Capitolo 3 - parte 1

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Le fiamme del falò creano delle ombre sul volto di Adam.
I suoi occhi chiari si illuminano di riflessi arancioni o blu, a seconda dei movimenti creati dal vento.
È seduto accanto a me.
Dall'altro lato del focolare, gli occhi assassini di Fiona sembrano volermi seppellire nella sabbia.
È notte inoltrata.
I traghetti hanno finito i loro turni, ma Adam mi ha assicurato che Owen ci riporterà indietro.
Ha cercato di confortarmi, vedendo sul mio viso gli effetti delle menzogne di Fiona.
Regoleremo i conti.
Non appena ne avrò l'opportunità, le dirò ciò che penso.
Non ho intenzione di trovarmi a disagio a causa di una situazione di cui è la sola responsabile.

Uno degli amici di Adam, un altro surfista, sta suonando la chitarra. La musica dà ritmo alla serata.
L'aria è un pó fresca, ma non mi lamento.
Adam è accanto a me.
Vorrei quasi che il sole non risorgesse mai, per potermi godere la sua presenza.

Adam:" Hai freddo, dolcezza?"
Jess:" Ho le labbra blu?"

Mi sorride, chinandosi verso di me.
Dirige il suo sguardo verso la mia bocca. Vorrei tanto posare le mie labbra sulle sue, per scoprirne il sapore e la dolcezza.

Adam:" Non ancora."

Anche Adam indossa una maglietta, così si volta verso Owen per chiedergli:

Adam:" Hey, dalle il tuo maglione. Altrimenti presto avremo un eschimese, fra noi."

Senza dire una parola, Owen si leva il suo maglione beige e lo lancia ad Adam.

Adam:" Tieni, Jess."

Owen mi osserva con la sua solita espressione scontrosa.
Potrebbe aver freddo anche lui.

Jess:" No, ti ringrazio, non ne ho bisogno. Posso farne a meno."
Adam:" Prendilo. Hai la pelle d'oca e Owen sopravviverà. Ha la pelle dura!"

Sfioro le dita di Adam per prendere il maglione.
Lo infilo e, senza volerlo, respiro l'odore di Owen.
Non è quello di Adam.
Ho avuto la possibilità di respirare l'odore della pelle di Adam per tutto il giorno, col suo corpo tanto vicino.
Preferirei sentirlo ancora una volta.

Il calore del maglione mi fa star meglio, ma cerco comunque di avvicinarmi ad Adam.
La mia spalla sfiora la sua.
Lui mi rivolge un sorriso incantevole.
Dall'altra parte, Fiona mi fulmina con lo sguardo.
La ignoro.
Se l'è giocata, ha perso.
Adam è seduto accanto a me, quindi significa che non ha alcuna possibilità di vincere questa battaglia.
Non è così importante come pensavo che fosse.
Preferisco concentrarmi sul bel surfista al mio fianco.

Adam si china verso di me e, coprendo il suono della musica, mi sussurra a un orecchio:

Adam:" Allora, dolcezza, che ne pensi della giornata?"
Jess:" Sconvolgente."
Adam:" Ti andrebbe di rifarlo?"

(Tra le tue braccia? Certo che sì!)

Jess:" Vuoi diventare il mio personal trainer?"
Adam:" Perché no? Ho fatto lavori peggiori dell'insegnare il surf a una bella ragazza. Se sei d'accordo, lo rifaremo presto."

Gli sorrido.

Jess:" Certo che sono d'accordo, ma in cambio..."

Inarca un sopracciglio e fissa i suoi occhi verdi nei miei.

Adam:" In cambio?"
Jess:" Farai qualcosa che piace a me."

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