Capitolo 5 - parte 5

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Sono ancora al settimo cielo quando arrivo alla Carter Corp, il lunedì seguente.
Passare tutta la domenica tra le braccia di Adam è stato senza prezzo.
Quando arrivo in ufficio, ricevo una chiamata sul telefono di lavoro. È Colin.
Sorpresa, rispondo.
Sempre più stupefatta, riconosco la voce di Matt all'altro capo del filo.

Matt:" Buongiorno, principessa. Sei arrivata, finalmente!"
Jess:" Come facevi a saperlo?"
Matt:" Sono nell'ufficio di Colin, si vede tutto! Vuoi venire a scoprire uno scoop gigantesco?"
Jess:" Gigantesco come?"
Matt:" Ho la tentazione di risponderti un qualcosa di volgare!"
Jess:" Tienitele per le tue conquiste, idiota."
Matt:" Non lo diresti, se l'avessi visto..."

Riaggancio, ridendo.
Accendo il mio pc, getto la giacca sullo schienale, per poi voltarmi e dirigermi all'ascensore.
Salgo al piano della manutenzione informatica, il mondo della cibernetica più avanzata.
La Carter Corp è specializzata in nuove tecnologie.
Questo piano è un po' il sacro Graal di tutti gli informatici del pianeta.

Mentre avanzo lungo il corridoio, riesco a vedere, attraverso le numerose finestre, le file di server.
Poi mi fermo di fronte all'ufficio di Colin. Busso ed entro, quando sento un brontolio che conosco bene.
Colin si trova dietro ai suoi schermi, Matt alle sue spalle, un braccio sullo schienale.

Matt:" Hey, principessa."
Jess:" Hey, ragazzi."

Concentrato sui suoi schermi, Colin grugnisce un 'ao.
I suoi occhi si spostano a tutta velocità da uno schermo all'altro.
Non so neanche come faccia.
Oltre alle basi che devo conoscere per il mio lavoro, tutto il resto è un vero enigma per il mio cervello.
Non so risolvere alcun problema.

Jess:" Allora? Perché mi avete fatta venire qui così di buon mattino? E pure voi, che state facendo?! Non sono neanche le 8."
Colin:" Sto lavorando da tutto il weekend. È per questo che non sono venuto alla storia di Adam...
Mi sta bene, comunque. Non è roba per me."

Mi sconvolge che Colin abbia aperto bocca per dire più di tre parole di fila.
Dall'espressione di Matt, sembra che stia pensando lo stesso.
Alza le spalle, sogghignando.
Colin nota i nostri sorrisi e scuote la testa, emettendo un grugnito da uomo delle caverne.

Matt:" Vieni qui. Vedrai perché."

Mi avvicino e mi sistemo dietro alla scrivania, accanto ai due.

Colin:" Carter ci ha messo tutti al lavoro. Non apprezza particolarmente stare sulla bocca di tutti, nè il fatto che qualcuno abbia cercato di gettare fango sulla società."

Sullo schermo non vedo altro che linee di numeri, finestre che mostrano serie di codici incomprensibili, per me.
Mi chino verso gli schermi, cercando di trovare qualcosa che possa darmi qualche indizio, ma devo ammettere che è come leggere in aramaico.
Colin agita i mouse a tutta velocità.
I lunghi capelli neri gli incorniciano il volto, mentre i suoi pallidi occhi blu fissano lo schermo con la massima concentrazione.

Colin:" Ho cercato di recuperare il video degli hacker, ma quegli idioti ci sanno fare."

Mostra il video dei pirati su un altro schermo.
Osservo la maschera bianca e gli occhi scuri che sembrano non volermi perdere di vista.

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