Attacco (Parte 2)

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Corro più veloce che posso ma questi corridoi sembrano non finire mai.
Provo a guardare in diverse aule ma sono tutte vuote e il terrore mi assale completamente, sento delle urla lontane ma non so da dove vengono esattamente.
Continuo a girare a caso finché non sento una voce familiare che grida il mio nome, mi giro verso la direzione opposta efinalmente vedo dei sguardi familiari.

"Oddio, sei qui" dice Ethan venendo verso di me e abbracciandomi.

"Non c'è tempo da perdere, chiamo Grace e Peter e gli dico di raggiungere la nostra scuola. Chi non è riuscito a scappare sarà sicuramente in palestra, non so perché stanno facendo tutto questo ma ora dobbiamo andare" dice Bellamy con il fiatone.

Corriamo più veloce che possiamo e sento un'energia familiare scorrere nelle mie vene e subito sorrido, ormai fa parte di me.
Arrivati in palestra mi guardo attorno e vorrei essere decisamente altrove.
Le parole mi muoiono in gola, ci sono una cinquantina di uomini se non di più che radunano studenti e professori in un angolo della palestra, tutti ammucchiati e in ginocchio. Alcune ragazze piangono e altri sembrano davvero terrorizzati, non sanno che cosa sta succedendo.

"Ma che cosa stanno facendo?" chiedo spaventata.

"Non ne ho idea, tutto questo non ha senso" dice Ethan al mio fianco.

Siamo nascosti dietro la porta e per fortuna nessuno ci ha ancora visto. Rebecca ci raggiunge da dietro e subito vado verso di lei e l'abbraccio.

"Meno male che sei qui, tutto ok?" chiedo preoccupata e lei sembra sorpresa ma sorride debolmente e annuisce.

"Chiamo Joseph, abbiamo bisogno di lui" dice Bellamy.

Continuo a guardare gli studenti a terra, devo fare qualcosa per loro. Cerco di pensare a un piano o qualcosa che possa aiutarci, ma i miei pensieri si bloccano quando vedo Cole, Jane, Lily e tutti gli altri imbavagliati e tremanti.
Un'altra volta no, no vi prego.

"No.." sussurro a mala pena.
Gli altri seguono il mio sguardo e vedono ciò che ora mi sta facendo tremare, che mi sta facendo paura.

"Che cosa facciamo? Non posso stare qua a vederli così" dico con la voce spezzata.

"A momenti arriveranno rinforzi, Joseph sta arrivando con gli altri..." spiega Bellamy.

"Stanno prendendo tutti i cellulari cosi che non possano avvisare o chiedere aiuto." dice Ethan tutto d'un tratto.

Vedo un ragazzo che prova a liberarsi e scappare ma riceve solo una ginocchiata allo stomaco il che lo fa piegare in due.

"Io devo..." cerco di dire che devo fare qualcosa ma dei passi mi interrompono.

"Eccoci siamo arrivati" dice Joseph mentre corre verso di noi con Grace e Peter al suo fianco e dietro tutto il resto della nostra squadra.
Per fortuna tra gli studenti a terra non c'è nessuno di noi.

"Allora ho pensato a questo. Dobbiamo chiamare la polizia, non è in gioco solo la nostra vita ma anche quella di persone innocenti che non sanno nulla di tutto questo!" dice Joseph. A questa affermazione tutti ci guardiamo un attimo con un sguardo misto tra preoccupazione e confusione ma annuiamo.

"Ora andate lì dentro e combattete senza i vostri poteri, ma a corpo a corpo. Io e Peter cerchiamo un modo per distrarre le guardie nell'altra entrata della palestra e cercherò di far uscire i ragazzi e i professori. Chiamerò la polizia e a breve saranno qua..."

"Ragazzi ormai sanno che siamo qua, questa sera che lo vogliamo o no partiremo per andare da Clarisse." aggiunge.

"Ella vieni qua un secondo..." dice prendendomi per un braccio e appartandoci un attimo.

"Dimmi Joseph" lo guardo preoccupata perché lo vedo sul punto di piangere, subito mi abbraccia e io rimango sorpresa e ancora rigida ma ricambio dopo poco in un modo un po' goffo.

"Ella ti prego devi stare attenta, ci vediamo dopo lucciola" dice guardandomi dritto negli occhi. In questo momento il suo sguardo mi sembra così familiare e il cuore batte più velocemente.

"Cosa...perché mi chiami così? Sembri così familiare."chiedo confusa.

"È una storia lunga. Ti spiegheró tutto dopo, ora andate a salvarli." dice prima di correre con Grace e Peter verso la direzione opposta.

Una sensazione strana mi invade e incontro lo sguardo di Bellamy dispiaciuto e preoccupato.

"Non guardarmi così, siamo tutti in pericolo. Ora forza entriamo" dico.

Varchiamo la soglia della palestra ed ecco che tutti gli sguardi sono su di noi.
Rebecca, Ethan e Bellamy hanno degli sguardi di ghiaccio tanto da fare paura. Provo ad essere convincente come loro ma non so quanto funzioni, perché dentro sto tremando come una foglia, ma cerco di non pensarci.
Guardo gli uomini in questa stanza e subito individuo James, o meglio Daniel. È ricoperto da lividi nelle braccia e nel viso e per un attimo un senso di colpa mi avvolge,poi ricordo tutto ciò che ha fatto.
Un vuoto allo stomaco mi pervade per un attimo e mi chiedo come sia ancora vivo. Non vedo Ivan e Jordan, o almeno così mi pare che si chiamino. Probabilmente loro non sono stati così fortunati.

Senza neanche dire una parola mi fiondo verso un'avversario e così fa il resto della mia squadra.
Sento a mala pena la voce delle persone che sono a terra, stupore e paura sono le sensazioni e i sentimenti che invadono questa stupida scuola.
Mentre tiro una gomitata sulla fronte del nemico intravedo Joseph e Peter stendere le due guardie e Grace che aiuta degli studenti a liberarsi.
Questa palestra si è trasformata in un campo da battaglia in poco tempo.
Cerco con lo sguardo Cole e Lily e dopo qualche secondo li vedo, hanno già affrontato una situazione del genere e mi dispiace molto per loro. Stanno cercando di slegarsi e piano piano ci riescono per poi andare ad aiutare gli altri studenti.
Sento delle urla dietro di me e vedo Rebecca che si massaggia una spalla, l'hanno colpita.
Accorro in suo soccorso e mi frappongo tra lei e un uomo che stava cercando di accoltellarla.
Questi idioti hanno delle armi che stanno usando contro dei ragazzi, non sanno neanche quello che fanno ecco perché deve arrivare la polizia
Mi fiondo su di lui aggrappandomi alla sua schiena e avvolgendo le mie mani contro la sua gola, si dimena ma mi tengo stretto a lui e piano piano si accascia a terra e noto che è svenuto.

"Sei ferita?" chiedo avvicinandomi a Rebecca.

"Non è grave, tranquilla. Solo che non so se ora..."

"Trova un posto dove nasconderti, ci pensiamo noi qua." dico intimandola ad uscire.

"Ti ringrazio Ella" dice sorridendomi.

Sono sudata, dolorante e piena di lividi ma vedo che abbiamo fatto fuori almeno la metà degli avversari.
Vedo Ethan avvicinarsi verso di me e così faccio anche io.

"Qualcuno ha bloccato tutte le porte, nessuno può entrare o uscire." dice preoccupato.

"E la polizia ora come fa a trovare questi idioti?" sbotto furiosa.

"Bene bene bene" dice tutto d'un tratto una voce femminile. Una voce che fa gelare il sangue.

Mi giro e vedo una donna entrare con delle guardie al suo fianco. Tiene fermo con il piede un uomo disteso a terra, proprio davanti a lei.

"JOSEPH?" urlo guardandolo a terra senza forze, vedo Bellamy girarsi di scatto e sgranare gli occhi.

"Finalmente ci troviamo a faccia a faccia." continua la donna.

"Non dirmi che..."sussurro incontrando gli occhi preoccupati di Ethan e Bellamy.

"Sono Clarisse come ben sapete, c'è n'è voluto di tempo per vederci" dice fredda accompagnata da una risata amara.

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