Is it love? Adam

Capitolo 5 - parte 4

Osservo l'entrata del mio palazzo, con la stessa voglia di scendere dal furgone che avrei nello strapparmi unghie e denti.
Faccio un profondo sospiro e, senza guardare Adam, abbandono il calore del veicolo.
Adam mi raggiunge sul marciapiede e mi accompagna alla porta.
Saliamo qualche scalino, poi ci fermiamo, il tempo di trovare le chiavi nella mia borsa.
Una volta che le ho in mano, Adam si china verso di me, mi dà un bacio bollente sulle labbra, e poi mi sussurra in un orecchio:

Adam:" Lasciami passare la notte con te, dolcezza."

Nei miei occhi devono affacciarsi stelle, fiamme, fuochi d'artificio, tanto sono felice ed eccitata.
Annuisco con un sorriso e spingo la porta.
Una volta sulle scale, Adam poggia una mano sulla mia schiena, spingendola per farmi andare più veloce.
Rido.
Fuori dalla porta, mi abbraccia e mi mordicchia il collo.
Elenca tutte le zone che ha intenzione di baciarmi prima della fine della notte.

Una volta nel mio appartamento, accendo la luce.
Un battito d'ali attira immediatamente la nostra attenzione.
Il mio pappagallo si trova in cima a uno scaffale.

Artù:" Ti amo, Adam."

Adam ride, mentre io insulto il mio pappagallo, cosa che ovviamente lo fa ridere il doppio.

Adam:" Adoro questo pappagallo, ha buon gusto!"
Jess:" Spaccone!"
Adam:" Sono realistico... Dov'è la tua stanza, dolcezza?"

Indico la porta che conduce al mio accogliente nido.
La sua mano si posa in una maniera molto possessiva sui miei fianchi e, col petto premuto contro la mia schiena, mi spinge verso la mia stanza.
Non si disturba ad accendere la luce, ma si limita a buttarmi sul letto.
Mi metto subito comoda.
Nella penombra, si alza di fronte a me e si leva i vestiti, senza mai distogliere lo sguardo dal mio.
Una volta completamente nudo di fronte a me, si china sul materasso e inizia a baciare nuovamente le mie labbra... e tutto il resto...

~~~~~~~

Ci sono delle mattine quando, non appena la luce attraversa le tende, ci rendiamo conto che era già lì, accanto a noi.
E questa è una di quelle mattine.

Volto la testa, trovandomi di fronte il bel viso addormentato di Adam.
È ranicchiato contro di me, con un braccio che mi circonda la vita.
I capelli scompigliati gli ricadono scompostamente su tutto il viso, dandogli un'aria ancora più sexy.
Gli sposto una ciocca di capelli con le dita.
Lui trema, per poi aprire un occhio assonnato.
Un sorriso si forma delicatamente sulle sue labbra.
La sua mano calda mi avvolge un fianco.

Adam:" Buongiorno, dolcezza."
Jess:" Buongiorno, bel biondino."
Adam:" Dormito bene?"
Jess:" Ho dormito come un sasso... Normale, visto che frequento un bel surfista..."

Adam ride, mentre la sua bocca traccia una linea di baci lungo la mia spalla.
Il suo corpo di granito si modella contro il mio, il suo petto premuto contro il mio seno.
Passo una gamba tra le sue, mentre le sue labbra si poggiano sulle mie.

Jess:" Non ho neanche sentito la sveglia... Oh, merda, il lavoro!"

Mi alzo di scatto, in preda al panico.
Adam mi afferra per il braccio, facendomi ricadere su di sé.

Adam:" È domenica, dolcezza. Calmati! Tu non lavori di domenica, a meno che Carter non sia uno schiavista."

Sospiro come un'idiota, per poi lasciarmi cadere su di lui, sollevata.
Mentre mi ranicchio contro di lui, lo sorprendo ad annusarmi i capelli.

Jess:" Ho un cattivo odore?"
Adam:" No, al contrario, sei divina. Ti imprimo nella mia memoria olfattiva, così da poterti ricordare più tardi."