35.

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Chiedimi,
chiedimi tutto
proteggimi
dall'alba
di un futuro
che non conosco

Non so quali tipo di pazzie ti porti a fare l'amore che provi per qualcuno.
Non parlo di cose negative, intendo qualsiasi cosa strana... positiva.
Tipo quello che sto facendo adesso.
Stai correndo mentre spingi una carozzina come se non ci fosse un domani
Non è vero! Sto facendo felice il mio ragazzo, non lo vedi?!
Sì, comunque il corridoio è quasi finito
Oh merda, ma come cazzo si curva a questa velocità?!
"Jimin, non voglio limonarmi la porta, ti prego gira a sinistra!"
Per poco riesco a girare nella direzione indicatami, evitando lo scontro con l'ingresso del reparto maternità.
"Guarda che se volevi avere un figlio, potevi anche dirlo." sussurra Kookie, appena ci fermiamo. Dopo averlo baciato dolcemente lo accompagno verso il bar. "Mangiamo qualcosa?"

Sono successe un sacco di cose da quel giorno, e forse siamo maturati più noi in questo poco tempo rispetto a persone che di norma non passano il loro tempo in un ospedale.
Certo, per maturità non intendo il correre come degli idioti per i reparti, ma molte cose si comprendono con facilità restando qui: il passare del tempo che non fa sconti a nessuno, il valore delle parole e dei piccoli gesti, e forse anche che spesso una bustina di zucchero può rendere bevibile anche il caffè dell'ospedale.
In questo posto tutto sembrava bianco, o decisamente incolore, ma poi è arrivato lui, il mio coniglietto.
Si è presentato a me nello stesso modo in cui si sarebbe presentato ad un altro essere umano. Sì, mi sono sentito un essere umano in quel momento.
Per lui fin dall'inizio sono stato una persona, non un rifiuto umano.
Per quello che ora è il mio meraviglioso ragazzo sono stato Jimin da sempre, anche se ora Kookie mi ritiene qualcosa di molto di più importante. "Amore, ti preoccupa qualcosa?" domanda, dopo avermi detto tutte quelle cose, vedendo che non rispondo.
"Scusa, Kookie. È che pensavo alle prime volte che ci siamo parlati."
Lui scoppia a ridere. "E per fortuna che ti ho rotto le scatole, altrimenti saresti ancora single e triste!" finisco il mio caffè, aspettando che lui beva il suo succo di frutta.
Pesca.
Che scelta di merda!
All'autrice piace il succo alla pesca, come ti permetti?!
Chi è l'autrice?
Niente, lascia stare...
Uhm, okay.
Mi chiedo di che droga faccia uso la mia ragione ogni tanto, ma non ho ancora trovato una risposta decente.
"Jungkook, che vuoi fare dopo?" lui ci pensa un momento. "Voglio sapere come sei messo con la canzone. Avevi detto che l'avresti terminata, giusto?"
È vero, ancora non gli ho detto nulla.
"È quasi pronta."
Paghiamo il mio caffè e il suo succo poi usciamo per andare verso il nostro piano, prendendo l'ascensore.
"Jimin, non hai idea di quanto io sia curioso. Dopotutto, era la canzone di mia sorella!"
Il suo entusiasmo mi coinvolge in un modo quasi assurdo, e sorrido come farebbe un bambino, impaziente di fargli sentire la mia composizione.
Anemone's last dance ha impiegato un bel po' per essere scritta.
Durante le notti in cui non riuscivo a dormire o mi svegliavo dopo un incubo, mi bastava guardare Kookie dormire per tornare sereno e buttare giù qualche pezzo prima di addormentarmi.

E così, come una farfalla che prima o poi vola verso la sua meta, io presi per mano il mio Anemone e lo accompagnai nel mio viaggio attraverso la canzone che per lui avevo terminato di comporre.

Ciao a tutti~
Scusate se ci ho messo del tempo a pubblicare, ma non mi veniva l'ispirazione :c
~Ely❤

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐞-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora