Una nuova vita

6.7K 208 138
                                    


<<Prendila. >>
<<Devi sbrigarti, stanno arrivando!>>

Quella figura femminile mi inquieta.
Continua a piangere in modo disperato.
Delle urla strazianti provengono da non so dove, forse sono troppo distante per vederne la causa. I colpi di pistola sono indistinguibili, i lamenti diventano più pesanti.
Tutto ciò che riesco a ricavarne è dolore...solo tanto, tanto dolore.

<<Scappate, ora! Devi prenderti cura di lei.>>

Perchè sta dicendo così?

Non ricevo le mie risposte, ma resto a guardare, impietrita...impotente.
Quella donna ormai è accasciata al suolo,
priva di vita.
Se solo riuscissi a vedere il suo volto.
Gli spari, le bombe e le grida aumentano sempre di più.

Mi sveglio di soprassalto, grondate di sudore.
Quelle immagini così vivide e senza colore vengono a trovarmi anche durante i miei preziosi sonnellini pomeridiani.
Ciò non fa che aumentare la mia preoccupazione.
Ma in un pomeriggio come questo la mia mente non ha spazio per sogni drammatici.
In questo momento i miei pensieri viaggiano tristemente altrove.

La mia fantastica famiglia ha avuto la brillante idea di trasferirci.
Non solo di abitazione. Ciò vale a dire anche con la scuola e gli amici.
La mia intera vita.
Non ho mai approvato questa loro decisione.
Ma d'altronde non ho mai avuto voce in capitolo.

Pensare al cambiamento che dovremo fare domani mi terrorizza.
Uno dei miei tanti difetti è: non sono una persona adattabile.
Io detesto i cambiamenti.
A disturbare i miei pensieri ci pensa mio padre, che in questo momento dovrebbe stare allerta. Difetto numero due: l'autocontrollo non fa parte del mio vocabolario.

<<Tesoro è pronto, scendi a tavola!>>

<<Un secondo e scendo!>> Urlo annoiata.

<<Dici sempre così poi scendi dopo trent'anni.>> Un sospiro pieno di rabbia esce dalle mie labbra.

<<Non sei in grado di farti gli affari tuoi, vero fratellino?>> Purtroppo il mio sguardo assassino su di lui non ha mai fatto l'effetto che desideravo. Questo non fa che renderlo più insopportabile.

<<Smettila Cole.>>
<<Scendete subito! Tutti e due!>>
Interviene mia madre.

<<Taylor tranquilla...>> Il caro John tranquillizza la moglie con un tenero sorriso.
<<Cosa vi ho detto ieri sera ragazzi?>>

<<Di stare tranquilli e di accettare il fatto che fra meno di ventiquattro ore cambieremo completamente la nostra vita?>> Rispondo per poi far trascinare rumorosamente la sedia verso di me.

<<Esattamente!>>
Che coraggio...

<<Quindi ora fate silenzio e mangiate! Dobbiamo andare per forza, se no il lavoro lo posso solo sognare.>>

-Smettila di comportarti così e fai la ragazza matura.
Stai zitto Will!

Ed ecco che la piccola parte stupida del mio cervello parla quando non è il momento.
Will mi segue da quando avevo cinque anni.
È un po' come avere un amico immaginario speciale, peccato che il mio sia solo stupido.

<<Stasera pollo e spinaci!>>
Mia madre, estremamente amante della cucina, annuncia il menù succulento.
Osservo la smorfia sul viso di mio fratello.
Sorrido sapendo che le verdure, a differenza mia, non sono di suo gradimento.

Non appena finisco di mangiare, con un bacio frettoloso dò la buonanotte a tutti per poi rintanarmi nella mia camera.
Dopo essermi fatta una doccia calda, mi infilo il pigiama rosa profumato che mi regalò la nonna  qualche anno fa e mi nascondo sotto le coperte.

L'idea di cambiare scuola mi spaventa non poco. Non appena penso alla mia cara amica Brianna il cuore mi si stringe un po' di più.
Stava crescendo una bellissima amicizia.

<<La vita è così, devi fare dei sacrifici!>>
Il motto di mio padre mi perseguita.

Inserisco le auricolari nelle orecchie, chiudo gli occhi e mi beo le dolci melodie che Chopin mi regala ogni volta.

La serenità viene presto impedita dal terrore di ritrovarmi in quello strano sogno.
Tutto sembra così vivido e reale da mettere i brividi.
Sicuramente leggere tanti libri dai racconti fantasiosi incidono nella mia dura testolina, ma così tanto non saprei proprio.

Tra la moltitudine di strani pensieri, i battiti del mio cuore riescono comunque a calmarsi.
Le braccia di Morfeo mi attendono.

GiadeiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora