suo piacimento, riportandomi nella cerchia familiare."

Cerco di restare seria, ma l'ironia della situazione mi fa sorridere.
Adam lo nota e scuote la testa, per poi restituirmi il sorriso.

Adam:" Lo so. Io, un membro di Safeplanet, sono anche un membro non attivo di una delle compagnie petrolifere più potenti del mondo.
Non è stupendo?"
Jess:" Diciamo che è... improbabile! Ora capisco perchè tuo padre sta cercando di riaverti a ogni costo, arrivando a sfruttare la tua ragazza."
Adam:" Oh sì, farebbe di tutto, te lo assicuro. Siamo solo dei dati finanziari, per lui. Io, come gli altri."

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