•Capitolo ventiquattro•

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«Tre... Due... Uno... Stappiamo!» urlarono in coro i miei amici, stappando una bottiglia di spumante mettendomi chiaramente in imbarazzo più totale.
«Forza, forza tutti su iTunes» disse Einar con il telefono in mano.
Simone collegò il telefono alla cassa e fece partire il mio nuovo inedito.

Finalmente era uscito, e non ero più nella pelle. Ero felicissima di far ascoltare la mia nuova canzone a tutti i miei amici e anche ad altre persone. Avevo dato tutto me stessa in quell'inedito.
Era venerdì o meglio sabato mattina, insomma era mezzanotte!
«Brindiamo su, su!» esclamò Carmen alzando un bicchiere colmo di spumante.
«Al nuovo inedito di Sara!» urlarono tutti in coro, facendomi arrossire e allo stesso tempo ridere.

Bevemmo tutti insieme il bicchierino di spumante.
«Grazie di tutto ragazzi, davvero» dissi leggermente commossa.
Uscì dal balcone, notando la figura di Irama, e mi diressi verso di lui. Stava fumando.
«Il tuo inedito spacca» disse tirando il fumo dalla sigaretta tra le sue dita guardando il cielo buio davanti a se.
«Grazie» sussurrai non sapendo bene cosa fare e il motivo per cui l'avevo raggiunto, nonostante facesse abbastanza freddo e io indossavo solamente una felpa.

«Non dovresti essere qui, fa freddo» esclamò con ancora lo sguardo davanti a se.
Annuì.
Mi sentì in estremo imbarazzo.
«Domani... cioè oggi, stasera c'è la puntata, sarai in sfida...» incominciai lasciando la frase in sospeso, imbrogliandomi con le mie stesse parole.
«Già» tirò ancora il fumo dalla sigaretta.
«Mi... mi raccomando» abbassai lo sguardo sulle mie mani, imbarazzata non so per quale insulso motivo. Iniziai a giocare con le dita più nervosa che mai.
«Okay» rispose solo, non guardandomi minimamente.
«Okay» ripetetti guardando le mie mani che in quel momento erano diventate le cose più importanti.

Non sapevo il motivo per cui l'avevo raggiunto, e mi sentì così a disagio.
Con la coda dell'occhio lo vidi buttare la sigaretta e poi entrare dentro. In quel momento mi sentì così triste. Non pensavo mi avrebbe lasciato da sola. C'era tutto quell'imbarazzo tra noi e non ne capivo bene il perché, era sempre andato tutto bene tra noi in questi giorni.
Sentì delle mani sui fianchi e un respiro caldo sul collo.
«Non ti avrei mai lasciata da sola qui, e mai lo farò, ricordatelo» sussurrò sul mio collo lasciandomi un bacio. Sorrisi.

Mi abbracciò da dietro, avvolgendo le sue braccia attorno alla mia vita e appoggiando la sua testa alla mia, strinsi le sue mani e chiusi gli occhi inalando il suo dolce profumo.
«Devi smetterla» esclamai aprendo gli occhi e guardando la luna di fronte a noi.
«Di fare cosa?» mi domandò perplesso.
«Di fare tutto questo. Di farmi arrabbiare, piangere, ridere... mi fai provare mille emozioni contrastanti e devi smetterla, perché mi stai letteralmente facendo impazzire» conclusi. Iniziò a darmi piccoli baci sul collo e sulla guancia, facendomi rabbrividire.

«A me piace farti impazzire» mi sussurrò provocandomi un sorriso. Girai la mia testa verso la sua e ci ritrovammo a un centimetro di distanza, guardai i suoi occhi poi posai lo sguardo sulle sue labbra perfette, sorrise leggermente e si avvicinò sempre di più.
Il respiro si fece sempre più corto e affannoso, mi lasciò un bacio sull'angolo della bocca per poi staccarsi e leccarsi le labbra. Un gesto che mi faceva sempre impazzire.
Si avvicinò all'orecchio.
«Solo tu mi fai impazzire che ti ammazzerei» mi sussurrò lentamente facendomi completamente andare fuori di testa.

Appoggiò la sua fronte alla mia, facendomi girare verso di lui, ritrovandomi completamente tra le sue braccia, contro il suo petto e a pochissima distanza dal suo viso.
Lo guardai negli occhi con le labbra semi aperte, il respiro spezzato e il cuore a mille.
Si avvicinò al mio viso pericolosamente e poggiò le sue morbide labbra sulle mie, di nuovo. Mi lasciai trasportare da quel bacio per l'ennesima volta con il sottofondo del mio nuovo inedito. Allacciai le mani dietro il suo collo, alzandomi leggermente sulle punte per arrivare alla sua altezza. Mi strinse i fianchi come se da un momento all'altro io potessi scappare, ma non l'avrei mai fatto.

Muoveva lentamente le sue labbra con le mie, ma poi piano piano aumentò il ritmo, facendo scontrare la sua lingua con la mia.
Sentivo il suo cuore martellare nel suo petto, sorrisi tra le sue labbra. Aprì gli occhi e mi guardò, facendomi immobilizzare.
«Io ti bacio e tu sorridi, wow» disse scherzando.
«Dovrei piangere?» alzai un sopracciglio con ancora le mani dietro al suo collo.
«Assolutamente no. Dovresti sorridere più spesso» sussurrò facendomi leggermente arrossire e sorridere, mi diede un altro bacio.

«E se ci hanno visto?» domandai fissando i suoi occhi che in quel momento erano di un bellissimo verde.
«Chi se ne frega» rispose sorridendo. Appoggiai la testa nell'incavo del suo collo.
Chiusi gli occhi beandomi di quel momento, inalando il suo profumo magnifico.
«Perché t'importa così tanto?» chiese all'improvviso facendomi sussultare.
Aprì gli occhi di scatto.
«Non m'importa» feci finta di niente.
«Invece si. È per Nicole, giusto?» domandò serio. Alzai velocemente la testa, guardandolo negli occhi scioccata.

«Mi sono accorto come mi guarda, ma non m'importa niente di lei sinceramente, ho di meglio» disse sorridendomi e guardandomi attentamente.
Gli diedi un bacio sulla mascella, sorridendo.
Già era per lei, in fondo in fondo un po' mi dispiaceva ma si, ero gelosa, e anche tanto e non ci potevo fare niente.
Stavo così bene tra le sue braccia.
«Sara» mi richiamò fissando i miei occhi.
«Mh» sussurrai aspettando che lui continuasse.

Mi prese il viso tra le sue enormi mani.
«Io sono complicato, paranoico, stronzo e non ti nascondo che ho un passato pieno di demoni.
Forse ti farò soffrire o forse no, ma sono fatto così e non posso farci niente. Ma io con te sto bene e anche se tutto questo è maledettamente sbagliato, anche se siamo come due rette parallele che non si sarebbero mai dovute incontrare, anche se sarà tutto più complicato, voglio stare accanto a te, veramente. Forse insieme potremmo affrontare tutta questa merda o forse no, ma voglio farlo con te, solo con te...» non mi serviva ascoltare nient'altro.

Mi fiondai sulle sue labbra, bloccando le sue parole, sorridendo come una bambina. Anch'io volevo stare accanto a lui, e forse lo avevo capito solo ora. Volevo stare con lui.
«Questo sarebbe un si» scherzò a fior di labbra mentre io ero appesa al suo collo.
«Sta zitto» gli dissi baciandolo ancora. Ne avevo così bisogno, avevo bisogno di lui.
«Voglio solo te» mi sussurrò sulle labbra facendomi sorridere.
Era così maledettamente tenero.
«Potrebbe essere un bel titolo per un mio futuro inedito» pensò. Scoppiai a ridere.

«Si potrebbe. Ma solo se me lo dedichi» dissi guardandolo con una faccia da cucciolo.
«Mh, vedremo» sorrise, dandomi un ultimo bacio sulle labbra.
Non poteva andare meglio di così.
Sarei stata felice con lui. O almeno lo speravo.

•Spazio Autrice•
FINE.
Siamo arrivati alla fine di questo libro, spero vi sia piaciuto.
Ciao







Scherzo!!! È solo l'inizio!
È abbastanza corto, lo so, ma perdonatemi, forse oggi ci sarà un altro aggiornamento... forseee.

Voglio solo te//Irama//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora