•Capitolo undici•

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Non riuscivo a riposare, avevo troppi pensieri per la testa. Decisi solo di chiudere gli occhi per godermi ancora di più quella magnifica sensazione. Il suo profumo mi entrò nelle narici causandomi brividi lungo tutto il corpo.
Dopo pochi minuti senza proferire parola tra noi due, decisi di fare io la prima mossa, alzandomi velocemente in piedi perché il collo iniziava a farmi male in quella posizione.
Quando fui in piedi la testa iniziò a girarmi fortissimo, mi portai una mano alla testa chiudendo gli occhi, persi l'equilibrio e Irama mi prese in tempo prima che il mio corpo toccasse il pavimento.
Mi fece sdraiare sopra la panchina facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe.
Sigarette di merda.
«Così impari a fumarti dieci sigarette di fila senza esserci minimamente abituata» mi disse con sguardo furente, guardandomi dall'alto.

Guardai la sua faccia sopra la mia e non ci capì più niente. Quanto cazzo era bello! I suoi occhi erano illuminati dalla luce soffusa della terrazza ed erano ancora più belli del solito. Quel ragazzo mi stava mandando letteralmente fuori di testa.
«Non c'è bisogno che tu mi ricordi di quanto io sia cogliona. Ne sono consapevole» gli risposi puntando gli occhi sul cielo stellato.
Sospirò pesantemente, passandosi una mano tra i capelli.
«Mi farai impazzire un giorno» esclamò guardando davanti a se. Posso il mio sguardo verso di lui, alzando le sopracciglia.

Cosa voleva dire con questo? Decisi di non domandarglielo perché sapevo che non mi avrebbe risposto sinceramente ma solo con qualche battutina del cazzo che in quel momento volevo si risparmiasse.
Lo fissai intensamente e quando notò che lo stavo fissando mi guardò, e iniziai a parlare.
«Perché ti stai preoccupando così tanto per me?» gli dissi, chiedendo a me stessa da dove mi fosse venuta quella strana domanda. Lo spiazzai totalmente, notando il suo sguardo quasi terrorizzato ma allo stesso tempo così impassibile.

Era così misterioso, non traspariva nessuna emozione dal suo sguardo, la sua identità era impossibile da decifrare, e alcune volte non si capiva veramente se fosse felice o triste per una determinata assegnazioni che i professori gli davano. Mi fissò negli occhi nuovamente mandandomi in tilt. Ma perché tutte queste dannate sensazioni oggi? Forse era ancora l'effetto delle sigarette. O almeno lo speravo.
Accennò un sorriso.
«Oh, Sara, tu non sai minimamente tutti i casini che ho nella mia testa» mi sussurrò poggiando la sua mano al lato della mia faccia accarezzandomela dolcemente e spostandomi delicatamente le ciocche dei miei lunghi capelli castani.

A quel contatto rabbrividì e sentì miliardi di scariche elettriche che si espandevano nel mio corpo. Ma cosa mi stava succedendo? Cosa erano quelle strane sensazioni che solo lui mi provocava?
«Dimmene qualcuno» gli dissi guardando il suo viso perfetto mentre lui fissava le mie labbra muoversi, continuando ad accarezzarmi il viso. Chiusi gli occhi godendomi il contatto con le sue grandi mani.
Posò le sue dita sulle mie labbra carnose, toccandomele leggermente, aprì gli occhi non capendo cosa stesse facendo.
Sorrise.

«Tu. Il mio più grande casino sei tu.» rispose guardandomi attentamente, a quelle parole ebbi un vuoto nello stomaco e la mia pancia venne infestata da una miriade di emozioni, provocandomi strane sensazioni. Forse era perché non mangiavo da stamattina, o forse... lasciai in sospeso quella frase perché non volevo succedesse.
Lo guardai sorpresa. Alzai una mano verso il suo volto, gli toccai delicatamente la sua guancia e a quel contatto lo sentì sussultare. Sorrisi.

«Sei così misterioso, piumato. Così lunatico, vorrei ammazzarti ma allo stesso tempo stare sempre accanto a te. Mi farai impazzire»
«Goditi questo momento con me, bimba, perché sono molto rari» disse lasciandomi un bacio in fronte prendendomi il viso tra le mani.
Alzai il busto dalle sue gambe, con ancora le sue mani a contatto con la mia pelle. Mi fissò negli occhi.
E poi successe tutto velocemente.
Avvicinò il suo viso al mio finché non fece scontrare le nostre labbra. Mi diede un bacio a stampo prima di alzarsi e andarsene da me, lasciandomi lì da sola immersa da ancora più pensieri di prima.
Non avrei voluto che si staccasse mai più dalle mie labbra, volevo rimanesse lì con me ancora. Volevo lui.

~~~~

«Quale vuoi provare oggi, Sara, "Ogni istante" di Elisa o "Just the way you are" di Bruno Mars?» mi chiese Annalisa, dato che oggi avevo lezione di canto con lei.
Adoravo tutte e due le mie nuove assegnazioni, infatti le sapevo interpretare abbastanza bene, anche lunedì quando le provai per la prima volta, e dato che erano passati tre giorni dovevo essere migliorata parecchio.
«Just the way you are» gli risposi, posizionando per bene il microfono sull'asta.

Partì la base, e iniziai a cantare, venendo subito dopo bloccata da Annalisa.
«Un attimo, Sara, prima di partire ricordati di cantarla pensando a qualcuno che ami profondamente, perché solo così riuscirai ad emozionare» mi consigliò sorridendomi, fissandomi negli occhi.
Annuì e ricomincia a cantare.
Pensai al bacio di domenica di Filippo, anche se sapevo o almeno lo speravo di non essere innamorata di lui, ricordando le mille emozioni che mi provocò quel giorno, i miliardi di brividi che mi provocò solamente toccandomi con le sue grandi mani.

Pensai anche a mio nonno, dedicando parte della canzone a lui. I primi giorni era abbastanza difficile concentrarmi pienamente con le assegnazioni e infatti finivo di cantare per la maggior parte delle volte con gli occhi lucidi o con qualche lacrima sul viso. Mi distraevo facilmente. Ma oggi non lo avrei fatto! Perché sapevo che lui non voleva questo, lui voleva che mi concentrassi su ogni mia canzone dando anima e cuore in tutto ciò che facessi.

«Brava, Sara, devo dire che mi hai emozionato tantissimo, ricordati sempre questo particolare. Ah, e mi raccomando concentrati come hai fatto oggi» disse prima di salutarmi e lasciarmi nella sala per riprovare da sola le mie canzoni.

Dopo più o meno tre ore ritornammo in hotel tutti insieme. Filippo continuavo con il suo atteggiamento antipatico nei miei confronti, e non riparlammo più del bacio di quella sera.
Avevo raccontato tutto alle mie amiche, che mi avevano palesemente detto di lasciarlo perdere, dati i suoi comportamenti e io lo avevo fatto, o almeno in parte, ma alcune volte era davvero difficile liberarmi di quell'immagine.
«Sara com'è andata oggi?» mi chiese Emma affiancandomi.
«Abbastanza bene, a te?» risposi, sorridente.
«Lo stesso dai, anche se le mie assegnazioni sono abbastanza complicate» disse la maltese accanto a me, prima di essere interrotti da Simone che si posizionò in mezzo a noi, con le braccia sopra le nostre spalle.

«We belle, state parlando di me o di qualche altro figo della nostra squadra?» chiese sorridente. Era più che palese che si stesse riferendo a Filippo, era proprio un impiccione! Ma in fondo gli volevo bene.
Emma scoppiò a ridere e io accennai un sorriso.
«Di te, biondino. Sai che ormai sono pazzamente innamorata di te» gli risposi scherzando, scompigliandoli i capelli.
«Seri dubbi» intervenne una voce dietro di noi, che ci costrinse a girarci. Era Filippo. Come sempre!
Alzai gli occhi al cielo, sbruffando.
«Cosa stai cercando di dire?» gli domandai, con ancora il braccio di Biondo sopra le mie spalle.

«Che non è di lui che sei innamorata, ma del sottoscritto» rispose indicandosi. Scoppiai in una rumorosa risata. Montato del cazzo.
Ma davvero stava dicendo che io ero innamorata di lui? Era proprio ridicolo.
«Oddio, tu sei proprio fuori» dissi ancora ridendo. Si lo sapevo, mi faceva provare strane emozioni, ma di certo non ero innamorata di lui. Forse provavo solo attrazione fisica, di cui era molto probabile.
«Sarà, io rimango di quel parere» esclamò, guardandomi e sorridendo a un lato.

Quanto cazzo era odioso. Non lo sopportavo.
Sentì il braccio di Biondo stringersi sopra la mia spalla, per farmi capire che mi dovevo calmare.
«Ehi, Fil calmati, secondo me sei geloso, ma sta tranquillo è tutta tua» disse Simone togliendo le braccia dalle nostre spalle e dirigendosi verso Filippo che lo stava fulminando con gli occhi.
In quel momento amavo Biondo.

Spazio autrice•
Lo so questo capitolo è davvero orribile (tranne per il bacio ahahah), so che non ve lo aspettavate o forse sì.
Spero che il libro vi stia piacendo, ma arriveranno coseee... tante cose.
Comunque commentate e votate!
Ciaoo🌹

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