12.

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Questa mattina sembra stare meglio.
"Hai dormito bene?" chiedo, sedendomi sul suo letto senza il suo permesso.
"Benissimo. Sai, per una notte senza incubi." sorrido: anche io non ho fatto brutti sogni. "Oggi cosa facciamo? Io mi annoio tantissimo hyung, tu no?" Jungkook fa dondolare i piedi giù dal letto, pensieroso.
"Anche io, ma cosa potremmo fare?"
Rimaniamo in silenzio un momento a pensare.
"Ci vestiamo, mangiamo, facciamo una foto e andiamo in giro a curiosare per i reparti."
Ho preso anche della tinta al negozio dell'ospedale ieri: voglio farmi i capelli neri...
"Mi aiuti?" gli chiedo dopo colazione. "Poi ti porto a fare un giro."
Ci mettiamo in bagno, e dopo aver bagnato i miei capelli, li lava con lo shampoo. I suoi massaggi sono delicati, e quasi mi addormento.
Dopo aver lavato via shampoo e balsamo comincia a sistemare il colore a pennellate, è davvero delicato.
Lasciamo il colore in posa per un po', poi mi sciacqua di nuovo la testa, e mi asciuga i capelli. Un'altra volta mi sento bene coccolato da lui, mentre passa le sue dita tra i miei capelli.
"Ti piace?" domanda, mentre spegne il phon, ed io mi risveglio dallo stato di dormiveglia.
"Eh? Uh, sì." rispondo, guardandomi allo specchio. "Grazie Jungkook."
Finalmente non sono più di quel biondocastano che a seconda della luce passava da color spaventapasseri a color castagna, ora i capelli  hanno un colore definito e mi sento decisamente meglio.
"Ah, se vuoi possiamo fare una foto con questi." Dal cassetto del comodino tira fuori due strani pupazzetti, che mi fanno sorridere: faremo decisamente la foto con quelli.
Dopo averla postata su Instagram, decidiamo di esplorare la giungla di reparti in puro stile Shining, visto che sono tutti uguali.
"Qui cosa c'è?" domando, cercando il cartello con l'indicazione del reparto, visto che stiamo girando a caso.
"Il posto dove dovrei stare io. Ci sta la gente che ha già capito che prima o poi lascerà questo mondo di merda." risponde lui, con la voce che trema.
"Andiamo via." lo prendo per un braccio, e senza ascoltare le sue proteste vado verso l'ascensore.
C'è solo un posto che sono certo di saper trovare, ed è all'ultimo piano.
Questo posto, il mio posto, è la prima persona che porto in questa parte dell'ospedale dove non vedo quasi mai nessun essere vivente.
Sul tetto c'è un po' di vento, ma non troviamo anima viva che possa disturbarci.
Osservo il viso del ragazzo accanto a me, la sua pelle delicata e rosea, le sue labbra perfette... no, non deve succedere.
Perchè no?
Perchè la vita non è un film!
La vita non ti da seconde possibilità...
Non voglio, perchè sono certo che non sono il tipo di persona che vuole accanto. Non vuole un depresso, autolesionista, che si vergogna di sè stesso e che è stato cacciato di casa.
"Hey hyung, a cosa pensi?"
Penso, Jungkook, penso a te.
Che hai detto quelle parole, prima.
Hai detto che quello era il reparto per te, ma io mi rifiuto di crederci. Ma come faccio a dirtelo? Come posso prometterti che lotterò con te perchè forse mi piaci dimmelo, come?
"Penso alla tua frase di prima." rispondo, sedendomi a terra.
Lui si siede accanto a me, ed è il mio turno di ursarlo come cuscino.
"Oh... non dicevo sul serio."
E invece lo pensavi davvero, avevi gli occhi lucidi, non sono un idiota, eh.
"Non pronunciare mai più una frase del genere."
Il suo profumo di vaniglia mi avvolge, mentre la mia mano finisce sulla sua.
Non la sposta, non dice nulla.
Lascia che io chiuda gli occhi e mi rilassi assieme a lui, con i capelli accarezzati dal vento leggero.
Ti piace?
Sì. Merda.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐢𝐧𝐮𝐭𝐞-𝐉𝐢𝐤𝐨𝐨𝐤✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora