È notte, sono di nuovo solo con le mie paure. Perchè tornano a tormentarmi?! Cos'ho fatto di male per svegliarmi nel cuore della notte dopo aver fatto un incubo orribile, praticamente urlando.
Nessuno in questo ospedale passa a vedere come stai, per i miei genitori è come se non esistessi... e ora sto praticamente piangendo, quell'incubo mi ha distrutto, sembrava così vero.
"Jimin?"
Sento una mano calda sfiorarmi la spalla, delicatamente. "Jungkook?"
"Sì, sono io." lui si accomoda sul mio letto, senza aver ricevuto il permesso.
"Ti sei svegliato urlando, hyung. Hai forse sognato qualcosa che ti ha fatto spaventare?" annuisco, accendendo la piccola luce sopra il letto.
Non so come farò a riaddormentarmi, non so come scappare dagli incubi, soprattutto se questi ultimi riguardano le due persone che mi hanno cresciuto...
"Gli ho visti in sogno." sussurro, cercando di calmarmi, ma è più forte di me l'emozione che ho provato.
"Chi?" domanda lui, tenendo un tono di voce basso. "I miei genitori."
Sento il suo abbraccio avvolgermi, e mi lascio andare ad un pianto liberatorio. "Va tutto bene." continua a ripetere il mio compagno di stanza, deciso a non lasciarmi andare. "Era un sogno, non era reale, calmati."
Lo guardo negli occhi. "Tu non sai quanto di reale ci sia in quello che ho sognato..." mi mordo il labbro.
"Adesso è finito, tutto finito, hyung."
Sistema i cuscini per bene e mi invita a sdraiarmi per bene. "Devi prenderti cura delle tue emozioni." dice, dopo avermi rimboccato le coperte. "Cerca di dormire meglio, Jimin hyung."
Probabilmente, se mi ha sentito, i casi sono due: o ha il sonno molto leggero, oppure era ancora sveglio.
Chiudo gli occhi, sperando in un risveglio più tranquillo.Se per tranquillo intendevo accecato dal sole, direi che il mio obiettivo è stato raggiunto, ma almeno non ho avuto altri incubi sui miei genitori.
Jungkook non è in camera, ma sento un gran viavai fuori dalla stanza, e decido di mettere il naso fuori, giusto per vedere che cosa sta accadendo.
Un ragazzo mi si avvicina, lo riconosco: è il fratello del mio compagno di stanza.
"Scusami se ti disturbo, tu sei Jimin, vero?" chiede, con voce particolarmente agitata. "Sì, perchè?"
"Sto cercando mio fratello, mi hanno detto che stamattina si è sentito male." spiega, sempre più agitato.
"Non lo sapevo... vieni, adesso chiediamo all'infermiera se sa qualcosa, okay?"
Dopo aver chiesto indicazioni, arriviamo davanti ad un ambulatorio, dal quale poco dopo esce proprio Jungkook, che viene verso di noi.
"Fratellone... cosa ti è successo?!" suo fratello minore lo stritola in un abbraccio. "Va tutto bene, non riuscivo a respirare e mi sono trovato a dover suonare il campanello, ma ora sto meglio."
Mi sento terribilmente in colpa, non l'ho nemmeno sentito... forse mi ha chiesto aiuto, ma io stavo dormendo.
Lui questa notte è venuto ad aiutarmi ed io non sono stato in grado.
Mi allontano, senza dire nulla: ho bisogno di restare da solo, di pensare.
Non è colpa tua, stavi dormendo
Avrei dovuto aiutarlo, invece
Jimin, come potevi sentirlo nel sonno?
No, potevo farlo eccome. Eppure non ho fatto in tempo.Scusate se questo capitolo non è dei migliori </3 ma ho provato comunque a far uscire una roba più o meno decente ahahahaha
~Ely❤
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𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐞-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤✔
Fanfiction[Completata] 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐚 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧 𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚.