Che il gioco cominci

1.9K 102 22
                                    

<<Prego ragazzi, entrate pure!>>
<<Ethan è di sopra, fate come se foste a casa vostra.>> La signora Melinda, cordialmente, ci accoglie nella loro fortezza.

<<Grazie signora.>>
Risponde da finto cortese Cole.

<<Cole, chiamami pure Melinda e dammi del tu. Non sono così vecchia.>> Una risatina acuta e fastidiosa si insidia nelle mie orecchie.

<<Se lo dice...>> Non appena capisco ciò che che Cole ha intenzione di dire e Melinda smette di darci attenzione, faccio in modo che riceva una forte gomitata.
Soddisfatta della smorfia di dolore, mi incammino verso la madre di Ethan.

Saliamo circa diecimila scale e una forte musica rimbomba in tutte le pareti, tanto da vedere i quadri spostarsi lievemente dal muro.
<<Questa è la sua stanza...>> Dice Melinda decisamente a disagio, per poi andarsene.

Cole bussa alla porta ma nessuno ci apre.
<<Provo io.>>Mi faccio avanti.

Con la mia solita eleganza, busso più forte che posso, fino ad arrivare a tirare qualche calcio.
Non appena vedo l'espressione attonita di mio fratello sorrido divertita.
<<Che c'è? Una porta nuova se la possono permettere. E poi così non ci sentir...>>
Le parole mi muoiono in gola quando vedo la mia gamba a mezz'aria trattenuta dalla mano di Ethan. Imbarazzata mi scanso bruscamente.

<<Calmati novellina.>> I suoi occhi blu mi osservano incuriositi.

<<Pensavo che...>> Scuoto la testa rassegnata e mi indico l'orecchio intimandolo di abbassare la musica. <<Ahh, lascia stare!>>

Non appena entriamo nella stanza, osservo le pareti colorate di di un blu talmente bello da far ricordare la profondità del mare.
<<Ella mi ascolti?>>
Sento una mano strattonarmi.
<<Eh? Cosa?>> Cole sbuffa spazientito.
<<Ethan ha detto se preferisci pizza o pop corn.>>

<<Perché non tutti e due?>>

<<La solita ingorda...>> Mormora ottenendosi uno sguardo fulminante.

<<Nessun problema.>>
Risponde Ethan divertito.
Oggi è diverso. È gentile...che strano.

-

Dopo un ora abbondante del primo film degli Avengers, il sonno inizia a sentirsi.
Mi addormenterei se non fosse per il continuo squillare del telefono di Ethan.
<<Potete mettere un attimo in pausa? Corro in bagno e ritorno.>> Chiede quest'ultimo.

<<Si, muoviti però.>>
Rispondo senza giri di parole.

<<Mi sposerei Natasha giuro!>> Cole è entusiasta, un super amante della Marvel. Ridacchio alla sua affermazione.

All'improvviso sento un rumore familiare.
È di nuovo il suo maledetto telefono!
La curiosità fa spazio in me.
Sembra che stia evitando la telefonata.

<<Cole vai a prendere un altro pacchetto di pop corn? Sono finiti. E ho ancora un po' di fame.>> Cerco di fare gli occhi dolci.

<<Ella...>>

<<Devo crescere.>>
Rispondo estremamente seria.

<<Si...devi proprio crescere...>>Annoiato si alza per poi dirigersi alla porta.

In una frazione di un secondo mi catapulto sul telefono e scorro i messaggi.
Le mie dita si fermano ancora prima che legga quel nome.
Cosa?!

-Stanotte alle due. Solito posto. Dobbiamo parlare, non tardare.

Non posso crederci. Bellamy...

Non appena Ethan a il suo ingresso, rilascio il telefono nella posizione di prima.
Mi ributto tra cuscini e bevo un sorso di coca.
<<Hai una faccia sconvolta.>> Ed ecco la solita espressione inquietante.

<<È la mia faccia.>>

<<Ti sta piacendo il film?>>

<<L'ho già visto un sacco di volte quindi direi di sì.>> Osservo un punto vuoto della camera, evitando il suo sguardo insistente.

<<Dov'è Cole?>>

<<Sta arrivando con altri pop corn.>>

<<Ma quanto mangi?>>
Socchiudo gli occhi per poi lanciargli un fulmine con lo sguardo.
<<Non sono affari tuoi.>>
Non appena l'agitazione inizia a sentirsi, l'unico pensiero è quello di uscire da questa stanza. Cole ci sta mettendo troppo...

<<C'è qualcosa che non va?>> Chiede mentre si sistema tra i cuscini.
Sono solo infuriata...
<<Ho solo mal di testa.>

Bellamy...che cosa nascondi?
<<Novellina...>> La voce di Ethan sembra più preoccupata del solito. Confusa mi volto verso la sua direzione. Ciò che vedo nei suoi occhi è pura sorpresa.

Osservo il lampadario oscillare in tutte le direzioni possibili. La luce si spegne e si riaccende. Spalanco gli occhi terrorizzata.
Non appena guardo le mie mani, noto che si sono chiuse in due pugni stretti. Le nocche sono estremamente bianche. Contro la mia volontà, le stringo talmente tanto da sentire le unghie infilarsi nella carne.

Il ragazzo dinanzi a me, ormai in preda alla totale preoccupazione, fissa il lampadario e poi me. Perché non è sconvolto?!

Sento le tempie pulsare violentemente.
La vista è completamente offuscata.
Quando però osservo una mano grande sopra la mia, i battiti iniziano a calmarsi.
Rilasso entrambe le mani, per poi osservare le mezze lune sui palmi..

Ciò che regna è un silenzio disarmante, accompagnato da spesanti respiri.

<<Ragazzi ci ho messo un po' ma ce l'ho fatta. Non capivo come si utilizzava quel microonde per fare quei stupidi pop corn. È tutta colpa tua E...>> Non appena mio fratello sbuca dalla porta, corruga le sopracciglia confuso.

<<Ehm...è successo qualcosa?>>
Seguo la direzione dei suoi occhi, per poi capire che la mano di Ethan è ancora incollata alla mia.

Imbarazzata mi scanso il più velocemente possibile.
<<Non è successo niente.>>

<<D'accordo...Ecco tieni!>> Dopo un alzata di spalle, mi porge la ciotola di Pop-Corn.

<<Grazie.>>

Il tempo sembra non scorrere, ma quando mi accorgo che la fine del film è vicina un idea prende il sopravvento.
Sò che Ethan andrà.
Ed è ciò che farò anche io.

Che il gioco cominci...

GiadeiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora