Capitolo 6 - parte 3

4.1K 121 100
                                    

(C'è Owen sulla soglia! Owen! Non posso crederci! Ok, ho due possibilità: apro la porta, per colpirlo e insultarlo, perché tutto questo è colpa sua, oppure faccio finta di non esserci).
Ecco, non dirò nulla.
Aspetterò finché non se ne andrà.
Non voglio parlare con lui!
Non ho nulla da dirgli, comunque!

Owen:" Jess, so che ci sei. Ho visto i tuoi amici andar via. È inutile fingersi la bella addormentata.
Apri!"

Lo sento grugnire dietro la porta.
Si permette addirittura di darle un calcio.

Owen:" Ascolta, se hai intenzione di farmi restare qui tutta la notte, lo farò. Ho tutto il tempo del mondo. Sono abituato a dormire a caso."

Sento un rumore, come se si fosse addossato alla porta.
Controllo dallo spioncino e scorgo i suoi capelli mori.

Jess:" Se sei qui per difendere il tuo amico, o qualcosa del genere, non serve. Puoi andartene."
Owen:" Non ho intenzione di parlarti attraverso la porta."

Non ho intenzione di lasciare che quell'idiota mi dica cosa fare!
D'altra parte, saprà sicuramente qualcosa...
Grugnisco, e sento Owen bussare immediatamente alla porta.

Owen:" Ti sento..."
Jess:" Sta' zitto!"

Ride. L'idiota si mette a ridere!
Mi mordo il pollice per trattenere un grido di rabbia, per poi arrendermi e aprire la dannata porta.
Owen per poco non cade all'indietro. Si tiene per la mia vita.
Lo spingo violentemente, facendo qualche passo indietro, e lo guardo furibonda.

Jess:" Dimmi quello che hai da dire e vattene!"
Owen:" Ciao, Jess. Anch'io sono contento di vederti."

Il mio volto si contorce in una smorfia di disprezzo.
Owen non mi spaventa.

Owen:" So che mi adori."

Mi passa accanto, senza aggiungere altro, ed entra nel mio appartamento, come se l'avessi invitato. Poi si lascia cadere sul mio divano, dopo essersi servito una birra.

Jess:" Prego, fai come se fossi a casa tua!"

Apre la sua birra con un sorriso da un milione di dollari.

Owen:" , grazie."

Vorrei maledirlo, gridargli addosso e cavargli gli occhi, mentre lo osservo bere con quel sorrisetto sulle labbra.
So che sta misurando il mio livello di esasperazione. Vuole sapere quando finirò per gridargli contro!

Mi sistemo sul tavolino, dopo aver spostato il cibo e le bottiglie vuote.
I gomiti sulle ginocchia, lo fisso.

Jess:" Vuota il sacco e vattene!"

Owen mi osserva, sistemandosi meglio sul mio divano.
Una ciocca di capelli gli cade sulla fronte. Indossa una maglietta nera e dei jeans scuri.
Fa la parte del cupo e tenebroso.
Si passa il pollice sul labbro inferiore.
Mio malgrado, sento un leggero fuoco interiore, che me lo fa detestare ancora di più!

Jess:" Allora? Sei venuto solo per una birra?"
Owen:" No, ma tanto vale prendere due piccioni con una fava."
Jess:" Dimmi in fretta perché sei qui e vattene via."

Owen fa un profondo respiro, guardandosi tranquillamente attorno, poi fissa i suoi occhi nei miei.
I suoi occhi, color dell'ossidiana, risvegliano il turbamento interiore che i due ragazzi mi hanno provocato.
Non posso impedirmi di trovarlo carino.
Anche se lo odio, mentirei se non ammettessi che è fisicamente perfetto.
Chissà quante ragazze sognerebbero di finire nel suo letto... Ma non io!

Is it love? AdamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora