Capitolo 2 - parte 3 "Solo tu ed io?"

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Adam se n'è andato alle prime ore dell'alba. Ho sentito la stanchezza solo una volta che ho chiuso la porta alle sue spalle.
Le sue immagini mi hanno accompagnata per il resto del weekend. Il suo profumo ha impregnato i cuscini del divano.
(No, non li ho annusati! Chi lo farebbe?!)
Preferisco aspettare a chiamarlo.
Mi sembra più saggio lasciar passare un pò di tempo, digerire la nostra serata movimentata. E magari sarà lui a chiamarmi di nuovo, magari per invitarmi?
Ho la sensazione di avere un'occasione con Adam.
L'opportunità inestimabile di entrare nella sua vita.
È corso per tutta Manhattan per venire a trovarmi e spiegarmi la situazione con Fiona. Se non gli interessassi, almeno un pò, non si sarebbe preso tanto disturbo.
E non ha provato a fare niente mentre chiacchieravamo sul mio divano, per ore.
No, ha cercato solo di conoscermi meglio. Ha fatto tante domande su di me, il mio lavoro, la mia vita passata.
Ripenso al suo sguardo. Mentre mi esaminava, cercando di leggere le mie sensazioni, rabbia, desiderio, attrazione...

Il lunedì mattina, quando arrivo alla Carter Corp, mi sento ancora sulle nuvole. Non ne sono più scesa per tutto il weekend, anche se non ho più avuto notizie di Adam.
Mi fermo di fronte alla scrivania di Lisa. È già al lavoro.
È impeccabile come sempre, con il suo chignon e un tailleur che le evidenzia la vita sottile.

Lisa:" Hey, Jess. Hai passato un buon weekend?"
Jess:" Sorprendente."

I suoi occhi chiari iniziano a brillare di curiosità. Si alza dalla sedia e poggia i gomiti sul tavolo.

Lisa:" Devi raccontarmi qualcosa..."

Preferisco tenerlo per me.

Jess:" Non tanto, no..."
Lisa:" Oh, tu ti sei divertita in questi giorni, e non mi vuoi dire niente!"
Jess:" No, no. Ti sbagli su tutta la linea."

Lisa batte le mani, chinandosi verso di me.

Lisa:" Tu e io, serata tra ragazze, il prima possibile."

Rido e mi allontano dalla reception.
Tengo la testa alta, guardandola con aria fintamente disinvolta.
Punta un dito autoritario nella mia direzione.

Lisa:" E voglio tutti i dettagli!"
Jess:" Dovrai essere convincente, curiosona! Voglio mantenere la mia vita privata... privata! O ci faremo uno scambio di favori, giusto Lisa?
Anche tu dovrai dirmi tutto nei minimi dettagli!"

Lei mi fa un occhiolino, per poi spostarsi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Lisa:" Si, ho tanto da raccontarti!"

Scoppio a ridere, per poi precipitarmi verso l'ascensore.
Nell'entrare, mi blocco di colpo tra le due porte. Il cervello quasi mi scoppia nel cervello.
Stavolta lo riconosco immediatamente: alto, castano, taglienti occhi azzurri, un viso sublime dalle fattezze virili.
Non c'è dubbio, non posso sbagliarmi! Il suo vestito a tre pezzi e il suo magnetismo non possono mentire.
Ho fatto le mie ricerche...
Ma come ho fatto a non rendermene conto, la prima volta che l'ho incontrato in ascensore?
La sua foto è praticamente ovunque! Che idiota!
Quando mi domanda quale piano, il mio cervello sembra congelarsi.
Mi schiarisco la gola.
Mi trovo di fronte a Ryan Carter in persona! Il grande capo. Colui che chiunque sognerebbe di incontrare in ascensore.

Jess:" 42esimo, per favore."

Lui preme il bottone e mi fa un sorriso, per poi appoggiarsi al muro dell'ascensore.
Sono con Ryan Carter... Ryan Carter... il Dio supremo della società!
Sono sul punto di svenire, tanto sono eccitata!
La prima volta, a parte il suo corpo attraente, non ho notato nulla.
Ma ora la situazione è differente.
Sono accanto a colui che rappresenta l'obbiettivo da raggiungere per tre quarti degli studenti che cercano di ottenere il loro MBA.
È giovane, brillante, ricco.
Ha costruito un impero e, soprattutto, il suo altruismo è conosciuto in tutto il mondo degli affari.
Lo ammiro. Sogno una carriera come la sua. Raggiungere la cima, combinando il fascino con l'intelligenza, la fermezza con l'etica.

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