Is it love? Adam

Capitolo 8 - parte 1

I poliziotti bussano alla porta del furgone, mentre Adam e io ci rimettiamo i vestiti.

Adam:" Solo un attimo, apro subito."

Mentre mi rivesto in tutta fretta, Adam non può fare a meno di ridere.

Jess:" Davvero? Lo trovi divertente?"
Adam:" Sì. Sarebbero potuti arrivare al momento critico...
Sono stati abbastanza gentili da aspettare che finissimo."

E ride ancora di più, come un idiota!
Lo colpisco sul petto, continuando a infilarmi la maglietta sopra il reggiseno color crema.
Potrei passare la nottata in cella ma, grazie a lui, quasi non mi importa.

Una volta resi nuovamente presentabili, Adam sblocca la portiera, che si apre su... Owen e Fiona.
Di fronte allo sguardo cupo di Owen, avrei preferito avere a che fare con la polizia invece che con lui e Fiona. Mi sento parecchio a disagio.
Adam inarca un sopracciglio, mentre Owen si incupisce e Fiona fa l'offesa.

Adam:" Credete sia divertente?"
Owen:" Peccato non essere arrivati prima!"

Adam scuote la testa, impassibile, mentre io arrossisco come un peperone.
Gli occhi di Fiona si fanno affilati, mentre osservano i miei capelli scompigliati, che permettono di immaginare facilmente cosa stessimo facendo.

Owen:" Possiamo salire, ora?"
Adam:" Sì."

Si sposta di lato per lasciarli salire, mentre io scivolo verso la parte anteriore del furgone.
Adam si mette al volante, gettandomi un'occhiata per misurare il livello di rossore delle mie guance.
Cerco di sorridere.

Owen e Fiona si siedono più indietro, dove poco prima Adam e io ci stavamo baciando selvaggiamente.
Adam riesce a liberare il furgone dagli ingorghi più velocemente del previsto.
Il viaggio continua in un silenzio glaciale.
Solo gli sguardi che Adam e io ci scambiamo riescono a scaldare l'atmosfera.
Della musica jazz invade il veicolo.

Una volta in autostrada, inizio ad appisolarmi, ma vengo risvegliata dal braccio di Owen, poggiato sullo schienale del mio sedile.
Owen infila la testa tra i nostri due sedili, scruta oltre il parabrezza, poi dice ad Adam:

Owen:" Credo avrai notizie dal tuo vecchio. Ci ha visto alla manifestazione."
Adam:" Sì, lo so. Mi aspetto una chiamata nel giro di qualche giorno."

Ascolto attentamente la loro conversazione, cercando di scoprire di più sulla vita di Adam, di cui non so praticamente nulla.

Owen:" Dovevamo immaginare sarebbe stato all'incontro."
Adam:" Già, si diverte a farsi trovare ovunque possa darmi fastidio."

Owen ride e colpisce il sedile di Adam.

Owen:" Tu vai ovunque possa dargli fastidio."

Adam rivolge un'occhiata all'amico e sorride, per poi rivolgere l'attenzione verso di me.
Il suo sorriso non svanisce.
Al contrario, si allarga.
Gli restituisco il sorriso.

Adam:" Già, Jess, ho qualche problema di insolenza e ribellione, riguardo alla mia famiglia.
Nulla di serio."
Owen:" Esatto! Quando gli ha sbattuto la porta in faccia, ha creato un tale casino che suo padre ha persino mandato la polizia a riportarlo indietro."
Adam:" Se non fosse che avevo 21 anni e i poliziotti non potevano farci niente!"
Jess:" Siete andati subito a convivere?"
Owen:" Sono andato via di casa perchè i miei erano hippie che sognavano di vivere in mezzo ai boschi, vestiti di lattuga."
Adam:" E io me ne sono andato perchè i miei adoravano coltivare lattuga OGM."