Pensieri

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Arrivo con il fiatone e sudata a casa.
Non sento più le gambe e mi gira la testa, ho corso tantissimo.
Gli altri ragazzi hanno tentato di raggiungermi, ma ero così veloce che non ce l'hanno fatta.
Entro in casa in assoluto in silenzio e vado in camera mia.
Mi faccio un doccia e inizio a pensare al tutto.
Se io fossi una di loro, sarei nata in Asia.
I miei genitori non sarebbero i miei genitori e Cole non sarebbe mio fratello.

Siamo diversi in tante cose è vero, ma siamo anche simili in...in...beh in qualcosa di sicuro. Siamo mori!
Si, ho gli occhi verdi e loro marroni, ma non conta granché no?
Oh cavolo...

Devo cercare di dormire e mi rimangono esattamente...

"Solo dure ore!" Mi accorgo troppo tardi di aver urlato. Mi schiaffeggio mentalmente, spero di non essermi fatta sentire dal mondo.

No, domani non vado a scuola.
- Ci devi andare Ella
Stupida coscienza.

-

Odio la scuola, odio le persone e odio tutto ciò che mi circonda.
Ripenso a tutto ciò che è successo e mi impongo che sia tutto un sogno,
ma la realtà è ben stupida e diversa.

E ora cosa dovrei fare?
Di certo non sono una ragazza normale!

Non voglio vedere nessuno oggi, non saprei cosa dire, ne cosa fare, sono ancora troppo confusa e la mia voglia di mettermi a piangere è parecchia.

Dopo essermi sistemata in bagno faccio un bel respiro e decido di andare a scuola.
Questo pomeriggio cercherò il certificato di adozione. Devo scoprire!
Se fosse veramente così, allora vedrò cosa fare.

- Ora stai tranquilla...
So già cosa fare Will!
- Si lo vedo.

Faccio un bel respiro, nonostante senta la pelle tirarmi dalla stanchezza, proprio come le due occhiaie che indosso.
"Buongiorno" cerco di sembrare più positiva possibile.
"Buongiorno cara, dormito bene?" risponde mia "madre".
"Una meraviglia "mostro il mio sorriso più falso.
"Dai mangia questi bei pancake, li ho fatti con tanto amore" me li porge dandomi un bacio sulla guancia.
"Grazie. Cole dov'è?"
"Si sta preparando. Andate insieme a scuola?"
"Si"
"Stavate parlando di me?" interviene Cole.
"Già. Mangia. Muoviti."
"Cos'è tutta questa fretta? Oggi è proprio una bella giornata, guarda che sole. Respira e sorridi Ella...respira e sorridi."
"Perché sembra che attorno ti volino unicorni profumati di caramelle? Sputa il rospo."
"Sono solo di buon umore." Alza le spalle per non rispondere.
"Tesoro lascialo stare, è contento. Meglio per lui. Prova a imitarlo." Commenta mia madre con un sorrisetto divertito mentre pulisce la cucina.
Vorrai scherzare.
"Si sarà innamorato..." Rispondo infine, cercando di calmare la rabbia.
A queste parole Cole si irrigidisce per poi guardarmi male.
Sgamato.

"N-non è assolutamente vero. Solo perché tu sembri mezza morta non vuol dire che lo debba essere anch'io. Non ho più fame andiamo."Si alza dalla sedia ed esce.

"Si certo, e io sono una scimmia."
Scoprirò chi è. Magari farlo mi aiuterà a distrarmi un po' da tutte queste cose strane che ultimamente mi succedono.

-

Siamo già a metà lezioni ed ho incontrato solo Lily ed Evelyn.
Lily continua a chiedermi cos'ho e io continuo a dirgli che non ho niente.
Mi sento un po' in colpa, ma non voglio immischiarla in queste faccende. Finché non capisco bene io non farò e dirò niente.

"Mi hai sentito Ella?"

"Cos, no stavo pensando scusa Lily."

"Beh quando mai tu pensi Ella. C'è qualcosa che devi dirmi per caso?" mi ripete per la milionesima volta a bassa voce così che il professore non senti. Intanto da lontano Evelyn ci guarda come se volesse capire di cosa parliamo e gli scuoto la testa per dirle di non preoccuparsi.

"Sono stanca, ho dormire solo due ore. Ora scusa ma vorrei ascoltare."

"Certo come no" e sbuffa.

-

Cibo dolce cibo... finalmente sei mio, mi ritrovo a pensare.
Io e le ragazze siamo qua pronte per mangiare. Spero che saremo solo noi per il resto della giornata. Ma ovviamente non è così.
Proprio in questo momento di fronte a noi si siede Dylan che ci saluta e fa un occhiolino ad Evelyn il quale lei arrossisce. Ma perché non si mettono insieme quei due. Dovrò fare un bel discorsetto prima o poi ad Evelyn.

- Ma fatti gli affari tuoi una buona volta...

Zitto Will sto cercando di pensare ad altro.

Subito dopo si siede Bellamy e il rumore di un tamburo rimbomba nelle mie orecchie. Il mio cuore. Mi verrà la tachicardia dall'ansia.

"Ciao" dice guardando i ragazzi per poi soffermandosi su di me ma io distolgo lo sguardo subito.

Tutti gli rispondono a parte me. Non so perché ma non mi sento bene.
Da lontano vedo Cole e il suo gruppetto ridere e scherzare, tra cui anche Ethan e Rebecca. Come fanno a stare così tranquilli sapendo chi sono. Degli esseri strani. E io ?
Quale strano potere avrò. Non riesco neanche ad immaginare.
Certo io adoro tutto ciò che abbia a che fare con i fantasy, storie davvero incredibili. Ma, viverle nella realtà mi sembra davvero impossibile. Devo capire. Devo riflettere.

"Allora tu vieni o no?" mi scuote il braccio Evelyn.

"Cosa? Dove?" chiedo titubante mentre mi rendo conto di non aver ascoltato una singola parola.

"Ragazzi oggi è persa nel suo mondo. Lasciatela stare" dice un po' infastidita Lily.

Decido di lasciarla perdere e continuo a guardare Evelyn.

"Oggi pomeriggio a fare shopping" dice entusiasta.

"Mi dispiace sarebbe bello ma ho un impegno" ricordandomi il certificato di adozione. Solo a pensarci mi viene una stretta allo stomaco, da una parte spero che non sia vero, l'altra parte si è già rassegnata.

- Ella dobbiamo parlare seriamente. In privato. Non puoi fare così!

Mi arriva questo messaggio, alzo lo sguardo e lo vedo li fissarmi. Non voglio parlare con Bellamy. Voglio solo stare tranquilla.
Il più velocemente possibile decido di andarmene, infatti gli altri mi guardano con una faccia confusa e Bellamy ha già capito cosa voglio fare dato il sorrisino che ha sulle labbra.

"Ragazzi ora devo andare. Mi sono ricordata di avere un impegno importante. A domani!"

Tutti mi salutano a parte Lily che sembra ancora scocciata e io non so che farci. Mi farò perdonare in un modo o nell'altro.
Preso tutto inizio a camminare molto velocemente. Sono quasi arrivata all'uscita fino a quando qualcuno mi blocca il braccio. Porca miseria.

"Non così in fretta"

I'M BACKKK :)

Shara

GiadeiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora