"Nulla si ottiene senza sacrificio e senza coraggio. Chi ha ragione ed è capace di soffrire alla fine vince.""C'è ne voluto di tempo per vederci" dice Clarisse in un modo da far venire i brividi dalla paura.
Ma io sono concentrata su Joseph disteso senza ormai più forze, perché l'hanno ridotto così e come mai non mi sono accorta di niente?"Dov'è questa famosa Salvatrice?"dice fissando ogni persona presente.
Intanto tutti gli alunni e i professori continuano a guardarci spaventati, non capendo la situazione.
Ed ecco che finalmente i suoi occhi pieni di egoismo e avidità incontrano i miei.
È come se l'ansia mi abbandonasse completamente trasformandosi in rabbia e frustrazione nei suoi confronti."Sai i miei uomini mi avevano detto che non eri niente di che, una piccola ragazzina che tenta di fare l'eroina....patetica" dice sprezzante.
"Lascia andare Joseph...immediatamente" dico stringendo i denti dalla rabbia.
Il nostro piano è andato decisamente a rotoli, dovevamo andare noi da lei prendendola di sorpresa, ma è successo esattamente il contrario.
"Hai sentito quello che ha detto, lascialo avanti" dice Ethan serio e freddo.
"Chi lui?" dice guardandolo con disgusto.
"Nah, è da mesi che cerchiamo questo sporco traditore. Ora che c'è l'ho in pugno posso farci ciò che voglio" dice sorridendo malvagiamente.
Diversi ragazzi si scambiano degli sguardi confusi, ma io so che lui era una guarda fidata di Norman. E ora l'hanno preso, non oso neanche immaginare ciò che gli faranno. Dobbiamo fare qualcosa ora.
"Ah non lo sapete?" dice Clarisse guardandoli.
"Era una guardia di mio padre, ovvero Norman. Era la sua guardia più fidata, sa tutto ciò che vi riguarda, specialmente di una. Quella che ha fatto traboccare la goccia nel vaso.Vero Joseph?"
"T-ti prego non farle del male...è tutto ciò che mi rimane" dice sussurrando Joseph, con la voce rotta.
Clarisse vedendo il mio sguardo confuso sorride."Non te lo ha ancora detto vero?" dice ridendo in un modo inquietante.
"Raccontaglielo avanti, prima che sia troppo tardi." dice tirando un calcio a Joseph.
Chiudo gli occhi per lo spavento e per non vedere ancora la sofferenza nei suoi occhi."Ella ti prego, perdonami. Non volevo che le cose andassero così. I-io finalmente ti ho trovato. Quando ho saputo ciò che Norman ti stava per fare, ho giurato a tua madre che ti avrei protetta e portata in un posto sicuro. Non potevo più stare dalla parte del torto.
Lucciola ti prego..." dice ormai con le lacrime.
A questa verità il mio corpo si irrigidisce, come se diventassi un pezzo di legno da buttare via.
Lui...mio padre?
Trovo gli occhi della persona che in questo momento saranno spaventati e preoccupati, Cole.
Sta piangendo, e lui non lo fa mai.
Lily è scandalizzata, Ethan pure. Ma Bellamy no, non lo è...lui sapeva.
Il cuore batte più velocemente e un mal di testa si impossessa di me. Mi prendo la testa fra le mani e tutto diventa annebbiato.Flashback
"Siamo quasi arrivati lucciola, il tuo futuro non è molto lontano da qua." dice l'uomo davanti a me, e lo riconosco è Joseph.
"Sai ho sorvegliato la tua nuova famiglia per qualche giorno, e devo dire che è proprio bella. Sono sicuro che ti accudiranno come una figlia" dice, però sta piangendo. Non vorrebbe lasciarmi.
Posa la cesta e me per terra, sorrido vedendo il suo volto che mi assomiglia molto e lui fa lo stesso, ma non smette di essere triste.
"D'ora in poi tu sarai Ella. Però per me e tua madre resterai sempre la mia Althea. Ovvero colei che guarisce. Tua madre era sicura che avresti fatto sempre la cosa giusta, che eri diversa e speciale...se lo sentiva, anche per quel poco che è stata con te. Un giorno ci rivedremo ne sono sicuro, e anche se non ti ricorderai di me, tu sarai per sempre la mia lucciola, ciò che mi fa lottare per andare avanti. A presto Althea."
STAI LEGGENDO
Giadeite
FantasyIn revisione🌙 Ella Collins preferisce le azioni alle parole. Per quanto possa essere classificata tra i primi nella lista delle persone buone tanto quanto il pane appena sfornato,la vita può essere cattiva lo stesso. Quando la fiducia viene velata...