•Capitolo diciannove•

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Mi si spezzò il cuore. O almeno quella piccola parte che, ormai, mi era rimasta.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime. Non ci potevo credere! Stavo per abbandonare tutto questo, tutti i miei amici, il mio sogno!
Non poteva essere vero, ditemi che tutto questo non era reale, ditemi che era solo un incubo.
«No!» sentì urlare da qualcuno dietro di me. Mi voltai con gli occhi rossi e lucidi, notai Irama in piedi dietro la sua postazione.

Cazzo faceva ora? Dopo che mi aveva rovinato tutto, dopo che aveva rovinato il mio più grande sogno, si intrometteva ancora?
Lo odiavo come non avevo mai odiato nessuno in vita mia. Sapevo che non era colpa sua, ma in quel momento sentivo di scaricare la colpa su qualcuno. E quel qualcuno era lui.
Avevo bisogno di sentirmi meno male di quanto non lo fossi già e quel pensiero era l'unica soluzione.
«Non potete eliminarla. Non è giusto» continuò, gesticolando e guardando con occhi furenti il giudice che mi aveva eliminata.
Rimasi a guardarlo a bocca aperta. Non ci potevo credere!
«Irama, per favore, siediti» gli ordinò tranquillamente Maria, cercando di farlo calmare data la sua agitazione.

«No, Maria, la colpa è solo mia se ora Sara è stata eliminata. Non è giusto, datele un'altra possibilità» pregò ancora lui rivolgendo lo sguardo verso Maria.
Si sentiva davvero in colpa per me?
«Non esistono altre possibilità, ormai la decisione è quella» proseguì ancora la conduttrice.
«Dovete dargliela invece, ti prego, Maria. Sappiamo tutti che era sotto pressione che in realtà lei non canta così, ma canta molto meglio, abbiamo litigato e il duetto è uscito malissimo. Fatele almeno provare a ricantare» continuò Filippo non arrendendosi.

«Non si può mi spiace, Sara è stata eliminata» disse il giudice irremovibile.
Il pubblico iniziò ad urlare in segno di disapprovazione.
Mentre io ero lì, immobile, con gli occhi bassi e le guance bagnate dalle lacrime.
«Non è giusto. Datele un'ultima possibilità, sia a Sara che al ragazzo. Rifateli cantare, non può finire così. Lei è molto brava non può essere eliminata per un mio errore» proseguì imperterrito Filippo.
Lo guardai e sorrisi lievemente. Non pensavo potesse fare tutto questo per me.

«È contro il regolamento, Filippo, non si...»
«Maria» intervenne Rudy Zerbi facendoci voltare verso di lui «sono d'accordo con Irama, non costa niente riprovare. Sara ha davvero del talento e si è lasciata trasportare dalle emozioni negative che l'hanno portata a sbagliare nel duetto, non dovrebbe mai capitare questo, Sara, ma essendo all'inizio possiamo accettare questi errori. Quindi dovreste darle una possibilità, sempre se i miei colleghi sono d'accordo» continuò rivolgendosi verso gli altri professori di canto.
Paola Turci e Giusy Ferreri furono d'accordo con Rudy Zerbi, Carlo di Francesco dopo vari consigli e insegnamenti cedette anche lui.

Sorrisi.
«Lei è d'accordo?» domandò Maria al giudice esterno che, non sapendo cosa fare, annuì.
Dio, non ci potevo credere potevo avere un'altra possibilità, potevo ancora rimanere in quella scuola.
Ci credevo, ce l'avrei fatta questa volta, per mio nonno, per lui che mi aveva salvata.
Mi voltai verso Filippo e gli sorrisi, ricambiò il sorriso risedendosi soddisfatto.
Gli ero davvero grata, non ci potevo credere che avesse fatto tutto questo per me. Forse, in un posto remoto, un cuore lo aveva.

«Grazie mille, davvero» dissi asciugandomi le lacrime.
La base di "A thousand years" partì e iniziai a cantare con il cuore in mano.
Questo lo dedico a te nonno, che mi hai dato tutto, che non mi hai mai abbandonata, che mi hai fatto seguire il mio sogno nonostante tutto, che hai sempre creduto in me anche nei momenti in cui nemmeno più io credevo in me stessa, non finirò mai di ringraziarti, nonno, mi manchi così tanto.
E la dedico anche a te, Filippo, che nonostante le nostre continue litigate, nonostante il dolore che mi fai provare ogni volta che apri bocca, nonostante il mio odio per te, nonostante tutto, hai lottato contro tutti per farmi avere un'altra possibilità, per farmi rimanere in questa scuola per realizzare il mio sogno, per esserti fatto perdonare. Tu non sai minimamente cosa mi fai provare quando ti guardo, quando mi sfiori o quando mi baci, tu non sai tutti i brividi e le emozioni che sento dentro me stessa. Grazie per tutto. Grazie a entrambi per tutto quello che, fino ad ora, avete fatto per me.

La canzone finì e il pubblico applaudì come non mai, avevo emozionato tutti e anche me stessa, ci ero riuscita finalmente!
Dopo l'esibizione del mio sfidante, arrivò il momento decisivo.
L'ansia iniziò ad invadere il mio corpo e mi sentì mancare, ma in fin dei conti, ero felice di quello che avevo fatto e di come avevo cantato.
«Sara, tralasciando la tua prima esibizione, questa volta mi hai emozionato come non mai, quindi, mi dispiace per te» disse rivolgendosi all'altro ragazzo «ma sei ancora dentro, Sara, complimenti» tutti applaudirono ed io ero felicissima. Ringraziai tutti e ripresi la mia maglia nera, che baciai ed alzai al cielo trionfante.

Guardai Filippo sorridendogli e lui mi fece un occhiolino.
Grazie per tutto, Fil.
Ritornai al mio posto, contentissima.

~~~~
«Oh, Sara ho avuto così tanta paura per te» mi venne incontro Emma stringendomi forte a se, sorrisi ricambiando l'abbraccio. Girai la sguardo ovunque per cercare quegli occhi di ghiaccio.
«Sono scoppiata a piangere, te lo giuro Sara, se non ci fosse stato Filippo...» continuò Emma guardandomi e lasciando la frase in sospeso. Annuì sorridendo appena.
La stavo ascoltando a malapena, in quel momento volevo incontrare solo lui.
Emma si allontanò da me, dopo averle schioccato un bacio sulla guancia.

Sentì una mano sulla spalla, sussultai. Mi voltai. Vidi un bellissimo sorriso e degli occhi azzurri ghiaccio. Mi fiondai tra le sue braccia, poggiando la mia testa sopra il suo petto duro e annusando il suo profumo.
Rimase scioccato per un po', ma poi mi strinse forte a se.
Stavo troppo bene tra le sue braccia, avrei voluto che quell'abbraccio durasse in eterno.
«Grazie mille, Fil» gli sussurrai.
Senza di lui ora sarei fuori da questo programma e il mio sogno sarebbe andato in rovina. Non sapevo come ringraziarlo!
«Sc... scusami, Sara, io non volevo» disse insicuro, staccandosi da me e incastonando i suoi occhi nei miei.
Sapevo quanto per lui poteva essere difficile chiedere scusa, dato il suo orgoglio, per questo ero fiera di lui.

Gli sorrisi.
«Ti farai perdonare» gli risposi altezzosa. In realtà lo avevo già perdonato...
Scoppiò a ridere. Mi godetti il suono della sua risata, quanto la adoravo!
«Vestiti bene domani sera, andiamo a cena, solo noi due» mi sussurrò all'orecchio, come ormai, solo lui sapeva fare, provocandomi brividi lungo tutta la schiena e lasciandomi lì imbambolata con un sorriso da ebete in faccia.
Il mio cuore stava scoppiando, troppe emozioni in un solo giorno.
Sarebbe stato un bel giorno domani, o almeno lo speravo!

•Spazio autrice•
Ho aggiornato!!
Volevo ringraziarvi di tutto, in pochissimo tempo siamo arrivati a più di tre mila visualizzazioni. Vi adoro troppo!
Grazie mille per tutto. Mi fa piacere che la mia storia vi piaccia, sono contentissima.
Ovviamente questo episodio del capitolo l'ho inventato, non so se nel programma originale si possa ripetere la sfida.
(P.s: dobbiamo parlare di quella foto?!😍😍)

Voglio solo te//Irama//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora