Is it love? Adam

Capitolo 5 - parte 1

Non so che sto facendo.
La voce di Fiona si insinua nella mia mente, come veleno.
Continuo a sentire:" Adam si è visto con un'altra ragazza, questa settimana. E non solo una volta."
Quindi, senza riflettere, fuggo via, anche se non ho la minima idea di dove andare a nascondermi.
Mi trovo su una penisola, a chilometri di distanza dalla città più vicina.
E Adam è alle mie costole.
Nonostante il fragore delle onde, sento il rumore dei suoi passi sull'asfalto.

Adam:" Jess, aspetta, maledizione! Ti posso spiegare tutto, te lo giuro!"

Vorrei fermarmi, davvero, ma rischio di farmi abbindolare.
Perché è troppo seducente, troppo intenso, troppo... lontano da me!
Accelero. Ma, gettando un'occhiata alle mie spalle, mi rendo conto che non ho alcuna possibilità di seminarlo.
È molto più atletico, forte e resistente di me e, inoltre, non so dove andare.
Mi sto comportando da stupida, ma non so cos'altro fare.
Non voglio più sentire le sue menzogne.
È già il secondo shock che subisco da quando mi ha baciata.
Quando si tratta di Adam, ogni cosa mi tocca esageratamente.
Tutto diventa sproporzionato, troppo intenso e potente.
Non so come affrontarlo.
Sono triste.
L'ho fatto rientrare nella mia vita, nella mia mente... E ora mi rendo conto di quanto poco possa fidarmi di lui.
Non solo mi nasconde le cose, lo so, lo sento.
Ma è molto peggio di quanto immaginassi.

Adam si avvicina pericolosamente. Scorgo un sentiero, che attraversa delle dune, e mi precipito verso di esso.
Se rimango per strada, mi raggiungerà in poche falcate.
Allungo il passo.
Adam non dice più nulla, non mi chiama più.
Ma lo sento ansimare dietro di me.
Il suono si mischia con il fragore delle onde.
I miei piedi toccano la sabbia.
Affondo un pó, facendo fatica a correre.
Sarei dovuta rimanere sulla strada.

Sento la sua presenza proprio dietro di me, come se avessi una pistola puntata addosso.
Uno sguardo può bruciare?
Le lacrime mi pizzicano gli occhi.
La parola "ragazza" riecheggia nella mia testa, dandomi la forza di correre più veloce, perché non mi tocchi.
"Toccarmi" in ogni senso del termine. Ho la sensazione che Adam possa penetrare in fondo a me.
E lo odio, perché divento debole di fronte a lui.
Le sue dita si avvolgono attorno al mio polso.
Il cuore mi scoppia nel petto.
Cerco di liberare il polso, ma lui mi tira verso di sé, facendomi voltare.
A causa della forza del gesto, vengo proiettata violentemente contro il suo petto.
I nostri sguardi si incontrano.
E so, senza ombra di dubbio, di essere perduta.
Ho perso la mia battaglia contro di lui. E contro me stessa.
Contro tutto quello che avevo detto non avrei provato di nuovo.
Perché di fronte a lui, alla dannata bellezza dei suoi occhi verdi che mi fissano con disperazione, so di essermi innamorata.
Anche se è troppo tardi, anche se è stupido, il mio cuore non può che ammetterlo.
Faccio fatica a guardarlo negli occhi, sapendo che probabilmente sta giocando con me.
Che ha mentito.

Jess:" Lasciami, Adam! Non ho intenzione di ascoltare le tue menzogne. Ne ho le scatole piene!"
Adam:" Calma, piccola! Ok, ok, dobbiamo parlare... Ti prego, lascia che ti spieghi."
Jess:" Spiegarmi cosa? Quanto tu sia un manipolatore della peggior specie? Ho creduto a tutte le tue menzogne... Quelle del tipo
'Sei importante per me', 'voglio condividere questo momento con te'... Ah, quante cazzate!"
Adam:" No, ascoltami, dolcezza..."
Jess:" Non chiamarmi così!"

Lo respingo con il palmo della mano, ma è come cercare di spostare una montagna!!!
Rimane ben piazzato sulle sue gambe, affondato nella sabbia.
Tuttavia, vedo il suo sguardo farsi supplichevole, di fronte alla mia determinazione.
Per ora riesco a nascondere le lacrime nel profondo del mio cuore, ma so che, non appena si allontanerà, scoppierò a piangere come una poppante.
(Ma non di fronte a lui. Meglio morire!)