Nuove scoperte

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Buio, silenzio, tensione.

Mi ritrovo sola, nascosta tra alberi e cespugli.
È un luogo inquietante.
-E direi che nel cuore della notte non è proprio un luogo confortante.
Eh no Will...

Con attenzione, appoggio la bicicletta nera al suolo. Non perdo di vista Ethan, intento a spegnere il motore della moto.
Dinanzi a noi vi è una grande struttura di legno. Sembra che a momenti crolli.
Cosa mai dovrà farà con Bellamy qui?

Lentamente, avanzo verso la direzione di Ethan. L'adrenalina è così forte da non accorgermi di aver calpestato un piccolo ramo.
Mi maledico mentalmente quando Ethan si gira sospettoso iniziando a camminare verso l'albero in cui sono nascosta dietro.
Si ferma, guarda un po' attorno per poi ritorna davanti al portone della grande struttura.
Lo osservo bussare una volta per poi pronunciare una strana parola...
"Foreigners"

Straniero?
Non appena varca la soglia, mi avvicino alla porta per origliare.
Mi sembra di sentire più voci, non ci sono solo Bellamy ed Ethan, ma molte più persone.

<<Non avresti dovuto!>>

<<Non è successo niente Bellamy, volevo solo...>> Ethan cerca di scusarsi.

<<I patti erano chiari! Stalle alla larga finché...>>

<<Finché bla, bla, bla...lo sappiamo Bellamy.>>

Vorrei tanto sapere di chi parlano.

<<Non ti ha seguito nessuno vero?>> Chiede una voce femminile.

<<Nessuno.>>
Un sorrisetto spunta sul mio volto.

<<Dobbiamo parlare. Venite tutti. Subito!>> La voce di Bellamy risulta più autoritaria che mai. All'improvviso regna un grande silenzio.
<<Alcuni di loro sono già qui.>>
Passano secondi, minuti di tensione in cui nessuno osa dire parola.

<<Non siamo al completo.>>

<<È questione di giorni Ethan.>>

<<Quindi è lei?>> Spalanco gli occhi sorpresa al suono di questa voce femminile.

<<Temo di sì Rebecca, anche se non credo sappia quanto è pericolosa.>>

Una forte tensione fa spazio in me.
Cerco di dare una spiegazione a queste strane conversazioni, ma non la trovo.
Aveva ragione Cole.
Nascondono qualcosa...

Sento la testa pulsare e la vista inizia ad appannarsi.
Cosa c'è di tanto pericoloso?

Sento il respiro mancare.
Cosa mi succede?
Indietreggio spaventata, cercando invano di nascondermi.
Mi appoggio ad una parete, cammino, anzi...barcollo fino ad un albero cercando di rimanere stabile. Ma non ci riesco.
Per non sentire il dolore, con le mani stringo il tronco nei lati, come se dovesse soffrire quanto me. Stremata, caccio un urlo dal dolore.
Cerco di aprire gli occhi ormai in fiamme...ma una parte di me vorrebbe non averli mai aperti.

Ora sì...dentro di me scorre puro terrore.

Il tronco ora è leggermente deformato. Schiacciato ai lati.
È umanamente impossibile...

<<Ho sentito un urlo...>> Una ragazza, evidentemente allarmata, si dirige verso la mia direzione. Iniziano ad uscire molti ragazzi, tra cui Bellamy ed Ethan.

Mi giro, indosso il cappello nero e inizio a correre. Per poco rischio di inciampare, ma non appena mi riprendo riesco ad arrivare fino alla mia bicicletta. Monto sù e pedalo più veloce che posso. Sento delle persone rincorrermi, ma non ci faccio caso. 
Nel momento meno aspettato, i pedali della bici si bloccano, facendomi cadere rovinosamente a terra.
Mi afferro il ginocchio, imprecando dal dolore.

Ansimante mi rialzo e continuo a correre.
Sento pura adrenalina.
Corro finché non sento più alcun rumore.

Sorrido stremata non appena mi rendo conto della situazione. Mi ritrovo da sola tra le vie di Houston, dolorante, nel cuore della notte, a correre da dei ragazzi psicopatici.

-

                      Bellamy POV'S

<<Dovevamo essere più veloci.>>

<<Ho cercato di fermalo. Era troppo veloce.>> Si scusa Ethan. Con un gesto stanco gli faccio capire che ormai non importa più.

Spero vivamente che non fosse lei.
Ella Collins.
Tanto ingenua ma tanto pericolosa.

<<Sarà stato uno stupido ragazzino in cerca di guai...>> Rebecca cerca di sollevarmi il morale...senza alcun successo.

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