"Quindi pensi che lui non ricambi?" annuisco.
Martha finisce la sua cioccolata con panna. "Hai provato a pensare al fatto che potresti dirgli cosa provi?" domanda, mentre giocherella con un ciuffo di capelli che le è sfuggito dalla coda di cavallo in cui li ha raccolti.
"Farei solo una figura di merda, Martha." ribatto, posando sul tavolo il bicchiere di caffè ormai vuoto.
"L'amore non aspetta, Park Jimin." lei sorride e si alza. "Ti conviene muovere il culo."
Sospiro, per poi salutarla e andare verso camera mia.
Avviso l'infermiera che oggi a pranzo non mangerò, e mi metto subito seduto accanto a Jungkook, che nel frattempo ha aperto gli occhi.
"Hyung io... ho fatto un casino, mi dispiace averti fatto preoccupare." si morde il labbro, nervoso.
"Adesso stai meglio però. E comunque la colpa è mia, okay?"
"Forse è tua, sì... ma rimango un disastro." lui si mette a sedere. "Mi dispiace tanto Jimin, non vorrei farti preoccupare così tante volte, è che i miei polmoni non-" mi avvicino a lui e gli prendo il volto tra le mani.
"Non hai scelto tu di essere malato. Non hai scelto tu di essere qui, okay? Stai dando a te stesso una colpa che non hai, non mi va di vedere il tuo bellissimo viso triste." ammetto, arrossendo.
"C-come?" domanda arrossendo.
Avvicino le mie labbra alle sue.
"Bellissimo." sussurro, facendole scontrare.
Lui ricambia il bacio, finchè non mi ritrovo a corto di fiato, con un dolce Jungkook che ha il viso nascosto nella mia maglia.
"Anche fu fei belliffimo hyung." dice, senza alcuna voglia di staccarsi.
Lo abbraccio forte, sperando di non soffocarlo. "Senti Jungkook, guardami negli occhi." Lui alza la testa e mi guarda, con gli occhi lucidi.
"Questo è stato il bacio più bello della mia vita, in un cazzo di letto di ospedale, okay? Però voglio capire, cosa significa per te veramente? Cosa sono io per te? Perchè hai ricambiato questo bacio?" chiedo.
"I-io credo che tu mi piaccia." dice a voce bassissima, forse si vergogna. "Cioè in realtà mi sei sempre piaciuto ma..."
Mi fa spazio accanto a lui e mi accomodo appoggiando la testa contro il cuscino, invitandolo a mettere la sua appoggiata alla mia schiena, così gli posso accarezzare i capelli.
Racconta di come io gli sia piaciuto fin da quando ci siamo parlati la prima volta, e forse comincio a pensare che i colpi di fulmine possano esistere.
"Posso farti una domanda?"
Lui annuisce.
"Chi sarebbe Haeun? Non puoi dire che io ti piaccio se ti piacciono le ragazze." Jungkook scoppia a ridere.
"Stupido hyung, Haeun era mia sorella. E comunque posso, io sono bisex. Ma ora mi piaci solo tu."
Gli lascio un bacio a stampo. "Scusa, non volevo intromettermi, però sai..."
Questa volta è lui a baciarmi, più seriamente, e ne sono felice.
"Signor Park... ehm, ho interrotto qualcosa?" un'infermiera entra nella stanza, imbarazzatissima.
"Le avevo portato gli antidepressivi, stamattina non li aveva presi." spiega, per poi uscire tutta rossa in faccia.
Io e Jungkook scoppiamo a ridere, poi lascio che lui si sistemi meglio tra le mie braccia.
"Sai di vaniglia, kookie."
"Kookie?" la sua risata è qualcosa di meraviglioso per le mie orecchie.
"Sai, i biscotti della mamma sanno di cioccolato, ma anche di vaniglia, tu sai di vaniglia." gli lascio un bacino sul naso, e riprendo ad accarezzare i suoi capelli morbidi.
"Prometti di non mangiarmi, Jiminie."Here we areee~ mi sento soft
~Ely❤
STAI LEGGENDO
𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐞-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤✔
Fiksi Penggemar[Completata] 𝐃𝐨𝐯𝐞 𝐉𝐮𝐧𝐠𝐤𝐨𝐨𝐤 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐚 𝐉𝐢𝐦𝐢𝐧 𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚.