Il lago delle confessioni

1.5K 86 31
                                    

"Rendimi fiero lucciola mia, siamo quasi arrivati" sento una voce sconosciuta parlarmi ma non riesco a vedergli il volto.

Continua a piangere e sento delle carezze sul mio viso talmente delicate da farmi chiudere gli occhi.

"Ci rivedremo...te lo prometto" mi sussurra all'orecchio, e qualcosa sembra spezzarsi dentro di me.

Mi sveglio di soprassalto guardandomi attorno in continuazione, cercando di far calmare  il battito accellerato del mio cuore.
Un senso di nostalgia mi si stringe nel petto, tanto da provare dolore. Ho le guance rigate dalle lacrime ormai secche e ancora una volta mi ritrovo smarrita in me stessa.
Non so cosa sia esattamente quel sogno, potrebbe essere un ricordo o semplicemente tutto frutto della mia immaginazione.

Questa notte ho dormito forse due ore, io e Cole non riuscivamo a prendere sonno.
Abbiamo parlato di molte cose, tra cui i bei ricordi che ci accomunano o le nostre litigate esagerate e alla fine ci siamo ritrovati a piangere come due bambini.
È molto arrabbiato e pensa che la cosa migliore sia parlarne con i nostri genitori...io invece non so cosa fare.
Ho paura di sentirmi fuori dalla famiglia.

-

Sono le sei del mattino e dato che non riesco ad addormentarmi di nuovo, mi infilo una tuta nera e mi lego la coda. In questo momento non mi importa di sembrare carina e sistemata ma alla svelta esco di casa.
È da molto che non mi prendo un po' di tempo per me...e una bella corsa ora è la cosa migliore.
Metto gli auricolari e inizio a correre il più lontano possibile da tutti.
So che vicino a noi c'è un campo enorme...ne ho sentito parlare da Evelyn e Dylan... quindi mi dirigo verso quella direzione.

Dopo un ora di corsa arrivo stanca e sudata, e quello che vedo è la pura pace
Di fronte a me vedo il verde della natura, così profumata e genuina.
Quello che cattura la mia attenzione però è una casa abbandonata...guardandola penso a quanto potrebbe essere bella e accogliente se sistemata e curata....ora ha un non so che di inquietante.
Continuo a camminare sentendomi finalmente libera dopo tanto tempo finché vedo un sentiero...
Non pensavo che ad Houston ci fossero queste zone meravigliose.
E solo ora mi rendo conto di quanto poco conosca la città.
Mi dirigo verso il sentiero seguendo gli alberi...dopo una mezz'ora il percorso finisce, e quello che vedo è incantevole tanto da rimanere a bocca aperta.

Un lago...un lago meraviglioso.
L'acqua limpida e il sole che riflette su di essa è qualcosa di spettacolare.
Mi avvicino toccando la superficie del lago e al contatto dell'acqua fredda rabbrividisco.
Mi siedo vicino alla riva e sentendo un energia inaspettata, provo a far crescere un altra vita, la vita di un fiore.
E una volta ancora mi ritrovo a pensare che grande dono sia questo...il potere di controllare gli elementi, di creare vite....e purtroppo anche di toglierle se usato male.

Nonostante sia inverno il sole splende nel cielo limpido e non posso fare altro che sorridere.
Ma questo momento di gioia dura fin quando sento un suono che distrae la mia attenzione.

Qualcuno sta camminando...il cuore inizia a martellare più forte.
Mi nascondo dietro ad un tronco abbastanza grosso da coprirmi e senza farmi sentire mi sposto da albero ad albero fino a raggiungere il suono.
Vedo una sagoma nera intenta a raccogliere qualcosa a terra...cogliendolo di sorpresa gli afferro il busto buttandolo a terra con violenza, sono pronta a colpirgli il viso ma quando lui mi afferra un braccio bloccandomi guardo il suo viso.

"Sto iniziando a pensare che salire sulla mia schiena sia qualcosa di tuo gradimento" dice lamentandosi e alzandosi in piedi.

GiadeiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora